Luca Davi

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I crack delle banche venete, di Popolare Bari e altre banche minori. Gli aumenti di capitale di Mps e altre banche, con sacrifici per azionisti e dei dipendenti. Gli acquisti di Ubi, Carige e Creval da parte rispettivamente di Intesa Sanpaolo, Bper e Agricole. Ma anche la creazione, nel suo

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UniCredit-Commerzbank? «Abbiamo le risorse per gestire tutte le crisi». Il Mes? «Un peccato per l’Italia non ratificarlo». Un Testo unico bancario europeo? «Bene tutto ciò che aiuta l’Unione bancaria». Dominique Laboureix è presidente del Comitato di risoluzione unico, l’autorità centrale di

Finanza

Siamo agli antipodi rispetto allo scenario del marzo 2020 quando, di fronte allo scoppio della pandemia, la Bce rilasciò una raccomandazione con cui invitò caldamente tutte le banche a non pagare dividendi, senza distinzioni, perché si temeva un’impennata dei default e serviva capitale per far

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Non c’è due senza tre. Dopo le sforbiciate di giugno e settembre la Banca centrale europea non delude le aspettative degli investitori e ha tagliato ancora una volta, di 25 punti base, il costo del denaro. Ecco l’impatto della scelta Bce.

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«È un piano semplice e molto chiaro, che si basa su presupposti conservativi e fa leva su azioni sicure: possiamo estrarre valore da ciò che già abbiamo in banca per ridarlo ai nostri azionisti». L’M&A? «Non è un tema attuale, dobbiamo consolidare ciò che abbiamo. Quando i livelli della banca

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«Sappiamo che le fusioni possono avere effetti benefici su economie di scala e diversificazione. Tutto ciò che possiamo fare nell’ambito del nostro mandato per assicurarci che l’attività transfrontaliera non sia ostacolata, lo facciamo certamente». La presidente della Vigilanza bancaria della Banca

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Sul caso Unicredit-Commerzbank «stiamo assistendo a un confronto tra privati: sicuramente non mi farebbe piacere un trasferimento all’estero di una grande banca come Unicredit. Non posso dire che il governo si opporrebbe, ma io non sarei favorevole a questa ipotesi». Così parlava nei giorni scorsi

Finanza

UniCredit non molla la presa su Commerzbank ma anzi rilancia. Dopo lo stop alla vendita di nuove azioni da parte del Governo di Berlino, la banca italiana ha comunicato di aver «presentato istanza regolamentare per l’acquisizione di una partecipazione superiore al 10%», dal 9% attuale, per salire

Finanza

La virata in Germania di UniCredit, con la zampata nel capitale di Commerzbank, è destinata a cambiare gli equilibri del sistema bancario italiano. Perché con l’uscita di scena di piazza Gae Aulenti, che almeno per un po’ di tempo sarà necessariamente concentrata sul “progetto Germania”, sparisce

Finanza

Banca Progetto passa di mano. A quanto risulta al Sole 24 Ore, è oramai imminente il passaggio di proprietà dal fondo Oaktree - azionista unico (al 99,8%) con il veicolo lussemburghese Bpl Holdco – al fondo americano Centerbridge.

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Lo scenario è a dir poco fluido, e le dinamiche in campo numerose. E tuttavia il mercato non smette di guardare con attenzione al caso Banca Montepaschi. Il futuro della più antica banca al mondo si deciderà nei prossimi mesi, visto che entro dicembre lo Stato – a meno di proroghe – dovrà uscire

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Più ricavi derivanti dal margine di interessi. Più commissioni dalla clientela. E, nel contempo, meno accantonamenti su crediti. L’esito di tutto questo, per le banche italiane, è un semestre da record, e sotto tutti i profili. A partire dalla voce di bilancio più rilevante, quella degli utili, che

Finanza

Un nuovo protocollo Mef-Acri, «per renderlo più flessibile» e adatto all’attuale contesto. Mandati «più lunghi» per i Presidenti delle Fondazioni. «Sì» al board allargato di Cdp. Così Giovanni Azzone dallo scorso febbraio presiede l’Acri, l’associazione che raccoglie le Fondazioni di origine

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I conti in ripresa e le voci su possibili nuove aggregazioni nel settore danno la spinta al comparto

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La vendita di Mps ci sarà. E dovrà essere «un’operazione industriale» volta a creare una «pluralità di poli» bancari. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, spiega qual è la ratio che guiderà l’ultimo atto della dismissione della quota del Mef. Dopo essere sceso dal 64% al 26,7%, il Tesoro