Spd Verdi
Trust project- 09 aprile 2025
Germania, accordo tra Cdu-Csu ed Spd sul programma di Governo
Appena 45 giorni dopo il voto del 23 febbraio, l’Unione Cdu-Csu e i socialdemocratici della Spd hanno raggiunto l’accordo di coalizione che darà alla Germania un nuovo Governo, guidato dal leader conservatore Friedrich Merz. L’intesa programmatica sarà sottoposta a referendum dalla Spd, che
- 24 febbraio 2025
Germania: Cdu-Spd, la strada difficile ma obbligata al patto per governare
BERLINO - I cristianodemocratici provano ad accelerare sui negoziati di coalizione per formare un nuovo Governo, dopo il voto del 23 febbraio. Hanno incassato il secondo peggior risultato della loro storia, ma sono il primo partito con il 28,5%. E Friedrich Merz ha fretta di essere «il cancelliere
- 23 febbraio 2025
La politica tedesca di fronte a un bivio
La Germania si trova di fronte a un bivio oggi: da una parte una rassicurante stabilità politica, con un nuovo governo formato da due partiti in grado di prendere decisioni velocemente per mettere fine a una stagnazione economica pluriennale; dall’altra parte il rischio di immobilismo politico con
Germania, elezioni: Afd supera il 20% e Merz allentamento dei limiti sul debito pubblico
La Cdu-Csu è al 28,5%, Alternative für Deutschland è al 20,8%: questi i risultati definitivi del voto in Germania del 23 febbraio. La Spd è al 16,4%, il peggior risultato in una elezione parlamentare del dopoguerra. I Verdi sono all’11,6%. Sfiora il 9% Die Linke, che a Berlino arriva al 20% ed è il
- 23 febbraio 2025
Olaf Scholz, il cancelliere uscente
A capo del Governo da dicembre 2021, 66 anni, è’ cresciuto a Osnabrück e poi ad Amburgo, dove ha studiato giurisprudenza. Il candidato dei socialdemocratici ha una lunga esperienza politica e di Governo: è stato sindaco di Amburgo per sette anni e ministro del Lavoro e delle Finanze tedesco. Come
Stati disuniti, d'America e di Europa
La storica alleanza transatlantica è scossa nei giorni che vedono il presidente degli Stati Uniti impegnato a imporre "l'ortodossia trumpiana" ai principali dossier internazionali, mettendo persino mano alla storia recente. L'Unione europea reagisce alla decisione di Washington di mettere il veto sui documenti di Onu e G7 sull'Ucraina: lunedì i vertici Ue saranno a Kiev per rinnovare il sostegno al paese in occasione dei tre anni dell'invasione. In questa puntata di Europa Europa, in onda domenica alle 11,30 seguiamo anche il voto del fine settimana in Germania, una sfida al centro dei prossimi equilibri europei. Parliamo anche di Praga e Bratislava, capitali protagoniste negli anni '90 di un raro caso di divorzio consensuale tra stati, che ora si vedono contrapposte nei rispettivi interessi.
- 21 febbraio 2025
La Cdu è in testa nei sondaggi e promette niente alleanze con Afd, ma dopo il voto si apre il difficile gioco delle coalizioni
BERLINO - L’Unione tra cristianodemocratici (Cdu) e cristianosociali (Csu) è al 29,5% dei consensi alla vigilia delle elezioni di domenica 23 febbraio, sulla base di un sondaggio condotto dall’istituto Insa e pubblicato il 22 febbraio. Per Allensbach è al 32% (21 febbraio). Il candidato
Elezioni tedesche: la sfida tra coalizioni e l’incognita Afd
BERLINO - La Germania va alle urne domenica 23 febbraio per eleggere la Camera bassa del Parlamento, il Bundestag. Il voto era in programma per il 28 settembre: è stato anticipato in seguito alla crisi della coalizione Semaforo, tra Spd, Verdi e Liberali (Fdp). I favoriti sono i
- 17 febbraio 2025
Berlino, sugli aiuti militari a Kyiv pesano le pressioni Usa e l’incognita elettorale
Le pressioni di Washington per un maggior impegno militare dell’Europa a favore di Kyiv cadono in un momento molto scomodo per la Germania: domenica 23 si vota e la campagna elettorale è alle ultime, accese battute. Il tema peserà anche sui negoziati di coalizione, con ogni probabilità a guida Cdu.
- 01 febbraio 2025
Il ritorno di Merkel e il muro democratico contro l’AfD
Non era mai accaduto prima d’ora in Germania che una mozione passasse al Bundestag grazie al voto del partito di estrema destra AfD. È accaduto lo scorso mercoledì, per volere del leader della Cdu Friedrich Merz. E non era mai accaduto prima d’ora che un ex cancelliere entrasse in maniera
- 29 gennaio 2025
Cdu ed estrema destra insieme contro l’immigrazione: trema la diga anti Afd in Germania
A meno di un mese dalle elezioni del 23 febbraio, si incendia in Germania il dibattito sull’immigrazione e soprattutto sul cordone sanitario, che finora ha escluso Alternative für Deutschland da coalizioni di Governo, sia a livello federale che nei Länder.
- 15 gennaio 2025
Germania in recessione: nel 2024 il Pil è sceso dello 0,2%
Seconda contrazione consecutiva per la Germania: come previsto, nel 2024 il Pil della prima economia dell’Eurozona è sceso dello 0,2%, dopo il calo dello 0,3% nel 2023, secondo i dati preliminari dell’Istituto di statistica nazionale, Destatis. È solo la seconda volta dal 1950 (dopo quella del
- 15 dicembre 2024
La sfida impossibile di Olaf Scholz: rinascere dalle ceneri della coalizione Semaforo
Olaf Scholz fa un passo indietro. Già la sera del 23 febbraio, in una tavola rotonda post-elettorale trasmessa dalle emittenti pubbliche, si è sfilato da colloqui di coalizione: «Non rappresenterò la Spd in un Governo guidato dalla Cdu, né condurrò i negoziati». I socialdemocratici hanno appena
- 04 dicembre 2024
Volkswagen, il ceo Blume conferma i tagli e va allo scontro col sindacato
Il Gruppo Volkswagen si trova ad affrontare la crisi più profonda in 87 anni di storia, con il management che preme per adottare misure di ristrutturazione senza precedenti e i sindacati pronti a tutto. Durante l’incontro con circa 20mila lavoratori nella sede del gruppo a Wolfsburg, il ceo Oliver
- 13 novembre 2024
Nozze UniCredit-Commerz, il nuovo ostacolo è la crisi del governo di Berlino
Come da programma politico accelerato, il cancelliere Olaf Scholz chiederà il voto di fiducia in Parlamento il 14 dicembre. La sfiducia arriverà il 16 dicembre e le elezioni anticipate si terranno il 23 febbraio 2025.
- 07 novembre 2024
Le ambiguità dell Europa nella sfida alla Cina
Nella giornata di martedì, in attesa dell'arrivo del presidente Sergio Mattarella in Cina a Pechino, l'Accademia delle Scienze Sociali ha organizzato una riunione a porte chiuse fra un ristretto numero di economisti italiani e accademici cinesi sulla cooperazione Cina-Italia nel contesto del ventesimo anniversario dell'istituzione del Partenariato strategico globale. Incontro a cui ha partecipato l'ex ministro tecnico all'Istruzione del governo Draghi, Patrizio Bianchi.È stata l'occasione, come ha raccontato lo stesso Bianchi ieri su Il Sole 24 Ore, per fare il punto su un'economia mondiale in panne e contestualmente su un Europa che oggi sembra incapace di esprimere una linea chiara sul suo futuro e sul futuro dell economia mondiale. L economia cinese si sta trasformando profondamente, per andare oltre quel modello export-led, che ha garantito gli eccezionali ritmi di crescita fin dall entrata della Repubblica Popolare nel World Trade Organization nel dicembre 2001. Questa crescita, senza precedenti, è stata dovuta da una parte all attrazione di capitali stranieri per produzioni di «buona qualità» da re-esportare, e d altra parte ad una manodopera ben qualificata , ma disponibile a costi ben inferiori ai paesi occidentali.Dopo la crisi globale del 2008, che del resto ha visto l arenarsi dell economia europea in un up-and-down, da cui non sembra poter evadere, la Cina ha avviato una vasta azione politica, che ha portato per un verso alla creazione e consolidamento di una classe media, che avrebbe dovuto sostenere l economia cinese verso un modello demand-push- cioè trainato da una crescente domanda interna. D altra parte il nuovo indirizzo della politica cinese era volto a spingere le esportazioni verso più alti livelli di qualità, centrati su più investimenti in ricerca e produzione nei settori high-tech della decarbonizzazione e della digitalizzazione, che sono del resto i due pilastri del Rapporto.L’intervento di Patrizio Bianchi, Professore Emerito di Economia, Cattedra Unesco "Educazione, Crescita e Uguaglianza", Università degli Studi di Ferrara, ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Dazi Trump, in gioco 50 miliardi di avanzo commerciale con gli UsaIl governo italiano dopo la vittoria di Donald Trump si è affrettato a rassicurare che con gli "Stati Uniti sia possibile raggiungere il più alto livello di intesa come sempre è accaduto, questo perché non va guardato soltanto l'aspetto daziario che è importante e significativo, ma anche quello che per esempio può derivarne, ad esempio l'aumento del valore del dollaro rispetto all'euro" come ha fatto questa mattina il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso intervistato al microfono di Simone Spetia durante 24 Mattino. Intanto però in un editoriale pubblicato oggi sul Sole 24 Ore oggi il professor Stefano Manzocchi ha ricordato che più della metà del surplus commerciale italiano del 2023, al netto delle importazioni per l'energia, è relativo agli scambi con gli Stati Uniti. Si tratta di oltre 50 miliardi di avanzo commerciale riferiti al solo sistema manifatturiero, l'equivalente del prodotto lordo di una media regione italiana come la Liguria. Non solo. Negli Stati Uniti sono attivi quasi 2000 investitori industriali italiani che hanno quote di partecipazione in oltre 3.500 imprese negli Usa - di cui oltre 3.000 partecipazioni di controllo - con 260.000 posti di lavoro e un fatturato di 150 miliardi di dollari.Come sappiamo, il nostro Paese non ha negli investimenti internazionali la stessa posizione di preminenza che mantiene negli scambi commerciali, ma negli ultimi anni le imprese italiane hanno saputo intercettare il vento dei mutamenti geopolitici che peggioravano le prospettive di affari in Russia, Cina, Medio Oriente, e hanno puntato forte sul mercato Usa più che nel passato. Ed ora, con Trump di nuovo al timone, cosa aspettarsi?Il commento a Focus Economia di Stefano Manzocchi, Prorettore alla ricerca Università Luiss e Ordinario di Economia internazionale, editorialista de Il Sole 24 Ore.Germania, il semaforo si è spento: governo nel caosIl cancelliere Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner, in un avvitamento senza ritorno della crisi della coalizione di Governo tra Spd, Verdi e Liberali. Impossibile trovare un compromesso per superare le spaccature sulla politica economica, con il Paese che viaggia sull orlo della recessione per il secondo anno consecutivo. Il socialdemocratico Scholz si sottoporrà a un voto di fiducia a metà gennaio, passaggio che potrebbe far scattare nuove elezioni a marzo.Durissime le parole su Lindner: «Chiunque entra a far parte di un Governo - ha detto Scholz in conferenza stampa il 6 novembre - deve agire in modo serio e responsabile e deve essere pronto a scendere a compromessi nell interesse di tutti i cittadini. Ma a Christian Lindner importa la sopravvivenza a breve termine del suo partito». E ancora: «Non esiste alcuna base di fiducia per un ulteriore cooperazione».La crisi politica esplode all indomani della vittoria di Donald Trump nelle presidenziali Usa: i dazi che minaccia di adottare sono un rischio in più per un economia fortemente orientata all export come quella tedesca. E arriva nel mezzo dello scontro tra i sindacati e una delle industrie simbolo del Paese, la Volkswagen, che minaccia di chiudere stabilimenti in patria, per la prima volta nella sua storia.Il 7 novembre, il ministro dei Trasporti, il liberale Volker Wissing, che aveva chiesto a Lindner di non rompere, ha deciso di lasciare il partito e restare in carica nel Governo Scholz, segnalando una frattura anche all interno della Fdp.L’intervento di Gianluca Di Donfrancesco, il Sole 24 Ore
- 06 novembre 2024
Germania: Scholz silura il ministro delle Finanze Lindner, al suo posto Kukies. Voto di fiducia a gennaio
Il semaforo si è spento: il cancelliere Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner, in un avvitamento senza ritorno della crisi della coalizione di Governo tra Spd, Verdi e Liberali. Impossibile trovare un compromesso per superare le spaccature sulla politica economica,