Nessuno tocchi Caino
Trust project- 19 febbraio 2025
La Zanzara del 19 febbraio 2025
Mercoledi di pubblico.Trump parla come Spatalino, abbiamo zanzarizzato anche ciuffone. Daniele Capezzone vs David Parenzo. Scendi dal cavallo alato.Stefania Nobile contro tutti. Meglio leccare i sederi o vendere sale?Paolo Sizzi e le craniometrie. Non ci si accompagna a donne non lombarde.Pinky Morning Star è uno slave. E' sottomesso alle donne fin da bambino.
- 23 febbraio 2024
Manconi, don Burgio, Brucale, Aleotti ospiti di Amici e Nemici per parlare di Navalny, Assange, Salis e carceri
Luigi Manconi, don Claudio Burgio, Maria Brucale e Paolo Aleotti sono gli ospiti della prossima puntata di Amici e nemici – l’informazione della settimana di sabato 24 febbraio. In diretta a partire dalle 8.30, si parlerà di libertà, dissenso, delitti e detenzione alla luce di alcuni fatti di
- 30 ottobre 2022
Governo al lavoro per il rinvio della riforma Cartabia. Si punta a mantenere l’ergastolo ostativo
L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni vuole arrivare a un dl prima dell’udienza della Consulta fissata per l’8 novembre
- 01 agosto 2020
La vita degli stragisti: tutti liberi, al lavoro e impegnati nel volontariato
C’è chi lavora come contabile in una cooperativa, chi è a capo di associazioni o cooperative, chi risulta amministratore unico di una società e chi, infine, è in pensione da decenni
Lo Stato può dire addio ai 2,1 miliardi di euro dovuti da Fioravanti e Mambro
I risarcimenti allo Stato appaiono una chimera, così come anche quelli per i familiari delle vittime che, nonostante le promesse della politica, attendono ancora la riforma legislativa
- 09 ottobre 2019
Ergastolo ostativo, ecco i mafiosi e i brigatisti sottoposti al regime carcerario
I nomi più celebri sono quelli dei capimafia che non ci sono più, Totò Riina e Giuseppe Provenzano. Ma la condanna al “fine pena mai” è stata inflitta a tutti i boss mafiosi condannati per le stragi, che non hanno mai voluto collaborare con la giustizia. Così come ai terroristi di ultima generazione, che con lo Stato non sono mai voluti scendere a patti
- 25 gennaio 2019
Pena di morte, delitto di giustizia
Si parla ancora della pena di morte. Non in Italia, dove l'ultima esecuzione capitale avvenne nel 1947, quando furono fucilati tre uomini colpevoli della strage di Villarbasse. Già nel 1889 il nostro Paese ne previde l'abolizione (erano esclusi i crimini di guerra e il regicidio), anche se poi il
- 27 marzo 2018
Charles Henri Sanson,il Boia del Terrore
Nella Francia travolta dalla Rivoluzione, mentre Danton e Robespierre si contendono il potere, i tribunali giudicano su chiunque manifesti idee contrarie ai principi dei rivoltosi. E le condanne a morte sono numerose. A Parigi c'è un uomo che è incaricato di portare a compimento tutte le sentenze di morte. E' l'uomo che deve abbassare la leva della ghigliottina. Il Boia di Parigi vedrà passare Re e rivoluzionari fino a lasciare in consegna il proprio incarico dopo aver tagliato più di duemilaottocento teste. A cura di Dodo Occhipinti Playlist From father to son - QueenA hard rain's a gonna fall - Leon RusselRamble on - Led ZeppelinStanding here with you - Pavlov's dogI can't explain - WhoWhen hell comes home - Alice CooperTime was once on my side - StranglersNessuno tocchi Caino - E. Ruggeri & A.
- 19 maggio 2017
Un anno senza Pannella. L’autocritica di Napolitano
È un generale sentimento di riconoscenza, quello che ancora oggi, ad un anno dalla sua scomparsa, risuona attorno alla figura di Marco Pannella. Il leader radicale è stato oggi omaggiato da ricordi, giornate di studio, iniziative che hanno riportato vivo il suo lascito. La Camera dei Deputati l'ha
- 06 novembre 2016
Il Papa chiede atto di clemenza per i detenuti
Il Papa chiede «un atto di clemenza» per i carcerati. «In modo speciale, sottopongo alla considerazione delle competenti autorità civili - ha detto Papa Francesco dopo l’Angelus - la possibilità di compiere, in questo Anno Santo della Misericordia, un atto di clemenza verso quei carcerati che si
- 26 febbraio 2016
Larry Flynt, oltre lo scandalo
Eccentrico e anticonformista, lo statunitense Larry Flynt è l'inventore ed editore della rivista pornografica Hustler, uno dei più importanti periodici del settore insieme a Playboy e Penthouse, dai quali si differenzia perché molto più esplicito e privo di censura. Insieme alla quarta moglie Althea e al fratello Jimmy, crea un impero immenso fondato sul porno, che scandalizza i puritani e le comunità religiose, accumulando decine e decine di querele e condanne. Nel 1978 subisce un terribile attentato dal quale esce paralizzato dalla vita in giù. Diventa tossicodipendente dagli antidolorifici, trascinando in questa sua dipendenza anche la moglie. I suoi guai giudiziari non si contano, in particolare il lungo processo contro il reverendo e telepredicatore Jerry Falwell, che potrebbe portarlo alla chiusura della rivista. Dopo un periodo di sbandamento, in cui si lascia andare a comportamenti provocatori, con la morte di Althea per AIDS e dopo un intervento che mette fine ai suoi dolori, Flynt riprende le redini della sua vita, e nel 1988 vince la causa Falwell davanti alla Corte Suprema, appellandosi al primo emendamento. La Corte gli consente così di continuare a pubblicare la sua rivista Hustler, che lui dirige ancora oggi all'età di 74 anni. A cura di Simona Capodanno. Playlist:Hot in the city - Billy IdolA well respected man - KinksHot hot hot - Buxter PoindexterPretty girls - Joe JacksonNessuno tocchi Caino - Enrico Ruggeri e Andrea Mirò Don't touch me there - Tubes
- 12 febbraio 2016
Puntata Speciale Sanremo: 2003, il fiasco di Pippo
La 53esima edizione del Festival della Canzone italiana va in scena dal 4 all'8 marzo 2003: conduce Pippo Baudo per la decima volta, lo affiancano Claudia Gerini e Serena Autieri. Il pubblico non premia la formula "conservatrice" di Baudo: ascolti bassi, critici concordi nell'affossare un'edizione che, in qualche modo, mette fine a un'epoca. Baudo tornerà sul palco dell'Ariston 4 anni dopo. Nel 2003 vince Alexia, seguita dai "7000 caffè" dui Alex Britti e da Sergio Cammariere. Enrico Ruggeri canta, in duetto con Andrea Mirò, un brano che fa riflettere sulla pena di morte: "Nessuno tocchi Caino", dialogo tra un boia e la sua prossima vittima. Un festival che segna il ritorno a Sanremo di Giuni Russo, una sorta di canto del cigno per la grande cantante siciliana: perderà la sua battaglia contro il cancro un anno dopo. A cura di Giovanni Savarese.
- 31 gennaio 2016
Le statue coperte che coprono l'Italia di ridicolo
Perché in Italia è difficile vendere online Secondo un recente rapporto Eurostat, l'Italia si trova agli ultimi posti nella classifica dei paesi dove si fanno più acquisti online. Peggio di noi solo Cipro, la Bulgaria e la Romania. Colpa della scarsa velocità delle rete, delle tasse e della paura per le truffe, come spiega Gianluca Baldini nell'articolo "Truffe e tasse, perché da noi è così difficile vendere online" (dal Venerdì di Repubblica del 22 gennaio). Le statue coperte che coprono l'Italia di ridicolo Alla fine lo scaricabarile per la figuraccia mondiale delle statue censurate ha prodotto una sola vittima. Si è ripetuto quello che era successo l'estate scorsa con il funerale pacchiano del boss dei Casamonica: alla fine nessuno sapeva niente, nessuno ha visto, nessuno ha deciso. Chiunque sia stato il vero responsabile, la decisione di censurare le statue del Campidoglio per non offendere la sensibilità di Rohani, presidente di un paese dove non vengono rispettati i diritti umani e dove solo nel 2015 sarebbero state eseguite 980 condanne a morte, ha scatenato reazioni di sdegno in tutto il mondo. In Inghilterra il Guardian scrive "Roma Copre le statue di nudi per evitare al presidente iraniano di arrossire". In Francia Le Figaro ironizza: "A Roma, fai come i Romani: sembra che questo antico adagio abbia subito delle eccezioni durante l'arrivo del presidente iraniano nella città eterna." E a proposito della decisione di non offrire vino nei pasti ufficiali, il quotidiano francese ha ricordato che lo scorso novembre, in occasione della visita di Rohani, la Francia aveva rifiutato le condizioni poste dal presidente iraniano, che aveva preteso che non ci fosse alcool a tavola. In cambio i francesi avevano offerto di offrire una colazione, ma le autorità iraniane avevano rifiutato la proposta, giudicandola troppo frugale. La visita di Rohani era stata quindi annullata. Nel suo editoriale "L'Italietta si sottomette a Rohani" - (da Il Foglio del 26 gennaio) GIiulio Meotti scrive "Siamo di fronte alla sottomissione più ridicola e grottesca" Anche Massimo Gramellini titola "Sottomissione" il suo "Buongiorno" su La Stampa del 27 gennaio, dove ironizza sulla nostra vocazione di trattare l'ospite come se fosse un padrone (anche se poi scivola su un errore geografico, citando Baghdad al posto di Teheran). Nel suo articolo "Quel nudo coperto della Venere che ci fa apparire solo ridicoli" (da Il Giornale del 27 gennaio) Vittorio Sgarbi sottolinea la differenza tra la nostra inutile censura preventiva e il fatto che in Iran l'arte antica non venga censurata.Nell'articolo "Iran, Rohani in Europa: ricordategli i diritti umani e la pena di morte" (pubblicato il 25 gennaio sul sito di Panorama) si ricorda che, stando al rapporto di Nessuno tocchi Caino, presentato a Roma lo scorso 22 gennaio, da quando Rohani è salito al potere nel giugno del 2013, l'Iran ha conosciuto un record di ben 2.277 impiccagioni. Solo un terzo delle esecuzioni eseguite lo scorso anno sarebbero state annunciate ufficialmente, e sono stati messi a morte anche molti minorenni.
- 25 gennaio 2016
Iran tra diritti umani e business
Cominciata la visita del presidente iraniano, Hassan Rohani in Italia. Subito dopo si recherà in Francia. E' l'inizio di un tour che dà seguito alla fine delle sanzioni per il Paese mediorientale dopo l'accordo raggiunto sul nucleare. Ne parliamo con Stefano Manzocchi, docente di Economia internazionale alla Luiss ed Elisabetta Zamparutti di Nessuno tocchi Caino.
- 22 giugno 2015
Paula Cooper, da sé stessi non si scappa
Paula Cooper, una ragazza con la pelle nera, ha 16 anni quando, nel 1986, viene condannata a morte per aver ucciso un'anziana insegnante di studi biblici. E' la più giovane detenuta nei bracci della morte degli Stati Uniti. Una sfida legale mossa allo stesso concetto di "pena di morte per i minori", una campagna di solidarietà internazionale, e l'appello di molte persone comuni e personalità, tra cui Papa Giovanni Paolo II, salvano la vita alla ragazza. La Corte Suprema dell'Indiana trasforma la condanna a morte nel 1989, sostituendola con una condanna a 60 anni. Liberata nel 2013 per buona condotta, viene assolta dal mondo ma non da sé stessa. Il 27 maggio 2015 si suicida. Ospite: Sergio d'Elia, Segretario di "Nessuno tocchi Caino". A cura di Simona Capodanno. Playlist:Beat on the brat - RamonesJulie's been working in the drug squad – The ClashLife and death in the party - Alice CooperQuestion – The Moody Blues Nessuno tocchi Caino - Enrico Ruggeri e Andrea MiròRedemption song - Bob Marley
- 13 aprile 2015
Caryl Chessman, una vita nel braccio della morte
Caryl Chessman nacque a St. Joseph, nel Michigan, il 27 maggio del 1921. Morì nel carcere di San Quintino il 2 maggio del 1960, giustiziato in una camera a gas. Autore di diversi reati, dai furti d'auto alle rapine a mano armata, fu condannato a morte per rapimento, in base a una legge controversa. Combattè una lunga battaglia legale per salvarsi la vita e rimase in attesa dell'esecuzione nel braccio della morte per quasi dodici anni, tra un rinvio e un altro. In carcere divenne scrittore e pubblicò diversi libri sulla sua storia e sulla pena di morte. A suo favore si scatenò una campagna internazionale, che arrivò anche in Italia, con un intervento pubblico anche di Papa Giovanni XXIII. Alla fine la morte arrivò ai primi di maggio del 1960. Un'ultima telefonata, quella dell'ennesimo rinvio, arrivò troppo tardi per salvarlo: chi chiamò, sbagliò numero. A cura di Giovanni Savarese. PlaylistCriminal World - David BowiePolice and Thieves - ClashThere is no time - Lou Reed18 and Life – Skid RowNessuno tocchi Caino – Enrico Ruggeri / Andrea Mirò
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