Paolo Bricco, inviato del Sole 24 Ore, è specialista in sistemi industriali e in politiche industriali.
Laureato in Scienze politiche all'università di Torino con dottorato di ricerca in economia all'università di Firenze, è autore dei saggi “L'Olivetti dell'Ingegnere” (Il Mulino, 2014) e “Marchionne lo straniero” (Rizzoli, 2018).
È membro del Cami (Center on Automotive and Mobility Innovation) dell'università Ca' Foscari di Venezia.
Luogo: Milano
Argomenti: sistemi industriali, politiche industriali
- 03 marzo 2024
Cooperazione ed educazione, i due pilastri di un’italiana con vocazione internazionale
«Volevo fare la giornalista culturale. Ho studiato italianistica alla Sapienza con Luca Serianni e con Giuliano Manacorda. La mia tesi riguardava la concezione del romanzo storico nelle diverse riscritture di Alessandro Manzoni del futuro Promessi Sposi, a partire dal Fermo e Lucia. Non mi sento
- 02 marzo 2024
Ex Ilva, ecco i tre nuovi commissari estranei alle «mangiatoie»
Quaranta, Tabarelli e Fiori: tre uomini di mondo di elevato profilo estranei agli intrecci tra politica, burocrazia e lobbying. Per il rilancio resta però centrale il nodo risorse
- 19 febbraio 2024
Paracchi, Genenta Science: «Nelle imprese hi-tech il paradosso del nostro sistema educativo»
Pierluigi Paracchi. Il fondatore di Genenta Science, unica società italiana quotata al Nasdaq: manca uno strato di nostri investitori specializzati che diventino partner di lungo periodo
- 18 febbraio 2024
L’ex Ilva va in amministrazione straordinaria
Svolta nel caso Acciaierie d’Italia. Invitalia, il socio pubblico dell’azienda, ha inoltrato questa sera al ministero delle Imprese e del Made in Italy la lettera con cui attivare la procedura di amministrazione straordinaria. Tecnicamente si tratta di una istanza per le conseguenti valutazioni
- 13 febbraio 2024
Nerio Nesi, il banchiere mite (e comunista sentimentale) delle operazioni speciali
Nesi era di una famiglia operaia di Bologna, quartiere di Corticella. Il suo battesimo del fuoco, a diciotto anni, è la partecipazione alla Resistenza
- 06 febbraio 2024
Fiat, il bilancio (in deficit) dei molti incentivi
Secondo alcune stime gli Agnelli avrebbero ricevuto 220 miliardi di euro pubblici: in realtà sono molti di più
- 01 febbraio 2024
Ex Ilva, ecco tutti i debiti del gruppo: oltre 3 miliardi
I debiti commerciali scaduti sono 548 milioni, quelli non scaduti 508 milioni. Tra i creditori primari Ilva in AS, Unicredit, Snam, Eni, Enel e A2A
- 29 gennaio 2024
L’infanzia egiziana, la grande editoria e il senso del ricordo
Il tempo è una variabile molto complicata da maneggiare e Il successo di un libro è del tutto imprevedibile
- 15 gennaio 2024
«Il mercato è il peggior modo di allocare le risorse. Ad eccezione di tutti gli altri»
«Quando ero un giovane professore associato di diritto commerciale, scrissi un articolo sostenendo l’opportunità di eliminare le regole sul capitale sociale. Un decano della mia materia la definì una tesi eversiva».
- 10 gennaio 2024
Ex Ilva, Mittal: «Da noi investiti 2 miliardi ora tocca allo Stato»
Al ministro Fitto una missiva che già a dicembre attaccava su governance e risorse. L’accusa: la mano pubblica ha erogato circa un quarto di quanto aveva promesso
- 08 gennaio 2024
Ilva, ascesa e caduta dell’acciaio di Stato: un salasso da 8 miliardi
L’avventura siderurgica dell’Ilva è costata al bilancio pubblico, dal Secondo dopoguerra al 1995, quindicimila trecento ottantacinque miliardi di lire. Al primo giro, allo Stato italiano che adesso torna azionista di controllo in un contesto del tutto mutato e seppur a tempo, non è andata benissimo. E ora?
Gastone Cottino, una vita tra Resistenza e volumi di diritto
È morto ieri, all’età di novantotto anni, Gastone Cottino. Con lui – uno dei padri del diritto commerciale e del diritto societario del nostro Paese
- 05 gennaio 2024
Ex Ilva, sul tavolo l’ipotesi dello Stato sopra al 60%
Fra Roma, Londra e il Lussemburgo si negozia, mentre a Taranto si aspetta
- 02 gennaio 2024
Le lacrime di mio padre, la mia Vespa e i numeri come base di partenza
«Mio papà Ernesto era un uomo controllato nelle emozioni. Non lo avevo mai visto piangere. Nel 1989 eravamo in California, all’università di Stanford, da Brian Arthur, uno dei padri della teoria della complessità applicata all’economia. Mio papà descriveva la miseria dei coltivatori di caffè. E chiedeva ad Arthur, il teorico degli increasing returns, se si potesse conservare la nostra efficienza aziendale e allo stesso tempo migliorare le condizioni di vita dei contadini in America Latina, in Africa, in India. Mentre raccontava la loro povertà, gli si riempirono gli occhi di lacrime».
- 24 dicembre 2023
Don Claudio Burgio, il prete che ama la musica e aiuta i ragazzi a ritrovare se stessi
Nella comunità Kayros di Vimodrone, nella mensa tra piatti buoni e semplici spiega la sua visione. «Non esistono ragazzi cattivi». E qui i rapper sono di casa
- 23 dicembre 2023
Ex Ilva, 1 miliardo divide i soci: è scontro sull’ammontare dell’aumento
Nulla di fatto in assemblea e convocazione di un cda per il 28 dicembre. Rispunta il nome di Arvedi e il piano B con l’ascesa di Invitalia
- 20 dicembre 2023
Ex Ilva all’ultima spiaggia: ecco le ipotesi per salvare il gruppo
«Garantiremo ai sindacati che non chiuderà», così i ministri al lavoro sul dossier del gruppo siderurgico. Tre le opzioni: statalizzazione, nuovo partner o commissariamento
- 07 dicembre 2023
Ex-Ilva, cronaca di un disastro: dall’impasse italiana alla miopia europea
Quello che sta accadendo nel gruppo siderurgico è frutto anche della cecità della nostra classe dirigente politica italiana e delle policy della Ue
- 05 dicembre 2023
È morto Attilio Ventura, storico agente di cambio a Piazza Affari
Il leone – gentile e simpatico – di Piazza Affari ha smesso di ruggire. Con Attilio Ventura, scomparso all’età di 86 anni, se ne va un pezzo della vita pubblica italiana e dell’energia storica di Milano. Attilio Ventura, agente di cambio, dal 1988 al 1992 è stato presidente del Comitato direttivo
- 03 dicembre 2023
Elza Bontempi: «La nostra manifattura cambi passo. E le terre rare saranno decisive»
La nostra manifattura deve compiere un salto di qualità. O, meglio, deve compierlo l’intero sistema italiano ed europeo