Esuberi
Trust project- 22 aprile 2025
Papa (Bper): «L’Ops su Sondrio è strategica, andiamo dritti per la nostra strada»
Le resistenze di Popolare Sondrio all’Ops? «Abbiamo provato il dialogo, ora andiamo dritti per la nostra strada». L’adesione all’Ops fissata al 35%? «Andremo ben oltre questa quota e consolideremo la banca». Lo sconto attuale sul prezzo d’offerta? «Si va riducendo e la strada è lunga». A valle
- 14 aprile 2025
Beko, firmato l’accordo al Mimit. Urso: nessun licenziamento
Dopo quasi cinque mesi, ieri sera al Mimit si è chiusa la vertenza della Beko, la multinazionale degli elettrodomestici che lo scorso novembre ha annunciato quasi 2mila esuberi nel nostro Paese. L’azienda e i sindacati la scorsa settimana hanno raggiunto proprio al Mimit un accordo quadro per tutti
- 11 aprile 2025
Beko, i lavoratori approvano l’accordo quadro. Lunedì la firma al Mimit
I lavoratori della Beko hanno dato il via libera all’accordo quadro raggiunto nella notte tra l’8 e il 9 aprile scorsi da azienda e sindacati al Mimit. Alta la partecipazione al voto, a cui ha preso parte il 74% degli aventi diritto. I sì sono stati 2.569, pari all’88% dei voti validi, i no 354,
Scommesse illegali: indagati 12 calciatori
Scommesse sui siti illegali: indagati 12 calciatori di serie A tra cui Fagioli, Tonali e Di Maria. Sentiamo Giovanni Capuano. Turchia: oggi era attesa la prima udienza del processo a Imamoglu, ma non è stata presa alcuna decisione. Nel frattempo, si svolge l'Antalia Diplomacy Forum: partecipano anche Lavorv, il ministro degli esteri ucraino Sybiga e il leader siriano Al-Jolani. Ci colleghiamo con Riccardo Gasco, ricercatore dell'Istanbul Policy Center. Domani medici internisti in 20 piazze italiane la seconda edizione della Giornata nazionale per la prevenzione a cura di FADOI e ANIMO: screening e visite gratuite dalle 9 alle 17. Ci spiega tutto il presidente FADOI - Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, Francesco Dentali.
- 11 aprile 2025
Guerra commerciale al rialzo tra Usa e Cina, chi rischia di più?
Trump ha sospeso per 90 giorni i dazi "reciproci" mantenendo un'aliquota fissa del 10%, ma ha alzato le tariffe totali sulla Cina al 145% dopo la risposta cinese con barriere all'84%, ora salite al 125%. Sotto pressione da Wall Street, Big Tech, il Congresso e i mercati obbligazionari, Trump ha ceduto, aprendo ai negoziati con Paesi come Giappone e Corea del Sud. La Cina, però, ha reagito con nuovi controdazi e ha rifiutato di chiedere un incontro. Intanto Wall Street continua a calare, ma Trump su Truth resta ottimista. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore a NY.Cina, controdazi sui beni Usa al 125%. Pechino ricorre al Wto contro tariffe americaneLa Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni Usa dall'84% al 125%. Lo riferisce il ministero delle Finanze, precisando che le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile. Washington deve assumersi la piena responsabilità per le turbolenze economiche globali seguite all'offensiva tariffaria totale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha aumentato i dazi sui prodotti cinesi dopo averli sospesi per altri paesi. Lo ha affermato un portavoce del ministero del Commercio cinese, aggiungendo che i dazi annunciati da Washington hanno causato gravi shock e forti turbolenze all'economia e ai mercati globali.Intanto Pechino ha presentato un nuovo ricorso all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) dopo l'ennesimo aumento dei dazi sull'import cinese deciso da Donald Trump. Le tariffe degli Stati Uniti, ha denunciato il ministero del Commercio cinese, sono un tipico atto di bullismo e coercizione, che rappresentano una evidente violazione delle regole del Wto e indeboliscono gravemente il sistema del commercio multilaterale basato sulle regole e l'ordine economico e commerciale internazionale. Pechino, ammonisce il portavoce, chiede a Washington di correggere immediatamente le sue azioni e di cancellare tutte le tariffe unilaterali imposte sulla Cina. Il commento è di Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'Ispi.Ue, bene stop dazi, sosteniamo negoziato Commissione. Ma pronti a tassare le Big TechOggi si è aperta la due giorni dell'Ecofin informale a Varsavia con una riunione dell'Eurogruppo. "Accogliamo con favore la decisione dell'amministrazione statunitense di rinviare l'attuazione dei dazi. Ora dobbiamo usare questi 90 giorni con saggezza. Abbiamo bisogno di un buon accordo per i cittadini europei, per le aziende europee, e sosteniamo pienamente la Commissione europea nel suo sforzo di negoziare un accordo giusto e giusto". Lo ha detto Andrzej Domański, ministro delle finanze polacco, alla presidenza di turno dell'Ue, all'inizio dell'Ecofin informale a Varsavia. Durante la giornata ha parlato anche il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis interpellato nella conferenza stampa dopo l'Eurogruppo sui timori del ministro tedesco che ha invitato ad avere cautela nel valutare contro-misure ai dazi Usa sulle Big Tech. "Se si considera una categoria con un surplus sostanziale nei beni e un deficit sostanziale nei servizi, quando discutiamo dei titoli di rischio della politica commerciale, ovviamente dobbiamo anche considerare cosa sta succedendo nel settore dei servizi, compresi i servizi digitali, e come è stato delineato dalla Commissione. Quando discutiamo di contromisure tutte le opzioni sono sul tavolo".A proporre l'idea è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista al Financial Times, in cui ha dichiarato che l'Ue è pronta a introdurre "una tassa sui ricavi pubblicitari digitali" che colpirebbe le Big Tech, se i negoziati con Donald Trump per raggiungere un'intesa commerciale dovessero fallire. Interviene Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Nel 2024 vola il credito al consumo. E nel 2025 tornano a crescere i tassiI prestiti aumentano ma i tassi continuano a rimanere alti nonostante la politica espansiva della Banca centrale europea. Uno dei pochissimi aspetti positivi di una congiuntura economica così complicata, ossia il taglio dei tassi della Bce, sembra non produrre i risultati sperati nel portafogli degli italiani che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere un mutuo. Il nostro Paese infatti resta tra i più costosi in Europa per l'accesso al credito al consumo. Nel 2024 il credito al consumo in Italia ha registrato un forte incremento pari al +5,3% rispetto all'anno precedente, portando il volume totale dei finanziamenti da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Anche se più contenuto, si è osservato un incremento dello 0,5% nei prestiti complessivi alle famiglie. Secondo l'analisi realizzata dalla Fondazione Fiba di First Cisl, il credito al consumo incide in modo significativo sul totale dei prestiti richiesti, rappresentando il 18,7% (salito al 18,9% a febbraio 2025), una percentuale nettamente superiore alla media dell'area euro (11,2%) e a quella di paesi come la Germania (9,5%) e la Francia (12,7%). Ne parliamo con Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl.
- 10 aprile 2025
Perché Trump ha dovuto fare dietrofront sui dazi
Dopo 18 mila miliardi di dollari di valore azionario spazzato via dal suo ingresso alla Casa Bianca, dopo 14.500 miliardi volatilizzati dalle borse mondiali solo nei cinque giorni lavorativi dall'annuncio dei dazi «reciproci» perdite medie per oltre 50 mila dollari per ogni americano sul risparmio in azioni Donald Trump tenta la prima marcia indietro. Quando ne ha dato l annuncio lui stesso ieri, la capitalizzazione di mercato sparita nelle prime undici settimane della sua presidenza era simile al prodotto lordo della Cina: la prima (di gran lunga) economia al mondo per volumi di produzione. [ ] avrà pesato il rischio concreto di una recessione americana autoinflitta e targata Trump. Ma dev'essere stata un occhiata più ampia alla situazione, a far capire al presidente che non poteva tenere. Ne parliamo con Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co e docente a SciencesPo di Parigi.Il consiglio di The Donald: «Ora è il momento di comprare». E le sue aziende guadagnano il 21%L'invito di Donald Trump arriva alle ore 9,37 di lunedì 9 aprile, ovviamente, attraverso il suo social Truth. Tre ore e mezzo più tardi il presidente statunitense annuncia il rinvio di 90 giorni dei dazi «reciproci» contro tutto il mondo che hanno sconvolto le Borse globali per cinque sedute, abbattendone il valore di oltre 10 mila miliardi di dollari. La notizia della sospensione delle tariffe e delle trattative per evitarne l entrata in vigore è un nuovo choc, ma di segno contrario, per gli investitori che si precipitano ad acquistare azioni a piene mani, spingendo l S&P 500, il Dow Jones e il Nasdaq a rialzi senza precedenti. La previsione di Trump era insomma corretta e, d altra parte, proveniva da chi aveva il potere di tradurla in realtà. Se si trattasse dell amministratore delegato di un azienda si tratterebbe di manipolazione del mercato; provenendo dal presidente degli Stati Uniti non è chiaro se il consiglio di comprare azioni violi qualche norma né chi, nel caso, potrebbe sanzionarlo. Sta di fatto che chi ha accolto il suggerimento di Trump è riuscito ad anticipare un rimbalzo da record che ha portato l S&P 500 a guadagnare 5400 miliardi di capitalizzazione nel giro di poche ore. Intanto arrivano le accuse da parte dell'opposizione. Il deputato democratico Adam Schiff ha chiesto al Congresso di indagare se il presidente Donald Trump abbia commesso insider trading o manipolazione del mercato quando ha all'improvviso sospeso una serie di dazi, facendo schizzare alle stelle i prezzi delle azioni, dopo che in mattinata poco dopo l'apertura dei mercati aveva invitato su Truth a comprare azioni. "Farò del mio meglio per scoprirlo - ha detto Schiff al Time - Le monete dei meme di famiglia e tutto il resto non sono al di fuori di insider trading o di arricchimento personale. Spero di scoprirlo presto". Interviene Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.itAuto e moda affondano l'industria: -0,9% a febbraio, -2,7% su anno Alimentari. E poi legno e carta. L elenco dei settori in crescita termina già qui, offrendo il senso immediato di un altro mese di sofferenza per la produzione industriale. In calo a febbraio per il 25esimo mese consecutivo su base tendenziale (-2,7%), frenata che si allarga anche al confronto mensile (-0,9%), invertendo la rotta dopo il rimbalzo del primo mese dell anno. A livello di macro-comparti solo l energia è in progresso mentre altrove ci sono soltanto segni meno, con l abisso di dieci punti in meno per l area dei beni strumentali. Macchinari e mezzi di trasporto sono infatti i settori più penalizzati, con discese rispettivamente del 9,5 e del 14%. Ma in discesa ampia sono anche tessile-abbigliamento (-13%) e metallurgia, o ancora elettronica e chimica.A pesare in negativo continua ad essere il settore auto, con la produzione di Stellantis che nei primi tre mesi dell anno (rapporto Fim-Cisl) è vista perdere oltre un terzo dei propri volumi, partendo peraltro da una base già ampiamente ridotta. In termini di produzione industriale nel mese di febbraio Istat per le auto registra una caduta del 33% rispetto allo stesso periodo 2024. Dati che confermano le nubi che incombono sull economia, all interno di un quadro che resta complesso su più fronti e che ha portato Banca d Italia a rivedere al ribasso le stime di crescita per il 2025, ridotte ora allo 0,6% anche per l effetto-dazi, così come pochi giorni prima aveva indicato, in un altra revisione al ribasso, il Centro Studi di Confindustria. Il commento è di Carlo Cottarelli, Direttore del Programma per l'educazione nelle Scienze Economiche e Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di MilanoPrada conquista Versace, firmato l'accordo da 1.25 Miliardi L'acquisizione del 100% di Versace ad opera del Gruppo Prada sancisce la Nascita del primo polo del lusso tricolore di marchi italiani. L'operazione arriva dopo mesi di trattative, ovvero da quando il 24 ottobre scorso la corte federale di New York ha bloccato le nozze tra Tapestry con Capri Holding, che è stata quindi costretta ad affiggere il cartello vendesi sulla griffe della Medusa e sui tacchi a spillo di Jimmy Choo. Capri aveva rilevato Versace nel 2018 dal fondo Blackstone dall omonima famiglia con un offerta in contanti e azioni da 2,1 miliardi di dollari (1,83 miliardi di euro). Ma da allora il rilancio di Versace non è andato come sperato, anche per un cambio di gusti degli investitori passati dal massimalismo al lusso non ostentano e per gli effetti della pandemia. Ne parliamo con Carlo Festa, Il Sole 24 Ore.
- 09 aprile 2025
Obbligo di consultazione prima di un trasferimento collettivo dei dipendenti
In caso contrario si realizza una condotta antisindacale per la Corte d’appello di Ancona
Beko, intesa con 700 esuberi in meno e 300 milioni di investimenti
La vertenza della multinazionale degli elettrodomestici Beko che alla fine dello scorso anno ha annunciato quasi 2mila esuberi nel nostro Paese è a un punto di svolta. L’ipotesi di accordo quadro con i sindacati (Fim, Fiom, Uilm, Uglm, Filcams, Fisascat, Uiltucs ed Ugl terziario) comincia a
- 05 aprile 2025
Beko, accordo vicino dopo intesa su proprietà sito senese e aumento incentivi all’esodo
La vertenza della multinazionale degli elettrodomestici Beko si sta incanalando verso l’accordo quadro, che potrebbe prendere forma già la prossima settimana. L’incontro al Mimit dell’8 aprile tra azienda, sindacati e istituzioni sarà un test importante dell’avanzamento fatto nei giorni scorsi sui
- 26 marzo 2025
Bancari, da Milano parte il risiko dei 102mila. Che ruolo avrà il sindacato
«Senza la firma del sindacato le aggregazioni diventeranno ancora più complicate». Lando Maria Sileoni, il segretario generale degli autonomi della Fabi, il primo sindacato dei bancari, ha lanciato il suo messaggio ai mercati ieri a Milano, la capitale finanziaria d’Italia, con 230 miliardi di
- 18 marzo 2025
Gruppo Audi, vendite e fatturato in calo nel 2024. 8 miliardi di investimenti per il futuro
Audi resiste dopo un anno difficile che ha portato alla chiusura della fabbrica in Belgio e a esuberi per 7500 unità tramite prepensionamenti. La casa dei quattro anelli, infatti, ha chiuso l’anno d’esercizio 2024 con risultati che da una parte danno la misura della crisi del settore automotive
- 14 marzo 2025
Beko, esuberi tra gli impiegati scendono, ma resta il nodo Siena
La trattativa sulla vertenza Beko, la multinazionale degli elettrodomestici che ha dichiarato 1.935 esuberi, rallenta. Nell’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Beko ha annunciato di aver dato un incarico a Sernet per la ricerca di un investitore a Siena. Il Governo invece non
- 11 marzo 2025
Nissan, si dimette il ceo Makoto Uchida: al suo posto Ivan Espinosa
La casa automobilistica giapponese Nissan ha reso nota la decisione di dimettersi presa dal suo amministratore delegato Makoto Uchida. Il manager ha deciso di lasciare l’incarico dopo i risultati finanziari molto negativi dell’azienda.
- 10 marzo 2025
Ammortizzatori in deroga nel 2025: più tempo per i piani di crisi
La legge di Bilancio 2025 ha rifinanziato una serie di strumenti di sostegno al reddito da utilizzare in deroga ai limiti temporali di durata massima stabiliti dal Dlgs 148/2015
- 06 marzo 2025
Futuro incerto per lo stabilimento Plasmon di Latina: venerdì l’incontro con l’ad
«Domani (7 marzo, ndr) incontriamo i vertici italiani della Kraft Heinz per cercare di capire le sorti dello stabilimento Plasmon di Latina», dice Angelo Paolella, segretario nazionale della Flai-Cgil responsabile dell’industria alimentare.
Salvini contro il piano Ursula sulla difesa europea: rabbia della Meloni - Musk vs sindacato: 0 a 2!
Salvini contro il piano Ursula sulla difesa europea: rabbia della Meloni - Musk vs sindacato: 0 a 2!
- 04 marzo 2025
Ex Ilva, accordo fatto sulla cassa integrazione: nel 2025 si scende a 3.062 addetti
Al ministero del Lavoro nel primo pomeriggio del 4 marzo Acciaierie d’Italia e sindacati metalmeccanici hanno rinnovato per un altro anno la cassa integrazione straordinaria. Per arrivare alla firma sono bastati tre incontri: il 18 e il 28 febbraio e quello del 4 marzo. Un pezzo di strada era stato
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