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  • 16 marzo 2025

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    Piano di allenamento di 12 settimane per correre la mezza maratona (coach Fabio Vedana) 12ª settimana

    Siamo all'ultima settimana di preparazioneObiettivo Mezza maratona1 - 35/40 minuti di corsa facile. Alla fine inseriamo degli allunghi tecnici da 20 secondi (6/8 volte, con 60'' di recupero anche da fermo). Curando la tecnica di corsa, la postura e gli appoggi.2 - 35/40 minuti di corsa facile.3 - 30/35 minuti di corsa facile. Alla fine inseriamo degli allunghi tecnici da 20 secondi (4/6 volte, con 60'' di recupero anche da fermo)Ascoltate i consigli pre-gara del coachObiettivo Mezza maratona in 1h 45'1 - 40/45 minuti di corsa facile. Alla fine inseriamo degli allunghi tecnici da 20 secondi (6/8 volte, con 60'' di recupero anche da fermo). Curando la tecnica di corsa, la postura e gli appoggi.2 - 35/40 minuti di corsa facile.3 - 30/35 minuti di corsa facile. Alla fine inseriamo degli allunghi tecnici da 20 secondi (4/6 volte, con 60'' di recupero anche da fermo)Ascoltate i consigli pre-gara del coach

  • Piano di allenamento di 12 settimane per correre la mezza maratona (coach Fabio Vedana) 11ª settimana

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    Piano di allenamento di 12 settimane per correre la mezza maratona (coach Fabio Vedana) 11ª settimana

    Le uscite anche questa settimana saranno 3 (+ una 4ª facoltativa)Siamo alla settimana di recuperoObiettivo Mezza maratona1 - 45/50 minuti di corsa facile, ritmo easy2 - 20 minuti di riscaldamento + 3 volte (3 minuti veloci, ritmo tempo + 2 minuti di recupero, ritmo easy) + 10 minuti ritmo endurance3 - 75/80 minuti, all'interno 12 minuti a un'intensità vicina al ritmo gara (chiudendo in progressione)4 - Facoltativa. 40 minuti di corsa facile, ritmo easyObiettivo Mezza maratona in 1h 45'1 - 45/50 minuti di corsa facile, ritmo easy2 - 20 minuti di riscaldamento + 3 volte (3 minuti veloci, ritmo tempo + 2 minuti di recupero, ritmo easy) + 10 minuti ritmo endurance3 - 75/80 minuti, all'interno 12 minuti a un'intensità vicina al ritmo gara (chiudendo in progressione)4 - Facoltativa. 40 minuti di corsa facile, ritmo easy

  • 02 marzo 2025
    Piano di allenamento di 12 settimane per correre la mezza maratona (coach Fabio Vedana) 10ª settimana

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    Piano di allenamento di 12 settimane per correre la mezza maratona (coach Fabio Vedana) 10ª settimana

    Le uscite anche questa settimana saranno 3 (+ una 4ª facoltativa)Obiettivo Mezza maratona1 - 45/50 minuti di corsa facile.2 - 45/50 minuti di corsa facile. Alla fine inseriamo degli allunghi tecnici da 20 secondi (6/8 volte, con 90'' di recupero anche da fermo). Curando la tecnica di corsa, la postura e gli appoggi.3 - Test gara - Simuliamo il riscaldamento 10'/12' + 13/15 chilometri a un'intensità vicina al ritmo gara. (Provare idratazione, colazione, abbigliamento, scarpe...)4 - Facoltativa. 40 minuti di corsa intensità easyObiettivo Mezza maratona in 1h 45'1 - 45/50 minuti di corsa facile.2 - 45/50 minuti di corsa facile. Alla fine inseriamo degli allunghi tecnici da 20/30 secondi (8/10 volte, con 60'' di recupero anche da fermo). Curando la tecnica di corsa, la postura e gli appoggi.3 - Test gara - Simuliamo il riscaldamento 10'/12' + 13/15 chilometri a un'intensità vicina al ritmo gara. (Provare idratazione, colazione, abbigliamento, scarpe...)4 - Facoltativa. 40 minuti di corsa intensità easy

  • 01 marzo 2025
    Radiotube Social Network del 1 marzo 2025

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    Radiotube Social Network del 1 marzo 2025

    L’attualità della settimana attraverso il filtro della rete commentata con il co-conduttore Chicco Giuliani. Vittorio Pettinato va in tour con “Vivo Spettinato”.

  • 23 febbraio 2025
    Piano di allenamento di 12 settimane per correre la mezza maratona (coach Fabio Vedana) 9ª settimana

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    Piano di allenamento di 12 settimane per correre la mezza maratona (coach Fabio Vedana) 9ª settimana

    Le uscite anche questa settimana saranno 3 (+ una 4ª facoltativa)Siamo alla settimana di recuperoObiettivo Mezza maratona1 - 50 minuti di corsa facile.2 - 20 minuti di riscaldamento + 3 volte 3 minuti veloce ad alto impegno con recupero 2 minuti (al passo o di corsa facile) + 8/10 defaticamento3 - 70 minuti con ultimi 12 minuti in progressione4 - Facoltativa. 40 minuti di corsa intensità easyObiettivo Mezza maratona in 1h 45'1 - 50 minuti di corsa facile.2 - 20 minuti di riscaldamento + 3 volte 3 minuti veloce ad alto impegno con recupero 2 minuti (al passo o di corsa facile) + 8/10 defaticamento3 - 70 minuti con ultimi 12 minuti in progressione4 - Facoltativa. 40 minuti di corsa intensità easy

  • 26 gennaio 2025
    Siamo alla quinta settimana. Settimana di recupero

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    Siamo alla quinta settimana. Settimana di recupero

    Le uscite saranno 3Obiettivo Mezza maratona1 - 40 minuti di corsa intensità easy2 - 40 minuti di corsa intensità easy. Alla fine inseriamo degli allunghi tecnici da 20 secondi (4/5 volte, con 30/40'' di recupero di corsa facile). Curando la tecnica di corsa, la postura e gli appoggi.3 - Facoltativa. 60/70 minuti di corsa intensità easyObiettivo Mezza maratona in 1h 45'1 - 40/45 minuti di corsa intensità easy2 - 50/60 minuti di corsa intensità easy. Alla fine inseriamo degli allunghi tecnici da 20/30 secondi (5/6 volte, con 30/40'' di recupero di corsa facile). Curando la tecnica di corsa, la postura e gli appoggi.3 - 60/70 minuti di corsa intensità easy.

  • 05 dicembre 2024
    Istat: Pil 2024 allo 0,5%

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    Istat: Pil 2024 allo 0,5%

    L'Istat stima che il Pil italiano si appresti a chiudere il 2024 con un progresso dello 0,5%, la metà rispetto alla previsione del governo su cui è stata costruita la legge di bilancio, c'è da dire però che anche Istat aveva previsto a giugno una crescita del +1%. Il dato Istat si allinea a quello diffuso ieri dall'Ocse. Per il 2025 è invece atteso un progresso dello 0,8%, inferiore dello 0,4% rispetto a quanto indicato dal governo Meloni.Secondo l'Istat, l'economia italiana risente nel 2024 della debolezza della domanda interna, in particolare dal lato dell'offerta. La dinamica calante della produzione industriale, alimentata dalla debolezza della economia tedesca, principale mercato di sbocco delle nostre esportazioni e dalla crisi di alcuni comparti produttivi (automotive su tutti), spiega l'Istituto, ha inciso negativamente sugli investimenti fissi lordi e sulle importazioni.Per il 2025, pur permanendo le incertezze di natura geopolitica e i rischi legati a pressioni protezionistiche, si sconta invece una stabilizzazione della domanda mondiale e un leggero rafforzamento del commercio internazionale. I consumi privati beneficerebbero quindi del graduale, anche se parziale, recupero delle retribuzioni e della prosecuzione, pur se a ritmi meno vivaci di quanto osservato di recente, dell'occupazione.Il commento di Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Incognita Intel dopo le dimissioni del CEOL'improvvisa uscita del ceo, Pat Gelsinger, costretto a dimettersi dopo le pressioni del Cda nella giornata di lunedì 2 dicembre, ha posto Intel in una posizione decisamente in bilico, negli ultimi giorni. La società ha comunicato di aver nominato il cfo David Zinsner e la vicepresidente esecutiva Michelle Johnston Holthaus come co-ceo ad interim. L azienda, che stava recuperando brio a Wall Street dopo l elezione di Donald Trump, è ora alle prese con incognite future: un tempo leader nel settore dei semiconduttori, ha faticato a tenere il passo con rivali come Nvidia e Advanced Micro Devices, in particolare nell'intelligenza artificiale. Un mix di rischi e opportunità che hanno dato campo libero alla speculazione sul titolo, che a inizio settimana, nel giro di 24 ore, ha prima guadagnato il 5%, e poi perso il 10%.Sarà importante capire se il nuovo ceo di Intel (ancora sconosciut0) sarà pronto a smantellare un azienda che un tempo dominava il settore dei chip, specie perchè questa mossa complicherebbe la capacità di Intel di ottenere 7,9 miliardi di dollari di sovvenzioni federali nell ambito dello US Chips and Science Act. La componentistica è oggi diventata terreno di battaglia decisivo tanto per lo sviluppo delle nuove tecnologie, quanto per la rivalità tra le grandi potenze, lo dimostrano due svolte avvenute nel settore nella stessa giornata di lunedì. Oltre alle dimissioni di Gelsinger infatti, lunedì è arrivata anche l'annuncio da parte degli Usa di nuovi bandi alle esportazioni verso la Cina. Washington ha aggiunto 140 aziende della Repubblica popolare alla lista di quelle che non possono ricevere le attrezzature per produrre i chip. Le misure, secondo l'amministrazione USA, sono adottate per diminuire le capacità di Pechino di alimentare le proprie ambizioni militari più che per ostacolare lo sviluppo economico della Cina.L'intervento di Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it a Focus Economia. Sardegna, per le rinnovabili idoneo l'1% del territorioLa Sardegna ha la sua mappa con le aree idonee per l installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili: comprenderà circa l 1% del territorio. Ieri il Consiglio regionale ha approvato il Dl 45 (Disposizioni per l individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all installazione di impianti a fonti rinnovabili) con 35 voti a favore e 14 contrari. È un atto che chiude un percorso iniziato qualche tempo fa con una serie di ricorsi per la richiesta di connessioni a Terna (circa 700) e poi con le mobilitazioni generali.«Siamo la prima regione d Italia ad approvare una legge sulle aree idonee con circa 3 mesi di anticipo rispetto alla nuova scadenza prevista dal Governo», ha commentato subito dopo la votazione la presidente della Regione Alessandra Todde: «La Sardegna, da tempo considerata un fanalino di coda, oggi diventa un modello di tutela e pianificazione del territorio per le altre regioni italiane. Quando siamo arrivati al governo della Sardegna, abbiamo trovato un territorio spaventato e abbiamo respirato la preoccupazione dei sardi rispetto alle speculazione energetica». Tutti gli impianti, sia quelli nuovi sia quelli in autorizzazione, potranno essere realizzati solo nelle aree idonee. Non inciderà ovviamente su quelli già autorizzati.Il commento di Davide Madeddu, Il Sole 24 Ore

  • 10 novembre 2024
    Ciak'n'roll: Claudio Santamaria

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    Ciak'n'roll: Claudio Santamaria

    Accogliamo nel "mondo di Manuel" una star del cinema dall'ugola che sembra provenire dall'epoca d'oro del grunge: Claudio Santamaria. Un'occasione troppo ghiotta per non unire le forze (e le chitarre) e suonare anche qualche pezzo dal vivo in radio.Playlist: Manuel Agnelli e Claudio Santamaria - "1979" (The Smashing Pumpkins cover) (live a Radio 24)Manuel Agnelli e Claudio Santamaria - "About A Girl" (Nirvana cover) (live a Radio 24)Manuel Agnelli e Claudio Santamaria - "Where Is My Mind?" (Pixies cover) (live a Radio 24)

  • 08 novembre 2024
    Evoluzione della manifattura italiana con Industra 4.0

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    Evoluzione della manifattura italiana con Industra 4.0

    L'industria manifatturiera italiana si trova di fronte a un percorso importante di cambiamento, guidata dall'adozione di tecnologie digitali e dall'evoluzione dei processi produttivi. L'esperienza di MT, azienda romagnola attiva nel settore degli utensili motorizzati, offre uno spaccato significativo di questa trasformazione.Gianluca Marchetti, erede della famiglia fondatrice, racconta come la sua azienda abbia saputo abbracciare l'Industria 4.0, interconnettendo il proprio parco macchine e sfruttando l'analisi dei dati per migliorare l'efficienza produttiva. Questo processo non è stato semplice, richiedendo un cambio di mentalità e l'inserimento di nuove figure professionali.Il ruolo cruciale dei dati e della loro analisi è emerso con chiarezza. MT ha sviluppato sistemi interni per monitorare in tempo reale i processi, condividendo le informazioni con i clienti per una maggiore trasparenza. Strumenti come l'Intelligenza Artificiale hanno inoltre permesso di analizzare rapidamente grandi moli di dati, ottimizzando ulteriormente la produzione.Tuttavia, la sfida più importante affrontata da MT riguarda le risorse umane. Il passaggio a una produzione più automatizzata e digitale richiede competenze in ambito IT e meccanico che spesso scarseggiano, soprattutto tra i giovani. L'azienda ha dovuto investire in programmi di formazione e sensibilizzazione per accompagnare i dipendenti in questo cambiamento.La difficoltà nel trovare figure adeguatamente formate è un problema diffuso nell'industria manifatturiera italiana, che fatica a attrarre i giovani. Come testimoniano le iniziative di MT, il settore deve lavorare per riconquistare l'appeal tra le nuove generazioni, valorizzando le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale.Per scoprire la storia completa di questa realtà tutta italiana, non vi resta che seguirci. Buon ascolto!

  • 07 novembre 2024
    Eicma 2024 caschi, abbigliamento e accessori: ecco tutte le novità

    Motori

    Eicma 2024 caschi, abbigliamento e accessori: ecco tutte le novità

    Anche per questa 110^ edizione di Eicma sono diversi i produttori di caschi, abbigliamento e accessori che hanno scelto la kermesse milanese per lanciare i loro nuovi prodotti che sono o saranno in vendita nei prossimi mesi.

  • 19 ottobre 2024
    Cos’è XEC, la nuova variante del Coronavirus con un sintomo insolito

    Italia

    Cos’è XEC, la nuova variante del Coronavirus con un sintomo insolito

    La variante XEC del Sars-CoV-2 preoccupa la comunità scientifica. Identificata per la prima volta in Germania durante l’estate del 2024, XEC è un ricombinante delle varianti KS.1.1 e KP.3.3 e, secondo un team di scienziati giapponesi, ha tutte le caratteristiche per diventare la variante

  • 08 ottobre 2024
    Lavorare meno a parità di stipendio

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    Lavorare meno a parità di stipendio

    M5S, Pd e Avs stanno portando avanti una proposta di legge che vorrebbe introdurre un orario di lavoro ridotto a parità di stipendio. L'idea non trova tuttavia parere favorevole unanime in primo luogo per il timore di un calo della produttività, al contrario di quanto pensano invece i sostenitori che vedono nel maggior tempo libero un fattore di crescita. Ne discutiamo con l'economista Tommaso Nannicini. A seguire è ospite in studio Beatrice Cristalli formatrice e linguista per parlare di evoluzione nel modo di parlare in particolare tra i giovani.

  • 25 settembre 2024
    All’Onu si parla molto ma poco si decide, altrove si combatte

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    All’Onu si parla molto ma poco si decide, altrove si combatte

    Molte dichiarazioni ma poche soluzioni. All'assemblea generale delle Nazioni Unite si è parlato di equilibri internazionali "mai così tesi dalla Guerra Fredda", di linee rosse superate, di violazioni della carta dell'organizzazione inaccettabili ma non si è arrivati a un punto definitivo sulla risoluzione dei conflitti in atto. Ne parliamo con Gigi Donelli, nostro inviato a Kharkiv, con Francesco Semprini, inviato de La Stampa nella zona di Pokrovsk, e con Riccardo Sessa, già ambascaitore, presidente della SIOI (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale).