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  • 11 aprile 2025
    S&P alza il rating dell’Italia a BBB+: un riconoscimento per la solidità dei conti pubblici

    Finanza

    S&P alza il rating dell’Italia a BBB+: un riconoscimento per la solidità dei conti pubblici

    Nuova promozione per il debito pubblico italiano. È arrivata nella tarda serata di venerdì 11 aprile da S&P Global Ratings, che alzato a BBB+ (da BBB) il giudizio sul debito italiano. «Premiata la serietà dell’approccio del Governo italiano», commenta a caldo il ministro dell’Economia Giancarlo

    Il caos sui mercati: Borse europee in calo, Wall Street positiva, oro in crescita e dollaro in caduta

    Finanza

    Il caos sui mercati: Borse europee in calo, Wall Street positiva, oro in crescita e dollaro in caduta

    (Il Sole 24 Ore Radiocor) - In una settimana al cardiopalma per le Borse europee a causa della guerra commerciale innescata dall'amministrazione americana di Donald Trump soprattutto nei confronti con la Cina, con una serie di annunci e stop and go, i listini del Vecchio Continente terminano

    Guerra commerciale al rialzo tra Usa e Cina, chi rischia di più?

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    Guerra commerciale al rialzo tra Usa e Cina, chi rischia di più?

    Trump ha sospeso per 90 giorni i dazi "reciproci" mantenendo un'aliquota fissa del 10%, ma ha alzato le tariffe totali sulla Cina al 145% dopo la risposta cinese con barriere all'84%, ora salite al 125%. Sotto pressione da Wall Street, Big Tech, il Congresso e i mercati obbligazionari, Trump ha ceduto, aprendo ai negoziati con Paesi come Giappone e Corea del Sud. La Cina, però, ha reagito con nuovi controdazi e ha rifiutato di chiedere un incontro. Intanto Wall Street continua a calare, ma Trump su Truth resta ottimista. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore a NY.Cina, controdazi sui beni Usa al 125%. Pechino ricorre al Wto contro tariffe americaneLa Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni Usa dall'84% al 125%. Lo riferisce il ministero delle Finanze, precisando che le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile. Washington deve assumersi la piena responsabilità per le turbolenze economiche globali seguite all'offensiva tariffaria totale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha aumentato i dazi sui prodotti cinesi dopo averli sospesi per altri paesi. Lo ha affermato un portavoce del ministero del Commercio cinese, aggiungendo che i dazi annunciati da Washington hanno causato gravi shock e forti turbolenze all'economia e ai mercati globali.Intanto Pechino ha presentato un nuovo ricorso all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) dopo l'ennesimo aumento dei dazi sull'import cinese deciso da Donald Trump. Le tariffe degli Stati Uniti, ha denunciato il ministero del Commercio cinese, sono un tipico atto di bullismo e coercizione, che rappresentano una evidente violazione delle regole del Wto e indeboliscono gravemente il sistema del commercio multilaterale basato sulle regole e l'ordine economico e commerciale internazionale. Pechino, ammonisce il portavoce, chiede a Washington di correggere immediatamente le sue azioni e di cancellare tutte le tariffe unilaterali imposte sulla Cina. Il commento è di Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'Ispi.Ue, bene stop dazi, sosteniamo negoziato Commissione. Ma pronti a tassare le Big TechOggi si è aperta la due giorni dell'Ecofin informale a Varsavia con una riunione dell'Eurogruppo. "Accogliamo con favore la decisione dell'amministrazione statunitense di rinviare l'attuazione dei dazi. Ora dobbiamo usare questi 90 giorni con saggezza. Abbiamo bisogno di un buon accordo per i cittadini europei, per le aziende europee, e sosteniamo pienamente la Commissione europea nel suo sforzo di negoziare un accordo giusto e giusto". Lo ha detto Andrzej Domański, ministro delle finanze polacco, alla presidenza di turno dell'Ue, all'inizio dell'Ecofin informale a Varsavia. Durante la giornata ha parlato anche il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis interpellato nella conferenza stampa dopo l'Eurogruppo sui timori del ministro tedesco che ha invitato ad avere cautela nel valutare contro-misure ai dazi Usa sulle Big Tech. "Se si considera una categoria con un surplus sostanziale nei beni e un deficit sostanziale nei servizi, quando discutiamo dei titoli di rischio della politica commerciale, ovviamente dobbiamo anche considerare cosa sta succedendo nel settore dei servizi, compresi i servizi digitali, e come è stato delineato dalla Commissione. Quando discutiamo di contromisure tutte le opzioni sono sul tavolo".A proporre l'idea è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista al Financial Times, in cui ha dichiarato che l'Ue è pronta a introdurre "una tassa sui ricavi pubblicitari digitali" che colpirebbe le Big Tech, se i negoziati con Donald Trump per raggiungere un'intesa commerciale dovessero fallire. Interviene Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Nel 2024 vola il credito al consumo. E nel 2025 tornano a crescere i tassiI prestiti aumentano ma i tassi continuano a rimanere alti nonostante la politica espansiva della Banca centrale europea. Uno dei pochissimi aspetti positivi di una congiuntura economica così complicata, ossia il taglio dei tassi della Bce, sembra non produrre i risultati sperati nel portafogli degli italiani che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere un mutuo. Il nostro Paese infatti resta tra i più costosi in Europa per l'accesso al credito al consumo. Nel 2024 il credito al consumo in Italia ha registrato un forte incremento pari al +5,3% rispetto all'anno precedente, portando il volume totale dei finanziamenti da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Anche se più contenuto, si è osservato un incremento dello 0,5% nei prestiti complessivi alle famiglie. Secondo l'analisi realizzata dalla Fondazione Fiba di First Cisl, il credito al consumo incide in modo significativo sul totale dei prestiti richiesti, rappresentando il 18,7% (salito al 18,9% a febbraio 2025), una percentuale nettamente superiore alla media dell'area euro (11,2%) e a quella di paesi come la Germania (9,5%) e la Francia (12,7%). Ne parliamo con Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl.

  • 09 aprile 2025
    Tra Pnrr e coesione 25 miliardi: ma il governo userà le riprogrammazioni già avviate

    Economia

    Tra Pnrr e coesione 25 miliardi: ma il governo userà le riprogrammazioni già avviate

    La rimodulazione del Pnrr su cui il governo è al lavoro da settimane entra in pieno nella partita delle potenziali contromisure ai dazi americani. Lo fa per inevitabili ragioni di calendario e per il fatto che dai fondi europei di Next Generation Eu e dalla Coesione passano le uniche leve

    Rassegna Stampa del 9 aprile 2025

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    Rassegna Stampa del 9 aprile 2025

    Rassegna Stampa del 9 aprile 2025

  • Dazi, Giorgetti: «Per gli aiuti alle imprese va sospeso il Patto di stabilità»

    Italia

    Dazi, Giorgetti: «Per gli aiuti alle imprese va sospeso il Patto di stabilità»

    Per mettere tutti i Paesi nelle condizioni di poter attivare aiuti pubblici ai settori più colpiti dalla guerra commerciale di Trump bisogna riattivare la sospensione generale del Patto di stabilità come ai tempi del Covid. Nel suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio il ministro

  • 04 aprile 2025
    Fitch conferma il rating dell’Italia BBB con outlook positivo

    Finanza

    Fitch conferma il rating dell’Italia BBB con outlook positivo

    Fitch Ratings conferma il rating dell’Italia a ’BBB’’ con outlook positivo. Lo rende noto l’agenzia di rating internazionale in un comunicato. Il rating dell’Italia, sottolinea Fitch, “è sostenuto dalla sua economia ampia, diversificata e ad alto valore aggiunto, dall’appartenenza all’eurozona e

  • 03 aprile 2025
    Stellantis: Sospensione temporanea di 900 dipendenti negli Usa, fabbriche in Canada e Messico ferme a causa dei dazi

    Mondo

    Stellantis: Sospensione temporanea di 900 dipendenti negli Usa, fabbriche in Canada e Messico ferme a causa dei dazi

    Stellantis, produttore di camion Ram e Jeep, ha dichiarato giovedì di aver licenziato temporaneamente 900 lavoratori in cinque stabilimenti statunitensi dopo l’annuncio dei dazi del presidente Donald Trump e di aver sospeso temporaneamente la produzione in uno stabilimento di assemblaggio in