Fondazione Adapt
Trust project- 10 marzo 2025
Cina tra dazi e deflazione
Oggi si chiude il Congresso nazionale del popolo (Cnp), occasione durante la quale la Cina si aggrappa a una crescita economica di circa il 5 per cento anche nel 2025. Si tratta, in buona sostanza, della media registrata nelle 31 province cinesi a ridosso delle due sessioni del Parlamento ufficialmente aperte ieri dal discorso del primo ministro Li Qiang. Nulla di nuovo né di sorprendente, non è tempo di alzate di testa, Pechino resta cauta nel perimetro di un obiettivo simile a quello dell'anno scorso, nonostante la guerra commerciale in crescendo con gli Stati Uniti che sta mettendo a dura prova ampi strati più tradizionali dell'economia cinese basata sull'import-export di prodotti Made in China. Intanto da oggi scattano i dazi cinesi del 10-15% a carico di alcuni prodotti agricoli americani entrano oggi in vigore, ultima rappresaglia contro la mossa Usa che ha appena doppiato al 20% le tariffe su tutto l'import verso gli Stati Uniti di beni made in China in base all'incapacità del Dragone di fermare i flussi del fentanyl, la droga sintetica che è responsabile di circa 100mila morti all'anno in America. Nel mirino della Repubblica popolare sono finiti soia, sorgo, carne di maiale e manzo, prodotti ittici, frutta, verdura e prodotti lattiero-caseari tutti colpiti al 10%, mentre pollame, grano, cotone e mais sono nel gruppo di aliquota al 15%. Le tariffe, inoltre, non si applicheranno alle merci partite prima del 10 marzo, purché arrivino in Cina entro il 12 aprile. Secondo gli analisti, la ritorsione di Pechino è progettata come un utile a colpire la base elettorale del presidente americano Donald Trump, pur rimanendo tanto contenuta da consentire di elaborare un eventuale negoziato ed accordo commerciale. Affrontiamo il tema con: Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Effetto DOGE sull'impero MuskIl crescente potere politico di Elon Musk e il suo inequivocabile spostamento verso l'estrema destra stanno scatenando forti reazioni e altrettanto importanti conseguenze sugli affari delle sue aziende, negli Stati Uniti come in Europa. L'antipatia nei confronti dell'imprenditore sta intaccando le vendite di Tesla e, cosa forse più importante, la sua attività di internet satellitare Starlink. Continua da una parte la caduta del titolo Tesla, che registra la settima settimana consecutiva in calo e che da inizio d'anno ha lasciato sul parterre il 35% del valore, mandando in fumo la dote di 700 miliardi di dollari ricevuta dalla corsa elettorale. A fine dicembre la capitalizzazione aveva toccato un record di 1.500 miliardi di dollari, oggi siamo a 844. In effetti l'andamento delle vendite è allarmante su più mercati, dall'Europa all'Asia. Particolarmente preoccupanti sono i segnali dalla Cina, il mercato più grande e avanzato al mondo per i veicoli elettrici. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Occupazione, dove cresce il lavoroOggi Il Sole 24 ore mette in prima pagina l'analisi condotta da Infocamere per il giornale del lunedì, su dati del Registro imprese e dell'Inps, che scatta una fotografia di come si sta muovendo il lavoro, con lo spaccato delle imprese attive nei vari comparti economici e dei relativi addetti nel 2024, a confronto con il 2014 (la base è quella delle 3,5 milioni di attività iscritte che comunicano il numero di lavoratori al Registro). Dieci anni nel mezzo dal quale emerge che i servizi continuano a fare il pieno di occupati, dalle utility alla ristorazione, dalle attività di supporto alle imprese, al commercio. Fanno eccezione banche, assicurazioni e attività immobiliari, che perdono addetti. La pandemia ha segnato una pesante battuta d'arresto, che ora appare superata, almeno dal punto di vista dell'occupazione generale: a gennaio 2025 l'Istat ha censito 24,2 milioni di occupati totali, con un tasso di occupazione cresce al 62,8%, il livello più alto dall'inizio delle serie storiche (gennaio 2004). L'andamento del lavoro Rispetto al 2014, le imprese sono diminuite di 128.626 unità, mentre il saldo dei lavoratori è positivo per 2,6 milioni. Dunque la scomparsa di alcune imprese non si traduce in assoluto nella diminuzione dell'occupazione, ma con ogni probabilità il passaggio dei lavoratori a imprese di dimensioni maggiori. Un fenomeno visibile nel commercio, dove le aziende sono 157mila in meno nel decennio, ma gli occupati sono saliti di 188mila. Il commento è di Valentina Melis, Il Sole 24 Ore, Francesco Seghezzi, presidente fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.
- 03 dicembre 2024
Lavoro, a ottobre tornano a crescere gli occupati
A ottobre 2024, dopo il calo di settembre, il numero di occupati torna a crescere (+47mila unità), attestandosi a 24 milioni 92mila. Lo annuncia l Istat precisando che l aumento coinvolge i dipendenti permanenti e gli autonomi, mentre scendono i dipendenti a termine. L occupazione cresce anche rispetto a ottobre 2023 (+363mila occupati). Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 62,5%, quello di inattività al 33,6%. Il tasso di disoccupazione a ottobre scende al 5,8%, 0,2 punti percentuali in meno. L Istat precisa che cala anche il tasso di disoccupazione giovanile, al 17,7% (-1,1 punti). Approfondiamo il tema con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT. Irpef, via libera al decreto Approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri un ulteriore decreto legislativo della riforma fiscale. «Il provvedimento interviene sulla determinazione del reddito, sia delle persone fisiche che di quelle giuridiche, con modifiche che interessano le diverse categorie reddituali» annuncia il viceministro dell Economia Maurizio Leo. Nel dettaglio, per i redditi da lavoro autonomo «viene razionalizzata tale categoria reddituale con una sostanziale semplificazione del sistema, avvicinandola a quella del reddito d'impresa. Inoltre, viene introdotta la possibilità per gli studi professionali di aggregarsi in regime di neutralità fiscale. Questa misura favorisce la crescita e la competitività dei professionisti». A questo intervento, si aggiunge anche quello relativo ai redditi agrari, dove «vengono introdotte regole che valorizzano le colture innovative, come le vertical farm e le colture idroponiche. L obiettivo è sostenere un agricoltura tecnologica e moderna, che renda il nostro Paese, anche dal punto di vista fiscale, al passo con i tempi». Il Consiglio dei ministri, su proposta della presidente Giorgia Meloni, ha inoltre deliberato l assegnazione della quota dell otto per mille dell Irpef devoluta alla diretta gestione statale per l anno 2023, riferita alle scelte non espresse dai contribuenti, ai fini del finanziamento di progetti/interventi volti alla prevenzione ed al recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche. Ne abbiamo parlato con Giovanni Parente, editorialista Il Sole 24 ore Via Tavares, si apre una nuova fase di dialogo? Adesso possono esserci le condizioni per una nuova fase nel dialogo fra governo e Stellantis. È l'auspicio che si registra nell'esecutivo, al Quirinale e anche in ambienti qualificati del gruppo automobilistico dopo le dimissioni di Carlos Tavares, e soprattutto alla luce della telefonata con cui John Elkann le ha anticipate a Giorgia Meloni e Sergio Mattarella. Le relazioni fra l'ormai ex ad e l'esecutivo sono state a dir poco tese. Sulle cifre che circolano riguardo la buonuscita di Tavares, nel governo si preferisce sorvolare. Vista da Roma, l'impressione è che Tavares sia uscito sbattendo la porta, dopo che su di lui sono state scaricate le questioni industriali irrisolte. L'aggravante a suo carico, si osserva in ambienti dell'esecutivo, è di non essere riuscito a instaurare corretti rapporti istituzionali né con l'Italia né con la Francia. Unica certezza è che sia stato molto proficuo per gli azionisti: in tre anni Stellantis ha distribuito agli azionisti 23 miliardi, sotto forma di dividendi e riacquisti azionari. Exor, primo socio con il 14,9%, incassa una cedola di quasi 3 miliardi. Nello stesso periodo Tavares porta a casa oltre 50 milioni di stipendio, arrivando nel 2023 a guadagnare quanto 518 volte dipendenti di Stellantis. Intanto oggi "nel colloquio con John Elkann sono emerse le condizioni per essere fiduciosi di poter condividere un piano Italia che vede il nostro Paese al centro dello sviluppo dell'auto europea". Lo ha detto il ministro Adolfo Urso all'indomani dell'incontro in India con il patron di Stellantis. "Adesso anche Stellantis condivide la necessità di rivedere il percorso di decarbonizzazione", ha aggiunto Urso. Abbiamo seguito gli sviluppi con Pier Luigi Del Viscovo, Direttore Centro Studi Fleet&Mobility ed editorialista de Il Sole 24 Ore.
- 16 ottobre 2024
Manovra 2025, ancora dubbi su stanziamenti a sanità e accise
Il Governo delinea la strategia di politica economica per il prossimo anno. E lo fa, si legge in una nota di Palazzo Chigi, «tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente. Martedì 15 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra 2025 che, secondo le indicazioni fornite dal ministero dell Economia e delle Finanze, in termini lordi pesa circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027.Una parte delle coperture è garantito in deficit, ben 9 miliardi, per il resto l impianto regge grazie a maggiori entrate e tagli. Il lungo tira e molla con le banche e le assicurazioni permetterà alle casse dello Stato di beneficiare di una maggiore liquidità di 3,5 miliardi.Il disegno di legge di bilancio è giunto a sorpresa sul tavolo del Consiglio dei ministri, con una settimana d anticipo rispetto al previsto la terza manovra del governo Meloni. Il Governo ha giocato la carta del blitz e con uno scatto inatteso ha chiuso anzitempo il cantiere di quella che una volta veniva chiamata Finanziaria . Un accelerazione, secondo alcune fonti, dettata dalla necessità di rispettare i tempi Ue e anche dall intenzione di rispettare la scadenza interna che vorrebbe la manovra inviata al parlamento entro il 20 ottobre. Le ore che hanno preceduto il vertice a Palazzo Chigi sono state caratterizzate da trattative febbrili, alla ricerca di una quadra sulle coperture.A tener banco nella giornata di oggi i fondi che verranno destinati alla Sanità e il tema delle accise non ancora chiarito.Il commento di Dino Pesole, editorialista de Il Sole 24 Ore.Dalle banche anticipo di cassa da 3,5 miliardi in due anni, cosa vuol dire?Il contributo del settore bancario alla manovra finanziaria avrà un impatto di circa 3,5 miliardi su due annualità, il 2025 e il 2026, con un impatto in media attorno a 1,75 miliardi per ogni anno. È questo il punto di equilibrio raggiunto nella tarda mattinata di ieri tra gli esponenti del settore del credito, rappresentati dall Abi, e i tecnici del ministero per l Economia.Il contributo delle banche che, va ricordato, si configura come un anticipo di cassa e quindi dovrà essere recuperato, prevede il rinvio delle deduzioni su svalutazioni di crediti, avviamernti e svalutazioni legate all introduzione dei principi Ifrs9. Rinvio che sarà fatto per due annualità: il 2025 e il 2026. I valori delle quote di deduzioni annue non sono semplicissimi da calcolare, soprattutto perché il ministero dell economia e le banche usano modelli differenti.In ogni caso i numeri individuati dal ministero ai fini della definizione della manovra andranno al vaglio del comitato esecutivo dell Associazione bancaria che si riunirà oggi sotto la presidenza di Antonio Patuelli. Il contributo trattenuto con il rinvio delle deduzioni verrà recuperato gradualmente dalle banche nell arco del triennio successivo alle due annualità, dunque tra il 2027 e il 2029. Va detto che se anche oggi il ministero per l Economia fisserà un valore finale per le entrate derivanti dal contributo delle banche, i numeri potrebbero cambiare al momento della monetizzazione di quelle somme. Questo potrebbe accadere perché le quote annuali derivanti dal rinvio delle deduzioni sulle tre diverse voci delle Dta sono calcolate utilizzando i dati relativi a fine 2022, perché quelli relativi al 2023 e al 2024 oggi ancora non sono disponibili. Una volta che i dati del biennio seguente saranno stati acquisiti potrebbe emergere che il valore delle deduzioni da rinviare sia maggiore, con un importo più elevato che entrerà nelle casse dello Stato.L'analisi di Laura Serafini, Il Sole 24 Ore.Polemiche sulla riaccensione dell'altoforno 1 dell'ex IlvaIl Governo eserciterà la golden power nella nuova privatizzazione dell'ex Ilva e non avrà alcuna partecipazione societaria così come è avvenuto, attraverso Invitalia, nella precedente gestione, quella targata ArcelorMittal.Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ieri pomeriggio a Taranto per la riaccensione di un secondo alfoforno, il numero 1, spento da agosto 2023 (hanno lavorato al suo ripristino circa 3mila addetti), delinea la strategia dell'Esecutivo mentre la procedura di vendita si avvia ad uno snodo cruciale: la presentazione delle offerte vincolanti da parte dei potenziali acquirenti entro fine novembre. Per Urso «la garanzia data dalla golden power è molto più cogente di qualunque contratto». Questo riguarda, spiega il ministro, «il processo sul piano degli investimenti finanziari, dei livelli produttivi e occupazionali, e, ovviamente qui più decisivi e importanti che in altri campi, della salute e dell'ambiente. Eserciteremo i diritti della golden power che prescrive condizioni vincolanti ribadisce Urso . L'ultima volta è stato per la vendita di alcune quote della Comau. E in campi strategici come lo sono la robotica e la siderurgia, porremo delle condizioni vincolanti attraverso le procedure e la presentazione di piani, semestrali o annuali, per garantire che tutto vada secondo le prescrizioni vincolanti per l'acquirente, soprattutto se fosse non europeo». No, invece, allo Stato dell'azionariato, perché i precedenti risultati non sono stati certo positivi: «I risultati sono quelli noti a tutti», commenta Urso.L'intervento a Focus Economia di Domenico Palmiotti, Il Sole 24 Ore.La crisi demografica in Italia pesa 5 volte più che nel resto della UeSecondo una ricerca di Adapt, l'associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali, entro il 2030 il numero di occupati del nostro Paese subirà un calo del 3,2% contro lo 0,6% dell'Europa. Secondo i dati pubblicati nel working paper, firmato da Francesco Seghezzi e Jacopo Sala (rispettivamente presidente e junior fellow di Adapt) pubblicati oggi dal Sole24ore, tra meno di sei anni ci saranno 730mila lavoratori in meno.L'effetto combinato dell'invecchiamento della popolazione e del calo delle nascite sta riducendo fortemente la platea di persone in età da lavoro (quelle tra i 15 e i 64 anni), questo fenomeno interessa tutta l'Europa, ma nel nostro Paese è più marcato ed è destinato a peggiorare. Nel 2030 il numero di occupati in Italia subirà un calo del 3,2%, contro lo 0,6% della media europea, a causa della maggiore incidenza degli effetti demografici nel nostro Paese. Nel 2040, dunque fra meno di vent'anni, il calo di occupati in Italia arriverebbe al 13,8% e al 20,5% nel 2050. Tradotto in numeri assoluti, nel 2040 si stima ci saranno 3,1 milioni di lavoratori in meno e nel 2050 il calo arriverebbe a 4,6 milioni.Guardando alla distribuzione degli occupati per fasce d'età, emerge dall'analisi come la riduzione colpisca in modo trasversale tutta la popolazione lavoratrice: nel 2030, nella fascia 35-49 anni i lavoratori saranno il 10,8% in meno, un calo di quasi un milione. Tra i 15 e i 34 anni i lavoratori aumenteranno dello 0,9% nel 2030, per poi calare progressivamente, fino al 2040 quando ci saranno 450mila lavoratori in meno e oltre un milione di lavoratori in meno nel 2050.Il commento ai microfoni di Vincenzo Miglietta di Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT.
- 29 agosto 2024
Gli Its Academy spingono i contratti di apprendistato
Secondo un’indagine di Intesa San Paolo e Adapt tra il 2022 e il 2023i rapporti attivati sono aumentati del 57%
- 16 maggio 2024
Istat rivede al ribasso stime inflazione, ad aprile +0,8%. Ma pesa sempre sui più poveri e gli stipendi rimangono al palo
L'Istat rivede al ribasso stime inflazione di aprile. Nel mese scorso si stima che l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua (da +1,2% del mese precedente); la stima preliminare era +0,9%. Ad aprile l inflazione torna a dunque scendere, riportandosi allo stesso livello di gennaio e febbraio (+0,8%). La lieve decelerazione risente perlopiù della dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-13,9% da -10,3% di marzo) e dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7% da +4,5%). In leggero rallentamento risultano anche i prezzi dei Beni alimentari (+2,4% da +2,7%). Di contro, i prezzi dei Beni energetici regolamentati, nonostante il sensibile calo su base congiunturale (-10,1%), mostrano un profilo tendenziale in netta risalita (-1,3% da -13,8%). Continua a scendere, anche ad aprile, il ritmo di crescita su base annua dei prezzi del carrello della spesa (+2,3% da +2,6%), mentre l inflazione di fondo si attesta al +2,1% (da +2,3%). L'inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l indice generale e a +1,6% per la componente di fondo. Intanto sempre l'Istat ieri ha ricordato che tra il 2014 e il 2023, la spesa equivalente delle famiglie è cresciuta in termini nominali del 14% ma se si depura dalla crescita dei prezzi è diminuita del 5,8%. Lo rileva l'Istat nel suo Rapporto annuale sottolineando che l'impoverimento è stato generalizzato ma, che "il calo è stato più forte per le famiglie dei ceti bassi e medio-bassi, appartenenti al primo e al secondo quinto della distribuzione" con una riduzione rispettivamente del volume degli acquisti dell'8,8% e dell'8,1%. Le famiglie del ceto medio e medio-alto, appartenenti al terzo e quarto quinto, hanno diminuito le loro spese reali in maniera più significativa rispetto alla media nazionale (-6,3% il terzo e -7,3% il quarto) mentre le famiglie più abbienti, appartenenti all'ultimo quinto, hanno contenuto le proprie perdite con un -3,2%. Sempre l'istituto ricorda che l'occupazione cresce, soprattutto nella componente a tempo indeterminato. Ma, purtroppo, è in salita anche il lavoro povero; le retribuzioni perdono terreno; e la produttività del lavoro continua a ristagnare. È questa in sintesi la fotografia sul lavoro scattata dall Istat, ieri, nel suo rapporto annuale. Partiamo dagli occupati. Nel biennio 2022-2023 il loro numero è cresciuto a ritmi sostenuti: +1,8 per cento in entrambi gli anni (a fronte di una crescita del Pil molto più contenuta). A trainare sono i servizi e le costruzioni, spinte, queste ultime, dai generosi bonus edilizi introdotti (in questo settore, l occupazione è aumentata del 16,2%, contribuendo per un punto percentuale alla crescita complessiva). Il tasso di occupazione nel 2023 si è attestato al 61,5%, guadagnando due punti rispetto al 2019 (in Germania siamo però 15,9 punti in più); l incidenza del lavoro a termine (sul totale dei dipendenti) è diminuita di 0,9 punti (sul 2019), mentre è salita la quota di occupati part-time (17,6% del totale). Per le donne l incidenza del part-time è quattro volte superiore a quella degli uomini (rispettivamente 31,4 e 7,4%). Larga parte del lavoro part-time è involontario: il 54,8% dei lavoratori a tempo parziale infatti vorrebbe lavorare di più.Complice anche l impennata inflattiva, emerge la questione salariale. Nel 2022 erano 4,4 milioni i dipendenti privati che si collocavano nella fascia a bassa retribuzione annuale (sotto la soglia del 60% del valore mediano): giovani, donne e stranieri sono i più penalizzati. Non solo. Tra il 2013 e il 2023 il potere d acquisto delle retribuzioni lorde in Italia è diminuito del 4,5% mentre nelle altre maggiori economie dell Ue27 è cresciuto a tassi compresi tra l 1,1% della Francia e il 5,7% della Germania. Secondo i dati dell Indagine sul reddito e le condizioni di vita (Eu-Silc) nel 2022 la quota di occupati a rischio di povertà in Italia è all 11,5% mentre nell Ue27 è l 8,5% del totale. Nel 2023 l incidenza di povertà assoluta in Italia è pari all 8,5% tra le famiglie e al 9,8% tra gli individui. Si raggiungono livelli mai toccati negli ultimi 10 anni, per un totale di 2 milioni 235mila famiglie e di 5 milioni 752mila individui in povertà. E il reddito da lavoro rischia di non essere più un argine al disagio economico: nei 10 anni infatti l incidenza di povertà individuale tra gli occupati ha avuto un incremento di 2,7 punti, passando dal 4,9% nel 2014, al 5,3% nel 2019 fino al 7,6% nel 2023. Su occupazione (e crescita) pesa poi sempre la produttività del lavoro che rimane stagnante. In volume, il Pil per ora lavorata in Italia è cresciuto di solo l 1,3% tra 2007 e 2023, contro il 3,6% in Francia, il 10,5% in Germania e il 15,2% in Spagna.Ne parliamo con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi e Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Alluvione in Romagna, un anno dopo. Il 42,5% delle imprese è ripartito senza ristoriTra il 3 e il 17 maggio 2023, l'alluvione in Romagna ha causato l'esondazione di 23 fiumi, l'innesco di 80mila frane, con 17 vittime, 36mila persone evacuate, migliaia di case e fabbriche allagate e 8,5 miliardi di euro di danni certificati dall'Ue (5 nel pubblico, 3,5 nel privato). L'86% delle industrie romagnole ha già ripreso a lavorare a pieno regime; solo un 3% fatica a rialzarsi. E gli imprenditori sono ripartiti da soli, in parte supportati dagli indennizzi assicurativi, per chi era coperto da polizze (il 58%), ma quasi la metà delle aziende colpite (42,5%) non ha ricevuto alcun tipo di ristoro. E chi ha ottenuto aiuti è riuscito in media a coprire solo il 36% del danno subìto.I dati emergono dall'indagine diffusa ieri dal Centro studi di Confindustria Romagna e condotta nei primi dieci giorni di maggio tra le imprese associate nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, colpite dalle due ondate alluvionali di 12 mesi fa, da allora sotto stretta osservazione. «Parliamo di una sessantina di aziende - spiega il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi - cui abbiamo fornito sostegno nell'emergenza, mettendole in contatto con chi poteva fornire macchinari e spazi, poi abbiamo riconosciuto uno sconto sulla quota associativa tra il 65% e il 100% e oggi proseguiamo nell'attività di monitoraggio e affiancamento», in particolare per presentare le domande di ristoro, tutt'altro che semplici, come denunciano a gran voce gli imprenditori alle prese con la piattaforma Sfinge. Tornando allo studio, i numeri confermano che l'industria romagnola è tornata alla quasi normalità (solo il 3% del campione ha recuperato meno del 20% dei livelli pre-alluvione) e l'81% degli intervistati non prevede di attivare ammortizzatori sociali nei prossimi tre mesi.Ne parliamo con Roberto Bozzi, Presidente Confindustria Romagna.Il turno di Eni, il governo continua nella sua campagna di privatizzazioniArriva a sorpresa nella serata di ieri la nuova mossa del Governo sulle privatizzazioni. Questa volta tocca a Eni, il gioiello della corona del Tesoro, centrale anche nelle strategie governative sulla transizione energetica. Sul mercato, in un operazione gestita con Goldman Sachs, Jefferies e Ubs finisce il 2,8% del capitale del Cane a sei zampe, cioè poco meno di sei decimi della quota complessiva in capo al Mef: si tratta di quasi 92 milioni di azioni, per un valore poco sotto gli 1,4 miliardi di euro in base alle quotazioni di Borsa di ieri (mentre il giornale va in stampa l operazione non è ancora conclusa). Nei suoi connotati essenziali la scelta su Eni segue la strategia delineata nei mesi scorsi dal Governo su Poste, che potrebbe rappresentare il prossimo passaggio sulla strada delle privatizzazioni. Le azioni messe sul mercato infatti mantengono in mano pubblica una quota vicina al 30%, grazie al 28,5% di Eni nel portafoglio di Cassa depositi e prestiti. L obiettivo rimane in pratica quello di fare cassa sulle dismissioni senza però creare tensioni sul controllo, nel caso di Eni, garantito comunque dallo statuto anche sotto la soglia psicologica del 30 per cento. Il punto è essenziale per un asset come la prima società energetica del Paese, al centro di un complesso risiko di interventi in chiave domestica ma anche sul panorama internazionale, a partire dal Piano Mattei. Senza contare che proprio la rete di relazioni oltreconfine del gruppo guidato da Claudio Descalzi ha avuto un ruolo cruciale nel rapido cambio d orizzonte vissuto dalle forniture energetiche del Paese dopo l addio agli acquisti dalla Russia per l invasione dell Ucraina. La vendita di ieri arriva a valle dell annullamento operato da Eni su parte delle azioni oggetto del programma di buyback avviata nei mesi, che ha consentito a Cdp-Tesoro di salire di un altro 0,9% aumentando quindi la potenza di fuoco dell operazione. E segue a stretto giro la doppia cessione operata nei mesi scorsi su Monte dei Paschi, che ha fruttato in due tranche poco meno di 1,6 miliardi di euro. In pratica, quindi, il dossier Eni permette a Via XX Settembre di raddoppiare il consuntivo realizzato fin qui con le privatizzazioni, nell attesa della cessione più consistente che dovrebbe riguardare Poste. In questo caso ci sono infatti in gioco fino a 4,4 miliardi di euro, valore a cui si potrebbe arrivare attraverso la vendita dell intera quota in capo al Tesoro oggi pari al 29,26 per cento; anche qui il controllo pubblico resterebbe realizzato per il tramite di Cassa depositi e prestiti, titolare del 35% della società guidata da Matteo Del Fante. Le cifre che si muovono sono insomma consistenti, anche se restano lontane dall 1 per cento del Pil (circa 21 miliardi) previsto dal programma ufficiale di finanza pubblica fra 2023 e 2027. Il filone delle privatizzazioni è cruciale oggi soprattutto per evitare di spingere troppo in alto la linea del rapporto fra debito e Pil, vista in crescita anche nel Def 2024 a causa delle ricadute in termini di fabbisogno prodotte dai crediti d imposta nell edilizia.Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.
- 18 marzo 2024
Occupazione nel Lazio, il 39% delle imprese non trova i profili richiesti
Per quanto riguarda le posizioni di operai specializzati la percentuale sale al 56%. I dati sono emersi al convegno “Its e apprendistato per lo sviluppo delle competenze e l’innovazione della formazione: buone pratiche ed esperienze”, l’evento, promosso da Fondazione Adapt e Intesa Sanpaolo
- 06 febbraio 2024
Mai così tanti over 50 al lavoro, in un anno sono 362mila in più
L’effetto demografico incide in modo significativo sui dati Istat che segnalano il record storico di occupati (23,754 milioni)
- 09 gennaio 2024
Record di occupati a novembre: 520mila in più sull’anno scorso
Aumento di 30mila unità su ottobre ma riprendono a salire i lavoratori a tempo determinato e gli inattivi (+48mila). Le donne crescono più degli uomini
- 21 dicembre 2023
Mes. Camera respinge il Trattato Ue. Maggioranza divisa. Governo: ora modifiche
L'Aula della Camera ha respinto il trattato sul Mes. I voti a favore sono stati 72, 184 i contrari, 44 gli astenuti, bocciando il primo articolo del testo. Hanno votato a favore della ratifica i deputati del Pd, Iv e Azione. Contro hanno votato Fdi, Lega e M5S. Ad astenersi sono stati i deputati di FI, Avs e Noi Moderati. Il centrodestra si è dunque spaccato.Facciamo il punto con Gianni Trovati, giornalista del Sole 24 Ore.Superlega, Corte di Giustizia Ue: Fifa e Uefa hanno abusato della posizione dominante. Agnelli festeggia, Roma contrariaCade il monopolio di Fifa e Uefa nella organizzazione delle competizioni calcistiche internazionali. Quella pronunciata dalla Corte di Giustizia della Ue, è una sentenza storica che pone le basi per un cambiamento radicale della governance del calcio e non solo. Dopo la presentazione della Superlega nell'aprile 2021 il presidente della Uefa Aleksander Ceferin aveva definito i leader dei club «serpenti» e «bugiardi» e aveva minacciato di bandire i giocatori dai club della Super League. Ospite Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore.Inps, in 9 mesi saldo positivo di 745mila contratti lavoroTra gennaio e settembre le assunzioni sono state 6.272.000, in leggera flessione rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,3%), mentre le cessazioni sono state 5.527.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-2%), con un saldo dunque positivo di quasi 745mila (744.483) contratti. E' quanto emerge dall'Osservatorio Inps sul precariato, secondo cui per i contratti a tempo indeterminato la variazione netta risulta pari a +351.205, per quelli a termine +139.099. I dati riguardano i lavoratori dipendenti privati esclusi lavoratori domestici e operai agricoli. Ne parliamo con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.
- 12 ottobre 2023
Le nuove correnti della globalizzazione
Manca poco alla 38° edizione del Convegno di Capri dei Giovani Imprenditori che si terrà i prossimi 13 e 14 ottobre 2023 presso il Grand Hotel Quisisana di Capri. Dalle nuove tensioni che provengono dal medio-oriente, alla politica monetaria restrittiva, dai costi energetici sempre sull'ottovolante alla debolezza di consumi, senza contare gli investimenti e il fronte del Pnrr. Tanti i temi da affrontare insieme a numerosi ospiti fra cui molti ministri fra cui Adolfo Urso, ministro per le imprese e il made in italy; Giuseppe Valditara, ministro dell'istruzione e del merito; Maria Elvira Calderone, ministro del lavoro e delle politiche sociali; e Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr. Ne parliamo con Riccardo Di Stefano, Presidente dei Giovani Imprenditori di ConfindustriaGas ancora in rialzo: +13%. Al massimo da 6 mesiProsegue la corsa del gas, sul mercato di Amsterdam a 52 euro (+13%) al megawattora, un rialzo cumulato nell'ultima settimana del 40 per cento. Gli operatori danno la colpa all'effetto combinato dell'annuncio di nuovi scioperi in Australia e una perdita sospetta in un gasdotto sottomarino che collega la Finlandia e l'Estonia che alimentato la preoccupazione sulla sicurezza delle infrastrutture europee. "I conflitti militari spaventano i mercati" aggiunge un analista ricordando i timori per "potenziali interruzioni dell'offerta nel Medio Oriente che potrebbe influenzare i flussi sia in termini di spedizioni che di volumi". Ospite Sissi Bellomo, giornalista de Il Sole 24 Ore.Cnel, salario minimo: bocciata proposta di 5 esperti, via libera a testo che valorizza contrattazione collettivaL'assemblea del Cnel ha approvato a maggioranza il documento finale sul lavoro povero e salario minimo. Nel documento si valorizza la via tradizionale della contrattazione collettiva. L assemblea del Cnel non ha approvato, a quanto si apprende, la proposta presentata dai cinque esperti, tra quelli nominati dal presidente della Repubblica, sulla sperimentazione della tariffa retributiva minima da affiancare alla contrattazione salariale. Facciamo il punto con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi e Francesco Armillei, dottorando in economia presso l'Univeristà Bocconi e socio del think-tank Tortuga.
- 02 ottobre 2023
Gli occupati tornano a crescere ma con i contratti a tempo
Secondo l’Istat ad agosto 59mila lavoratori in più. Quasi 10 milioni di donne al lavoro, tasso di occupazione al 61,5 per cento
L'occupazione cresce ancora e la disoccupazione è ai minimi da 14 anni
Ad agosto 2023, rispetto al mese precedente, aumentano gli occupati, diminuiscono i disoccupati e gli inattivi restano sostanzialmente stabili. In particolare con riferimento a quel mese, dopo il calo registrato a luglio, l occupazione torna a crescere segnando +59mila unità (+0,3%) rispetto al mese precedente. Il clima di incertezza si vede soprattutto per la crescita dei dipendenti a termine (+1,3%, pari a +39 mila). I tempi indeterminati salvono di 10mila unità, e crescono anche gli autonomi (+10mila posizioni). Secondo l'Istat il tasso di occupazione sale al 61,5% (+0,1 punti). Rispetto ad agosto 2022, si registra un aumento di 523 mila unità (+2,3%), sulla spinta dei dipendenti permanenti (+3,7%, pari a +550 mila). Ad agosto, il tasso di disoccupazione totale scende al 7,3% (-0,2 punti sul mese precedente), quello giovanile al 22,0% (-0,1 punti). Il tasso di disoccupazione totale si attesta ai minimi da oltre 14 anni: bisogna tornare indietro a gennaio 2009 per ritrovare lo stesso livello. Mantenendosi però al di sotto della media dell'area euro: con un tasso di disoccupazione che scende al 6,4%, dal 6,5% di luglio. I dati positivi del mercato del lavoro potranno essere un paracadute per il Pil che, in questi ultimi trimestri, è visto in forte rallentamento? Oppure si sta raschiando il fondo lasciando diversi settori produttivi a secco di lavoratori? Ne parliamo con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.Prometeia taglia le stime sul Pil 2023 dell'Italia allo 0,7%Prometeia rivede al ribasso le stime sul Pil italiano di quest'anno, tagliando le previsioni di crescita dall'1,1% allo 0,7%, e ipotizza per il 2024 una crescita anemica, rappresentata da un aumento del prodotto interno lordo limitato allo 0,4%. "Gli indicatori congiunturali - si legge nel rapporto di previsione pubblicato venerdì scorso - portano a prevedere un terzo e quarto trimestre 2023 stagnante". Prometeia ritiene "possibile che la fiammata inflazionistica, combinata al rallentamento del Pil, possa esaurirsi senza una vera e propria recessione ma con una stagnazione quest'anno e una ripresa lenta nel prossimo" mentre "dal 2025, in assenza di shock significativi, l'economia italiana potrebbe tornare sui ritmi medi di crescita precrisi e con inflazione moderata". In questo senso sarà determinante "l'attuazione del Pnrr" che "consentirebbe di mantenere l'economia su un ritmo di crescita del Pil pro-capite positivo nonostante il venir meno dell'impulso della politica di bilancio, alle prese con l'obiettivo di riportare l'indebitamento sotto il 3% e il debito su un percorso obbligato di discesa". Le previsioni di Prometeia si discostano molto dalle stime scritte nella Nadef dal Governo. Nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza il il pil si ferma al +0,8% e il deficit sale al 5,3 per l'effetto del Superbonus. Nel 2024, la crescita del pil si attesterà al +1,2%, mentre il rapporto deficit/pil al 4,3%. Previsione che consentirebbe di tenere il deficit abbastanza sotto controllo. Ma se sul pil dovesse aver ragione Prometeia, il governo si troverebbe davanti a un bivio: aumentare ulteriormente il deficit o rinunciare a finanziare parte delle riforme presenti in programma. Ne parliamo con Stefania Tomasini, Senior Partner Prometeia.Immatricolazioni auto: sul 2022 settembre +22,78%, gennaio-settembre +20,57%, ma...In settembre, secondo il Centro studi Promotor, sono state immatricolate in Italia 136.283 autovetture con un incremento del 22,78% su settembre 2022. Continua quindi la ripresa del mercato dell auto iniziata nell agosto dello scorso anno. Grazie a questa ripresa le immatricolazioni nel periodo gennaio-settembre hanno toccato quota 1.176.882 con una crescita del 20,57% sullo stesso periodo del 2022. Questa percentuale non deve però trarre in inganno perché la situazione del mercato dell auto, anche se in miglioramento, è ancora fortemente negativa in quanto rispetto ai livelli ante-crisi, cioè rispetto al 2019, il consuntivo dei primi nove mesi di quest anno accusa ancora un calo del 19,8%. Approfondiamo il tema con Gian Primo Quagliano, direttore generale Centro Studi Promotor.BTP Valore, boom di ordini: supera 4 miliardi verso chiusura prima giornataÈ partita la seconda emissione del Btp valore, il nuovo titolo di stato pensato per i piccoli risparmiatori dal ministero dell'Economia, che con la precedente emissioni di giugno aveva raccolto oltre 18 miliardi di euro, di cui 5,4 nel primo giorno di collocamento. La partenza è stata boom per il BTp Valore: in poco più di un ora dall avvio dalla raccolta degli ordini aveva già raggiunto quota 1 miliardo di sottoscrizioni, con circa 35mila ordini già siglati. Il collocamento è proseguito spedito ed a metà giornata gli ordini sono oltre i 2 miliardi di euro. I contratti sono 69.022. 5 anni di durata, cedole trimestrali e un extra premio finale di fedeltà per chi lo detiene fino alla scadenza. La novità è che i risparmiatori riceveranno cedole trimestrali e non semestrali - quindi 4 volte l'anno: i tassi saranno annunciati al termine del collocamento, venerdì alle 13, salvo chiusura anticipata. Minimi garantiti: 4,10% per il primo, secondo e terzo anno; 4,5% per il quarto e quinto anno. Il bonus fedeltà per chi detiene il titolo fino alla scadenza nel 2028 sarà pari allo 0,5% del capitale investito. Il capitale è garantito al termine dei 5 anni, ma i sottoscrittori possono rivenderlo prima, alle condizioni di mercato. Investimento minimo: 1.000 euro. Tassazione al 12,5%. Ne parliamo con Vito Lops, Il Sole 24 Ore.
- 25 settembre 2023
Reddito di cittadinanza: ai corsi solo il 18% degli ex percettori
Su oltre 180mila che hanno perso il sussidio, accesso alla piattaforma per 33mila
Reddito di cittadinanza: ai corsi solo il 18% degli ex percettori
Su oltre 180mila che hanno perso il sussidio, accesso alla piattaforma per 33mila
- 04 settembre 2023
Le imprese cercano 531mila lavoratori ma la metà non si trova. Nel mentre cala l'occupazione
Sono 531mila i lavoratori ricercati dalle imprese a settembre, 7mila in più rispetto a un anno fa, secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere con Anpal. Tra settembre e novembre, le assunzioni previste superano di poco 1,4 milioni, in aumento dell'1,9% rispetto all'analogo periodo del 2022. Continua a crescere al tempo stesso la difficoltà di reperimento che coinvolge il 48% delle assunzioni programmate delle imprese, in aumento di 5 punti percentuali rispetto a dodici mesi fa. Le aziende evidenziano come causa prevalente la "mancanza di candidati" con una quota del 31,7%, mentre la "preparazione inadeguata" si attesta al 12%. Per molte figure tecnico-ingegneristiche e di operai specializzati la difficoltà di reperimento tocca quote comprese tra il 60% e il 70%. I dati di oggi fanno seguito a quelli di Istat della scorsa settimana che, dopo sette mesi di crescita, ha rilevato che nel luglio 2023 l'occupazione in Italia è diminuita di 73 mila unità rispetto al mese precedente. Il numero degli occupati scende a 23milioni 513mila, pur rimanendo superiore di 362mila a quello di luglio 2022, per effetto dell'aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine. Ne parliamo con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.Bolletta gas in leggera salita ma cosa succede dopo il 30 settembre?Alle 17.30 di oggi Arera ha rivelato che la bolletta gas per la famiglia tipo in tutela per i consumi di agosto 2023 è in aumento del 2,3% rispetto a luglio. L'aggiornamento complessivo per l'utente tipo, per i consumi del mese di agosto rispetto al mese precedente, è determinato interamente dall'aumento della spesa per la materia gas naturale, +2,3%. Rimangono invariati gli oneri generali e la tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura. In termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell'anno scorrevole (settembre 2022 -agosto 2023) è di 1.472 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 12,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (settembre 2021 - agosto 2022). Sul prezzo delle bollette però incombe una scadenza importante, quella del 30 settembre. In quella data infatti scadranno gli aiuti per le bollette approvati dal governo a fine giugno e messi in campo dall'Autorità per l'energia, le reti e l'ambiente con l'ultimo aggiornamento trimestrale sui costi dell elettricità. Come si ricorderà, con il decreto legge Bollette bis l'esecutivo ha infatti deciso di prorogare le agevolazioni destinata a ridurre l'impatto dei rincari di luce e gas sulle fatture. In particolare, sono stati estesi fino al prossimo 30 settembre tre pacchetti di interventi, a cominciare dall'azzeramento degli oneri generali nella bolletta del gas. Che, come noto, per via degli aumenti delle quotazioni, è quella che più ha subito le ripercussioni degli incrementi registrati a monte dalle commodity. Approfondiamo il tema con Stefano Besseghini, Presidente ARERA.Mps in rosso: governo discute su quota Mef, si allungano i tempiBanca Monte Paschi Siena al centro dell'attenzione degli operatori di Borsa nella prima seduta settimanale: è il dibattito interno alla maggioranza di governo sul destino della quota del 64% detenuta dal ministero dell'Economia e delle Finanze nel capitale di Siena ad accendere il riflettore sul gruppo bancario. Il titolo è arrivato a guadagnare l'1% oggi prima di fare dietrofront e scivolare di quasi il 3% le ipotesi di aggregazione e il timore, segnalato anche dagli analisti, che il Tesoro possa procedere intanto a un collocamento di un pacchetto azionario sul mercato. Ai valori attuali di Borsa l'intera partecipazione vale circa 2 miliardi di euro. Nel week end, il vicepremier Antonio Tajani, presidente di Forza Italia e ministro degli Esteri, ha ipotizzato che il governo possa prendere presto una decisione sulla cessione della quota e il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso gli ha fatto eco ritenendo giusta la strada della privatizzazione per la banca toscana. Una frenata è invece arrivata dallo stesso titolare dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, secondo cui non c'è fretta nel trovare una soluzione. Se la tempistica non è dunque definita, sulle modalità in cui il disimpegno del Tesoro da Mps potrebbe avvenire ci sono diverse ipotesi: l'aggregazione con un altro istituto, con Banco Bpm primo nome sempre chiamato in causa anche se i vertici hanno più volte smentito l'interesse; la separazione delle attività di Mps in più gruppi bancari; la riduzione della quota mediante vendita di un pacchetto sul mercato. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it. Pnrr, Fitto a Bruxelles: in arrivo la terza rata da 18,5 miliardi di euro. Ue: clima costruttivoCon la fine delle vacanze riparte immediatamente il confronto tra Italia e Commissione europea sul nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza presentato dal governo. Ad aprire i giochi è stata la prima missione a Bruxelles dopo le ferie del ministro per gli Affari Ue, il Sud e il Pnrr, Raffaele Fitto, che a Palazzo Berlaymont lunedì 4 settembre ha incontrato Celine Gauer, a capo della Task force europea sul Recovery.«I servizi della Commissione hanno avuto oggi un incontro con il ministro Raffaele Fitto sul Pnrr italiano. Abbiamo incontri regolari di questo tipo con tutti gli Stati membri. L'incontro si è svolto in un clima positivo e costruttivo. Sono stati discussi i seguenti argomenti: la revisione del piano italiano, l'imminente quarta richiesta di pagamento e l'organizzazione del lavoro sul piano di ripresa in futuro». E quanto dichiara un portavoce della Commissione Ue dopo l'incontro. «E' andata molto bene, sono ottimista. Si lavora in maniera positiva», ha detto il ministro per gli Affari Ue, il Sud e il Pnrr rispondendo ai cronisti. Nell'incontro, spiegano fonti di governo, si è discussa «in modo costruttivo la revisione globale del Pnrr, incluso il nuovo capitolo RePowerEe. Il lavoro sulla revisione continuerà nelle prossime settimane nel quadro della stretta collaborazione tra il Governo italiano e la Commissione europea». Approfondiamo il tema con Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore.
- 04 luglio 2023
Auto, Unem: superate le tensioni sulle speculazioni sulla benzina, ora concentrarsi sui biocarburanti
Si è tenuta l'Assemblea Annuale di UNEM (Unione Energie per la Mobilità), durante la quale le principali aziende che operano in Italia nell ambito della raffinazione, dello stoccaggio e della distribuzione di prodotti petroliferi invitano il Governo a porre le basi per guidare la transizione verde con proposte alternative, ma non antitetiche, al full electric, in modo da rendere questo percorso più agevole, efficiente e meno gravoso. Ospite Gianni Murano, presidente UNEM (Unione Energie per la Mobilità).Il problema del mismatching e il ruolo della formazione professionale"Sole 24 ORE Formazione" è la nuova Academy del Sole 24 Ore nata dalla partnership tra Il Sole 24 ORE, leder in Italia nell'informazione economica finanziaria e normativa, e il Gruppo Multiversity (con le università digitali Pegaso, Mercatorum, San Raffaele Roma e la coding factory Aulab), leader nella formazione universitaria digitale in Italia, con l'obiettivo di creare un nuovo standard di eccellenza nell'Executive Education. Eraldo Minella, Direttore Generale Servizi Professionali e Formazione Gruppo 24 ORE.Salario minimo: opposizioni depositano testo unico, soglia 9 euro per tutte tipologie lavoroLo avevano annunciato, l hanno fatto. Le opposizioni hanno definito alla Camera il testo unitario della proposta di legge per il salario minimo, dopo la riunione della commissione Lavoro di Montecitorio. La Pdl è stata sottoscritta da Pd, M5s, SI, Azione, Europa verde e +Europa ed è stata depositata alla Camera. Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.
- 02 maggio 2023
Decreto Lavoro: dal taglio al cuneo fiscale all'addio al Rdc, tutte le novità
Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Lavoro che, grazie a risorse provenienti per la maggior parte dai 3,4 miliardi di euro di scostamento di bilancio previsto nel Def, include il taglio del cuneo fiscale; il superamento del reddito di cittadinanza, con l'introduzione anche di un assegno di inclusione dal 1° gennaio 2024; l'innalzamento fino a tremila euro della soglia di esenzione fiscale dei "fringe benefit" aziendali; l'innalzamento della soglia delle prestazioni di lavoro occasionale da 10mila a 15mila euro. Facciamo il punto con Giorgio Pogliotti del Sole 24 Ore e Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT - Centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi. Salvataggio per First Republic Bank, l'acquisirà JpMorgan La Federal Deposit Insurance Corp ha preso il controllo di First Republic Bank, il secondo istituto di credito più grande mai fallito nella storia degli Stati Uniti, annunciando poi un accordo per la vendita di tutti i depositi e della maggior parte degli asset a JPMorgan, che pagherà all'autorità di regolamentazione Usa 10,6 miliardi di dollari (Cnn). I patrimoni dei correntisti saranno così garantiti, mentre a perderci saranno gli azionisti (Ft+). Il ceo di JPMorgan Jamie Dimon ha detto che, con questa operazione, è stata risolta un'importante parte della crisi bancariain corso (Cnbc). Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it. L'inflazione torna a crescere. In Italia, ad aprile risale all 8,3%. Accelera anche nell Eurozona, al 7% Torna a crescere l inflazione: l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, ad aprile sulla base delle stime preliminari registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dell 8,3% su base annua, da +7,6% del mese precedente. Lo rileva l Istat. Per quanto riguarda l'Eurozona invece ad aprile l inflazione è tornata a salire, toccando quota 7%, in lieve rialzo rispetto al 6,9% registrato a marzo. Lo riferisce Eurostat nella sua prima stima flash. Si tratta del primo rialzo dell inflazione dopo la discesa iniziata nel novembre scorso dai livelli record toccati nel 2022. Ospite Mariano Bella, direttore Ufficio Studi Confcommercio.
- 11 aprile 2023
Def. Crescita quest'anno all'1%, Deficit verso il 4,5%
Il Governo ha approvato oggi in consiglio dei ministri il documento di economia e finanza, la base 'macro' sulla quale poi, dopo i successivi aggiornamenti (la Nadef), si imposterà la prossima manovra di bilancio. La crescita centra l'1% del Pil e il deficit si attesta al 4,5%.Per il 2024 il Pil, nel quadro programmatico, viene previsto a +1,5% e l'indebitamento si attesta «oltre il 3%». Il commento in diretta con Gianni Trovati del Sole 24 Ore. Lavoro, Eurostat: boom di posti vacanti. Ma in Italia un giovane su 4 a rischio povertà Dagli ultimi dati sul lavoro pubblicati da Eurostat emergono molti paradossi.L'Italia ha realizzato una delle performance migliori in Europa nel 2022 per l'occupazione: dè cresciuta di 1,9 punti percentuali, oltre la media dei 27 Paesi della Ue (+1,5%). In termini di occupati, tuttavia, questi numeri si traducono in sole 362mila unità, a causa del limite "strutturale" del mercato del lavoro italiano, composto da una platea di lavoratori troppo esigua. Nel frattempo aumentano in Europa i posti di lavoro vacanti. Per Eurostat nel 2022 il valore è del 3,1%. Nel 2021 era al 2,6% e nel 2019 al 2,2% e, sempre secondo le ultime rilevazioni Eurostat, in Italia un giovane su 4 (25%) è a rischio di povertà. Colleghiamo questi dati e li commentiamo con l'aiuto di Francesco Seghezzi - direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi - e Francesco Armillei, dottorando in economia presso l'Univeristà Bocconi e socio del think-tank Tortuga. 28 paesi hanno invertito la curva dei rendimenti sui titoli di stato: segnale di recessione? Sono già 28 i paesi che hanno invertito la curva dei rendimenti sui titoli di stato. Una curva dei rendimenti invertita è l'indicatore di un contesto di tassi di interesse in cui le obbligazioni a lungo termine hanno un rendimento inferiore a quelle a breve termine ed è spesso considerata un predittore di recessione economica.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - direttore di Notizie.it.
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