Maximilian Cellino è laureato in Economia presso l’Università degli Studi di Firenze con una tesi in Matematica per l’Economia. Svolge la professione di giornalista presso Il Sole 24 Ore, dove scrive quotidianamente all’interno della redazione Finanza & Mercati occupandosi principalmente di temi legati all’andamento delle piazze finanziarie, alle politiche monetarie, al risparmio gestito e agli investimenti.
Entrato nel gruppo Il Sole 24 Ore nel 1999, Maximilian ha dapprima imparato il mestiere all’interno dell’agenzia di stampa Radiocor, avendo fra l’altro l’opportunità di seguire direttamente sul campo le riunioni mensili della Banca Centrale Europea a Francoforte e i meeting semestrali del Fondo Monetario Internazionale a Washington.
Dal 2005 è passato alla carta stampata facendo ingresso a Plus24, l’inserto settimanale del gruppo Sole dedicato al risparmio e alla finanza personale dove, fra le diverse mansioni, si è potuto occupare del mercato dei mutui per la casa.
Il passaggio al quotidiano è avvenuto nel 2010 e ha rappresentato l’occasione per far parte di una delle redazioni cruciali del giornale proprio alla vigilia di eventi turbolenti quali la crisi del debito pubblico italiano. Col passare del tempo è entrato sempre più spesso in contatto con le tematiche legate alla crescente regolamentazione nel sistema finanziario e alle fonti alternative di finanziamento per le imprese.
Nel 2017 si è aggiudicato il Premio State Street per il giornalista dell’anno nella categoria Innovazione con l’articolo «Perché con i fondi obbligazionari si rischia di finire in bocca al coccodrillo» pubblicato su www.ilsole24ore.com
Luogo: Milano
Lingue parlate: italiano, inglese, tedesco
Argomenti: Mercati finanziari, politiche monetarie, risparmio gestito, investimenti, fonti alternative di finanziamento, regolamento del sistema finanziario
Premi: Premio State Street 2017 per il giornalista dell'anno - Categoria Innovazione
Pictet: «Volatilità destinata a durare, investitori a caccia di stabilità»
«Volatilità e incertezza sono fenomeni con cui dovremmo convivere a lungo, anche per questo gli investitori richiedono maggiore stabilità e scelgono di essere più conservativi». Quello che arriva da François Pictet in un momento di turbolenza forse inattesa, almeno nella misura, è in fondo un
- 05 aprile 2025
El-Erian: «I mercati sono razionali: scontano un duro colpo alla crescita globale»
«Lo shock provocato dai dazi è enorme e a più fasi: di natura strutturale, con impatto diretto sul funzionamento dell’economia; secolare, di lunga durata; sistemico, con effetti in grado di diffondersi ovunque».
- 04 aprile 2025
Borse, l’Europa continuerà a battere gli Usa? Analisti divisi sul futuro
«Donald Trump sta rendendo il mondo di nuovo grande». Le parole che si sentono scambiare ormai da tempo fra gli esperti nel settore degli investimenti potranno apparire forse stonate nel giorno in cui le Borse europee sembrano davvero accusare il colpo dell’annuncio dei dazi. Fotografano tuttavia
- 03 aprile 2025
I dazi colpiscono le Borse, trimestre shock per gli Usa. oro oltre 3.100 dollari
Tensione alle stelle sui mercati, in vista di quel 2 aprile che Donald Trump non ha stentato a definire «giorno della liberazione» e a partire dal quale dovrebbero scattare i dazi «reciproci» a carico delle importazioni negli Stati Uniti. Il timore che la mossa possa dare il via a una spirale di
- 25 marzo 2025
Così Europa batte Usa anche sui corporate bond: spread più contenuti nel 2025
Non è certo a prima vista evidente come la divergenza registrata dagli indici azionari, ma anche il mondo del credito ha sperimentato la sua piccola «rivoluzione copernicana», con l’Europa in grado di primeggiare dopo un lungo periodo nei confronti degli Stati Uniti.
- 23 marzo 2025
Piazza Affari, il record non basta. Ftse Mib ancora a sconto sugli utili attesi
Il testacoda che non ti aspetti sui mercati azionari riduce le distanze abissali fra le valutazioni delle società quotate a Wall Street e quelle europee, ma non le abbatte certo del tutto. L’azionario Usa resta tuttora sopravvalutato, anche quando si tolgono dal computo gli arrembanti (almeno fino
- 20 marzo 2025
Borsa: flussi, svolta tedesca e buyback. Tre motivi per l’eccezionalismo europeo
Il riposizionamento degli investitori in uscita da Wall Street, le speranze di ripresa economica riposte nel piano di investimenti tedesco e nel programma a sostegno della difesa della Commissione europea, ma anche un fattore tecnico come l’accelerazione dei programmi di riacquisto azionario delle
- 14 marzo 2025
Aumento dei tassi dei BTp e aste più costose: l’impatto della svolta europea sul debito pubblico italiano
Tassi di nuovo vicini al 4% e aste più care. Il Tesoro italiano ha sperimentato per la prima volta sulla propria pelle gli effetti del cambio di direzione epocale impresso ai listini obbligazionari dalla doppia svolta della scorsa settimana sulla politica fiscale in Europa. L’annuncio del lancio
Borsa, come difendersi dall’Orso a Wall Street (senza uscire dall’azionario)
Proteggersi dai colpi di artiglio dell’Orso, senza però rinunciare a contrattaccare e rimanendo investiti sull’azionario. Si basa sull’attenta selezione dei titoli da inserire in portafoglio la strategia tipicamente difensiva dei gestori che invitano a non fuggire dalla Borsa nelle fasi di alta
- 08 marzo 2025
Effetto Bund sui conti del Tesoro. A rischio un «tesoretto» da un miliardo
Qualcuno lo ha ribattezzato il whatever it takes della Germania, altri con terminologia forse non proprio felice visto il momento attuale hanno semplicemente parlato di bazooka tedesco. Da qualsiasi angolo lo si osservi, il maxi-piano di investimenti e stimoli fiscali da 500 miliardi di euro
- 05 marzo 2025
Borse, con il maxi-piano tedesco l’Europa rilancia la sfida a Wall Street
Le Borse europee non sembrano entrate nel periodo di Quaresima, non ancora almeno. Dopo il martedì da dimenticare, i listini del Vecchio Continente hanno anzi provato subito a rialzare la testa, arrivando quasi ad annullare le perdite subite il giorno precedente principalmente a causa dei timori
Borsa, dividendi record: la corsa continuerà nel 2025?
È proprio nelle giornate più convulse come quelle vissute in questi giorni dalla Borsa che gli investitori trovano istintivo aggrapparsi al paracadute naturale dei dividendi.
- 02 marzo 2025
Eurobond, un mercato da 600 miliardi pronto a scattare con sicurezza e difesa
Un mercato da 600 miliardi di euro, destinato a sfondare il tetto del «trilione» già alla fine del prossimo anno, ma che potrebbe continuare a crescere per puntare verso dimensioni che forse nessuno poteva ipotizzare al momento della sua creazione. I bond emessi dalla Commissione europea sono più
Puoi accedere anche con