Carlo Carboni è un professore universitario, insegna sociologia economica presso la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà”, Ancona. Collabora come editorialista per Il Sole 24 Ore.

Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2022
  • 27 novembre 2025
    Un ceto medio «opaco» che la politica non riesce a riconoscere

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    24+ Un ceto medio «opaco» che la politica non riesce a riconoscere

    Per buona parte del secondo Novecento parlare in Italia di ceto medio, oltre che classica questione sociologica, era una delicata “faccenda” politica. In una giovane democrazia repubblicana come la nostra, i ceti medi erano visti come l’architrave della modernizzazione democratica del paese. La Dc

  • 31 ottobre 2025
    Un manifesto per la transizione ecologica, sfidando l’incubo ambientale

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    Mentre il mondo scivola nella paura del disordine provocato da una de-globalizzazione priva di razionalità e buon senso, è forse bene inseguire, con la lettura, qualche sogno per cambiare il modo in cui organizzare il mondo. Magari un green dream, come il sogno di Roberto Danovaro e Mauro Gallegati

  • 23 settembre 2025
    Un manifesto per rilanciare lo sviluppo delle Marche

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    Un manifesto per rilanciare lo sviluppo delle Marche

    Aderiamo all’invito di Buti, Casini Benvenuti e Petretto di affiancare al loro Manifesto per la reindustrializzazione della Toscana un Manifesto dedicato alle Marche. Condividiamo lo scopo di sollecitare una riflessione sul rilancio dello sviluppo regionale, a fronte del perdurante declino delle

  • 07 novembre 2024
    Harris, il ko del politicamente corretto e delle élite democratiche

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    24+ Harris, il ko del politicamente corretto e delle élite democratiche

    Anche il telaio democratico statunitense mostra le sue difficoltà, il suo malessere interno, forse segni di declino. L’elezione di Trump, un profilo presidenziale già testato di autocrate imprevedibile, sospinge il quadro geopolitico mondiale verso maggior incertezza. A meno di non avere la sfera

  • 30 maggio 2024
    Perché le persone non vanno più a votare: le colpe dei politici e dell’individualismo

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    24+ Perché le persone non vanno più a votare: le colpe dei politici e dell’individualismo

    Invocando l’etica civica, i politici in campagna elettorale spesso sottolineano quanto sia sconveniente e moralmente riprovevole l’astensionismo elettorale. È un inutile rituale, perché i cittadini sono per lo più beninformati delle debolezze morali della politica. L’autoreferenzialità amorale dei