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Osservatorio Innovazione Digitale

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  • 21 gennaio 2025

    Economia

    Coperto in fibra solo il 49% delle Pmi. Via alla nuova Broadband Map

    Rappresentano una parte essenziale dell’ossatura dell’economia italiana. Ma quanto a infrastrutture digitali sono indietro. Tant’è che mentre il 59,6% delle famiglie italiane (dato al 31 dicembre 2023) è coperto dalla rete Ftth (Fiber to the home: la fibra fino alle case), solo il 49% delle Pmi

  • 05 agosto 2024

    Italia

    Musei 4.0, dal Pnrr 500 milioni ma manca una strategia

    Due terzi dei musei italiani non hanno un piano specifico a medio-lungo termine per la digitalizzazione. Un dato da non sottovalutare, se si pensa che le risorse stanziate dal Pnrr per la strategia digitale e le piattaforme per il patrimonio culturale ammontano a 500 milioni di euro.

  • 05 giugno 2024
    Musei e teatri più accessibili grazie all’innovazione digitale

    Arteconomy

    Musei e teatri più accessibili grazie all’innovazione digitale

    Secondo le evidenze dell’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura il 54% dei musei ha investito in innovazione nel 2023, il 74% ha digitalizzato almeno parte della collezione e il 14% fa uso di Intelligenza artificiale. Il 57% dei teatri usa le informazioni provenienti dalla biglietteria per migliorare la gestione operativa

  • 30 maggio 2024
    Il museo esplora l’intelligenza artificiale tra dati e creatività

    Tecnologia

    Il museo esplora l’intelligenza artificiale tra dati e creatività

    Stupore, perplessità, divertimento. Un turbinio di emozioni travolge chi ascolta «Ai Ludwig van?», la reinterpretazione della Sinfonia N. 4 di Beethoven eseguita il 13 ottobre scorso al Teatro di Bolzano. Come ogni sperimentazione, l’esecuzione musicale con l’intelligenza artificiale crea uno

  • 13 marzo 2024
    Il futuro dei musei passa dal mondo digitale e dai servizi extra

    24Plus

    24+ Il futuro dei musei passa dal mondo digitale e dai servizi extra

    Settecento milioni per rinnovare i musei, tra incentivi per l’efficienza energetica (100 milioni) e per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive (600 milioni). Sono le risorse che arrivano dal Pnrr per gli istituti della cultura, a cui si aggiunge mezzo miliardo per la digitalizzazione.

  • 13 dicembre 2020
    Innovazione digitale del retail

    CONTAINER

    Innovazione digitale del retail

    Oggi l'omnicanalità, l'integrazione tra i canali, è parte fondamentale dell'experience dei consumatori. L'idillio è rappresentato dal raggiungimento di un perfetto coordinamento di tutti i touchpoint che il consumatore incontra durante il suo Customer Journey. Tutte le fasi del processo sono caratterizzate da micro-momenti di incontro con il Brand che prova ad offrire un'esperienza seamless, senza confini dentro e fuori gli store e senza tempo, prima, durante e dopo l'acquisto.Nonostante le belle parole e le tante dichiarazioni positive di intenti dal rapporto dell'Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail del Politecnico di Milano emergono dati che fotografano un Paese ancora troppo distante dai cugini Europei. Solamente il 54% dei Brand ha una strategia di Digital Experience mentre il restante 46% è diviso tra un 44% di aziende che sono in fase di definizione del piano strategico e un 2% dormiente. A guidare il cambiamento nel 42% dei casi sono i CEO che provano attraverso l'ausilio di figure digital-oriented e innovation manager a implementare una strategia digitale.Il cambiamento sembra essere necessario in un contesto di consumatori iper-connessi, iper-informati, in costante ricerca della novità e di esperienze omnicanale che permettano al loro Smartphone, fedele amico e custode delle loro attività quotidiane, di interagire a tutti gli effetti con store e negozi online e fisici.MacDonald è stato un pioniere dell'innovazione digitale nel retail e, ai microfoni di Radio Next, abbiamo ascoltato l'evoluzione e l'implementazione dei servizi attraverso la voce autorevole del Technology Director Paola Pavesi.Dal 2013 la multinazionale ha voluto modificare l'experience dei consumatori apportando delle modifiche sostanziali e novità accattivanti. L'esempio lampante è l'introduzione dei Totem nati da un costante ascolto dei consumatori, in grado di ricevere le ordinazioni secondo i principi di semplicità, libertà di scelta e gamification, ovvero rendendoli parte attiva nel processo. Certo le novità necessitano tempo e pazienza per essere assimilate in toto, ma attraverso figure ormai libere dalle mansioni precedenti (cassa, gestione code) come i "Guest Experience Leader", MacDonald è riuscito a coinvolgere a pieno i consumatori che hanno gradito e apprezzato le nuove modalità di acquisto.A conferma di una perfetta integrazione e del successo della strategia, l'app del Brand, che permette di utilizzare sconti, esprimere le proprie preferenze e tanto altro, è stata scaricata dal 40% degli Italiani, oltre 15 milioni di download.La testimonianza portata da Paola Pavesi fa luce sulla predisposizione dei consumatori al cambiamento, vogliosi di sperimentare novità e nuove tecnologie. La paura di fare un salto nel vuoto dei decisori è perfettamente comprensibile, ma i consumatori hanno dimostrato di accettare di buon grado le novità e di ricercarle diventando fedeli nei confronti dei brand che hanno il coraggio di sperimentare.La risposta delle classifiche impietose in termini di digitalizzazione del nostro Paese risiede sicuramente nella paura di sperimentare, ma soprattutto nella mancanza di Know How diretto delle figure apicali, dei manager e dei dipendenti delle aziende che necessitano di un processo di formazione e comprensione completo per essere davvero in grado di innovare riportando il Paese ai vertici delle potenze economiche mondiali

  • 05 novembre 2020
    L'area euro non tornerà all'economia pre-pandemia neanche nel 2022

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    L'area euro non tornerà all'economia pre-pandemia neanche nel 2022

    Le economie dell'area euro, e in generale quelle dell'Unione europea, non torneranno ai livelli pre-pandemia nel 2022. La Commissione europea ha presentato questa mattina le previsioni economiche autunnali che descrivono, rispetto alla stime estive, proiezioni di crescita leggermente superiori per il 2020, ma inferiori per il 2021. Le Pmi italiane sono poco digitali Le Pmi italiane ancora lontane dall'e-commerce. Tre su quattro, infatti, non effettuavano vendite online prima del lockdown. Con la pandemia la proporzione è diventata due imprese su tre, perché le imprese che già si stavano preparando alla transizione si sono mosse verso l'online. Questo quanto emerge da una ricerca dell'Osservatorio Innovazione Digitale nelle pmi del Politecnico di Milano e TeamSystem - volta a comprendere l'impatto della digitalizzazione delle PMI italiane sulle loro performance economiche e sulla competitività del sistema. Un piano Marshall per la ristorazione Per gli imprenditori della ristorazione limitarsi solo a un piano di aiuti non può essere sufficiente. UBRI (Unione Brand Ristorazione Italiana) è a lavoro, con le migliori società di consulenza internazionale, per un Piano Marshall triennale dedicato a tutto il mondo della ristorazione, che sarà caratterizzato da finanziamenti e agevolazioni fiscali per favorire gli investimenti in crescita, sviluppo del livello occupazionale, sostenibilità, tecnologia, internazionalizzazione, da consegnare al governo in tempi record. Ospiti: Daniel Gros, direttore CEPS centre european policy studies di Bruxelles, Giorgia Sali, Direttrice dell'Osservatorio Innovazione Digitale delle Pmi del Politecnico di Milano, Vincenzo Ferrieri, fondatore e amministratore delegato di Cioccolati Italiani e presidente di Ubri

  • 16 ottobre 2020
    Viaggi, cura anti-Covid con esperienze virtuali e holiday working

    Tecnologia

    Viaggi, cura anti-Covid con esperienze virtuali e holiday working

    Non solo tecnologie per la sicurezza. Amazon ha inaugurato le experience da remoto. Lorenzini (Polimi): «Offerte di contenuti digitali prima e dopo il soggiorno». Brindisi capitale dello smart working

  • 12 giugno 2020
    Sanità Digitale, Crowdtesting, DESI e Identità digitale

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    Sanità Digitale, Crowdtesting, DESI e Identità digitale

    A che punto è il grado di adozione dei sistemi digitali nel settore sanitario? Enrico Pagliarini ne parla con Chiara Sgarbossa, Direttore dell'Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Managament del Politecnico di Milano.In un mondo in cui molti servizi sono sempre più spesso erogati online, le applicazioni sullo smartphone diventano uno dei canali privilegiati di contatto con i cittadini. Per migliorarne la qualità la fase di test è molto importante come spiega a 2024 Luca Manara, co fondatore e CEO di App Quality, una start up italiana che basa la propria attività sul Crowdtesting.Anche la Carta d'Identità Elettronica ha la propria app CIE-ID che serve ad accedere ad alcuni servizi della Pubblica amministrazione. Ne parla Stefano Imperatori, Direttore Sviluppo Soluzioni Integrate dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.Parliamo anche del DESI, l'indice che misura il grado di digitalizzazione dell'economia e della società. I dati europei sono stati elaborati dalla Commissione Europea (ec.europa.eu/digital-single-market/en/desi) e l'Italia perde tre posizioni perché gli altri Paesi hanno corso di più dice a 2024 Innocenzo Genna esperto di regolamentazione nel settore di internet e delle telecomunicazioni a Bruxelles.

    La telemedicina

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    La telemedicina

    A Obiettivo Salute risveglio commentiamo i risultati dell'indagine dell'Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano che fotografa un cambio di passo importante  del mondo sanitario e in particolare dei medici di medicina generale che proprio grazie all'esperienza maturata durante l'emergenza Covid riscoprono la telemedicina come soluzione per soddisfare i bisogni di cura e assistenza. Ospite il dottor Fiorenzo Corti, medico di famiglia e vice segretario nazionale della Fimg, federazione italiana medici di famiglia. Dall'ambulatorio del medico di medicina generale ci trasferiamo ad una realtà di alta specializzazione parlando dell'esperienza di un IRCCS l'istiuto neurologico Besta di Milano. Ne parliamo con l'Ing. Francesca De Giorgi, Direttore dei sistemi informativi e il dottor Davide Pareyson, Direttore UOC Neurologia 10 Malattie degenerative e neurometaboliche rare.