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Louis Pasteur

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  • 01 giugno 2024

    Italia

    BioMerieux, ecco la fabbrica che produce dispositivi hi-tech per contrastare l’antibiotico-resistenza

    Rispondere ai supermicrobi con armi sempre più mirate e appropriate. Nel silenzio dei laboratori – ma nel fragore delle cronache sulla “pandemia silente” da infezioni resistenti agli antibiotici e correlate all’assistenza – si gioca la sfida di contrastare un’emergenza big killer che nel mondo

  • 01 luglio 2022

    Finanza

    Exor, altra mossa in Francia: 833 milioni sull’Istituto Mérieux

    In dirittura d’arrivo la chiusura della vendita di Partner re a Covea per 9 miliardi di dollari

  • 27 luglio 2020
    La cronobiologia: l'importanza del ritmo - Le scoperte della medicina

    CONTAINER

    La cronobiologia: l'importanza del ritmo - Le scoperte della medicina

    Quanto conta la cronologia nella nostra quotidianità? Sapere come funziona il nostro "ritmo interno" ci aiuta come e quando funzioniamo meglio. Ne parliamo oggi con il prof. Roberto Manfredini, Direttore della clinica medica universitaria di Ferrara e autore di "Un tempo per ogni cosa" (Piemme). Nella seconda parte di programma invece "viaggiamo nel tempo" per andare alla scoperta di personaggi o scoperte che hanno cambiato la storia della medicina. Ci aiuta in questo viaggio la penna di Andrea Vitali, autore tra i più prolifici e letti del panorama italiano. Leggi qui la storia: Vaccino Se diciamo cucùlo il pensiero non può che correre all’uccello dal malinconico canto e alla deplorevole abitudine di abbandonare il proprio uovo dopo averlo deposto, affidandolo alle cure altrui. Il britannico Edward Jenner ne studiò a fondo lo stile di vita e ciò gli meritò l’onore di essere ammesso alla prestigiosa Royal Society. Ma non per questo, sebbene ragguardevole studio, il dottor Jenner appartiene al gotha della medicina. Piuttosto perché lo possiamo considerare sorta di padre di uno strumento cui tutti soprattutto di questi tempi aneliamo: parola magica, il vaccino. Toccò a lui infatti, che in giovanissima età aveva contratto e superato il vaiolo, comprendere il meccanismo di trasmissione di tale malattia e sperimentare fino a renderle efficaci le misure atte a contrastarlo. La cornice della sua storia è agreste, la campagna nei dintorno di Berkeley, luogo natale del nostro, fa da sfondo. Il richiamo della natura infatti induce Edward Jenner a farsi medico di campagna dopo il lungo apprendistato londinese ponendolo nella condizione di osservare nella categoria dei mungitori di vacche un tipo di vaiolo diverso rispetto a quello che colpiva l’uomo. E soprattutto di constatare come in tali soggetti l’incidenza del vaiolo umano fosse nettamente ridotta. Erano tempi in cui una persona su sei moriva di tale malattia e l’approccio terapeutico praticato era la cosiddetta variolizzazione che consisteva nell’iniettare materiale prelevato da soggetti vaiolosi non gravi, un metodo appesantito da seri effetti collaterali. Nessuno aveva mai pensato di utilizzare quello stesso materiale vaioloso prelevato però da casi di vaiolo contratto da bovidi. Fu quello che Edward Jenner fece scoprendo quella che oggi è definita immunità crociata e battezzando così la pratica della vaccinazione. Come spesso capita la Royal Society che aveva così ben accolto i suoi studi sul cucùlo rigettò le conclusioni di Jenner e dei suoi collaboratori, ritenendole troppo rivoluzionarie. Ai parrucconi probabilmente non fu chiaro che non si intendeva abolire l’inoculazione di materiale infetto, bensì sostituirlo con altro proveniente da casi di vaiolo vaccino. E forse al dottor Jenner sfuggì il particolare che i suoi studi avevano creato un nuovo termine, vaccino appunto, e aperto la strada alla pratica conseguente della vaccinazione. Questi francesi, tocca dire a questo punto. A loro andrebbe infatti il merito di aver coniato le due parole sopra citate e non senza qualche, peraltro incomprensibile, sorrisetto, quasi fossero scurrilità. Tuttavia, a nome di tutti i transalpini, fece ammenda Louis Pasteur che essendo riuscito a vincere il carbonchio nell’animale con una procedura d’inoculazione, spazzò via ogni dubbio su vaccino in quanto sostantivo e soprattutto metodo d’elezione per proteggere gli esseri umani da infezioni batteriche o virali, rendendo onore di fatto al suo scopritore. Toccherà poi a lui, anni più tardi, affiancarsi all’ottimo dottor Jenner, mettendo a punto il secondo vaccino virale nella storia della medicina, quello contro la rabbia.

  • 06 aprile 2020
    Il rondò dei vaccini

    Cultura

    Il rondò dei vaccini

    Mitridate VI, Eupatòr Diònysos (132 a.C.- 63 a.C.) re del Ponto - l’opera milanese del quattordicenne Mozart qui non c’entra - era un tipetto che diede un gran filo da torcere ai romani: una quarantina d’anni di guerre con Silla, Pompeo e Lucullo, rispetto ai quattro che Roma impiegò per travolgere

  • 09 luglio 2018
    Se il robot è meglio del medico

    Cultura

    Se il robot è meglio del medico

    Mentre ci facciamo le domande sbagliate, cioè se l’Intelligenza Artificiale (AI) è una minaccia per l’uomo; quando l’AI diventerà consapevole di sé; se prenderà il sopravvento, etc, il mondo va per la sua strada. Come sempre. La domanda vera sarebbe: perché gli intellettuali tecnofobi hanno tale

  • 02 agosto 2017
    «Life skills», l’abilità preziosa di interagire con gli altri

    Management

    «Life skills», l’abilità preziosa di interagire con gli altri

    Le chiamiamo abilità trasversali, competenze soft ed anche «life skills». Questa molteplicità di espressioni evidenzia come si tratti di concetti sfuggenti e capacità accessorie rispetto alle conoscenze tecniche. In realtà le aziende di ogni settore, tipologia e dimensione risentono concretamente

  • 15 giugno 2017
    Il «padre» italiano dei vaccini   vince l’Oscar dei brevetti

    Impresa e Territori

    Il «padre» italiano dei vaccini vince l’Oscar dei brevetti

    L’Oscar europeo all’innovazione, ai brevetti e alla ricerca? Quest’anno a vincere c’è anche un italiano. Anzi, il padre delle più moderne generazioni di vaccini. Il 65enne microbiologo senese, Rino Rappuoli, ha ricevuto questa mattina, nella suggestiva cornice dell’Arsenale di Venezia, lo European

  • 06 febbraio 2017
    Mille (e più) sfumature di pastello

    Cultura

    Mille (e più) sfumature di pastello

    Il colore che l’ha accompagnata fin dall’inizio è il Bleu Céladon, una tonalità di blu che esordisce in un grigio scurissimo e lentamente, liberandosi dalla gravità del piombo, lascia emergere le note più chiare, quelle di una giornata nel nord della Francia, a dispetto del nome che rimanda

  • 05 febbraio 2017
    Mille (e più) sfumature di pastello

    Cultura

    Mille (e più) sfumature di pastello

    Il colore che l’ha accompagnata fin dall’inizio è il Bleu Céladon, una tonalità di blu che esordisce in un grigio scurissimo e lentamente, liberandosi dalla gravità del piombo, lascia emergere le note più chiare, quelle di una giornata nel nord della Francia, a dispetto del nome che rimanda