Banca d'Italia
Trust project- 25 marzo 2025
Quando l’intuizione politica abbraccia l’ideale europeo
Filippo Maria Pandolfi è stato un uomo politico europeo e non solo italiano. La mia vita professionale si è incrociata con quella di Pandolfi a Bruxelles quando, nominato nel 1989 Vice-presidente nella Commissione Delors II, mi chiamò al suo gabinetto per seguire i dossier economici. Con Delors,
Pagamenti digitali, balzo dei Pos in un triennio (+30%). Più dati al Fisco contro l’evasione
Nel 2021 in Italia erano attivi 2,7 milioni di Pos. Tre anni dopo – a fine 2024 – siamo arrivati a 3,5 milioni. Anche i pagamenti cashless totali sono cresciuti: da 332 a 481 miliardi di euro, di cui 357 miliardi eseguiti proprio sui terminali per accettare le carte (fisiche o virtuali). In un
Panetta e le sfide dell’Europa al Festival dell’Economia
La Banca d’Italia sbarca al Festival dell’Economia di Trento. La partecipazione di Via Nazionale esordirà il 12 aprile prossimo con una intervista al Governatore Fabio Panetta del direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, durante un incontro al Teatro sociale di Trento. Un evento molto atteso,
- 23 marzo 2025
Declino strutturale italiano e proposte innovative per la crescita
Il Piano di spesa “ReArm Europe” da 800 miliardi di euro, votato dal Parlamento europeo, che ha creato tensioni nei governi dell’Unione ed anche all’interno dei singoli schieramenti politici, è la testimonianza dell’incapacità delle istituzioni europee di avviare una qualche forma di crescita
Rassegna Stampa weekend del 23 marzo 2025
Rassegna Stampa weekend del 23 marzo 2025
La scuola economica italiana, tra Sraffa ed Einaudi
Il pensiero economico italiano affonda le radici nel Medioevo. Assume rilevanza nel Rinascimento e nell’Illuminismo. Si afferma nel primo cinquantennio dell’Italia unificata con Ferrara, Pantaleoni, Pareto, Barone, De Viti de Marco, Einaudi e Ricci. Nelle due guerre e nella parentesi fascista tale tradizione si appanna. L’apertura dialettica dischiusa dall’Italia democratica, repubblicana, dopo il 1946 e il ristabilirsi delle relazioni culturali con l’estero favoriscono un recupero degli studi di economia.Ne parliamo con Giangiacomo Nardozzi autore con Pierluigi Ciocca del libro: Il pensiero economico nell'Italia repubblicana, Treccani.Nella seconda parte, spazio alla politica ed alla musica con le seguenti recensioni:- Stefano Passigli, Crisi istituzionale o crisi democratica? Passigli editori- Angelo Panebianco, Principati e repubbliche, Azioni individuali e forme di governo, Il Mulino- Peter Williams, Le variazioni Golderg di Johann Sebastian Bach, Astrolabio- Alberto Bologni, Vivaldi: Le quattro stagioni, Carocci- Federico Maria Sardelli, Vivaldi secondo Vivaldi, Dentro i suoi manoscritti, Il Saggiatore.Per i giovani lettori il confettino di questa settimana è:- Eduard Altarriba, Cosa sai dell'economia? Erikson
- 22 marzo 2025
I rendimenti delle polizze in ripresa anche nel 2024
Un nuovo anno di ripresa per i rendimenti delle gestioni separate assicurative (Gs). È la fotografia fornita da Prometeia dalla quale emerge che le Gs legate a polizze ancora in commercio nel 2024 hanno reso mediamente il 2,79% lordo, contro il 2,59% dell’anno precedente. Si tratta di un risultato
- 21 marzo 2025
Legittima l’addizionale Ires sulle società di gestione del risparmio
Nel mirino l’incremento per finanziare l’abolizione della seconda rata Imu 2013
Bankitalia commissaria Banca Progetto
Dopo le inchieste per riciclaggio e infiltrazioni della criminalità organizzata (che stanno proseguendo), Bankitalia commissaria Banca Progetto.
- 20 marzo 2025
Ok del Senato al Ddl sull’intelligenza artificiale. Dal copyright al fascicolo sanitario, ecco le novità
Prima via libera del Senato al ddl recante disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale. I sì sono stati 85, 42 i no, nessun astenuto. Il provvedimento, collegato alla manovra, va ora all’esame della Camera. Ecco, in sintesi, le misure principali.
Alla ricerca della via più efficace per promuovere le start up
Nei giorni scorsi la Banca d’Italia ha riunito all’Istituto Universitario Europeo di Firenze regolatori, gestori di fondi di venture capital (Vc), imprenditori, direttori generali di banche di sviluppo (ad es. Cdp) e accademici per riflettere su come promuovere il finanziamento della crescita e
Sprint Nexi su rumors interesse fondo Tpg per Rete Interbancaria
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Sprint di Nexi a Piazza Affari, mentre si riaccendono i rumors sulla cessione della Rete Interbancaria Nazionale della società. Il titolo sale ai massimi da inizio gennaio. Secondo quanto scritto dal Corriere della Sera, il fondo d’investimento Usa Tpg ha presentato al
- 20 marzo 2025
La giornata in 24 minuti del 20 marzo
L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.Tra poco più di un anno la nave rigassificatrice di Piombino dovrà spostarsi come da accordi stipulati all'epoca del suo arrivo. Industriali e le aziende portuali premono per la sua permanenza. Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, considera il suo spostamento oneroso e antieconomico.Ne parliamo con Nereo Marcucci, coordinatore commissione infrastrutture di Confindustria Toscana.
- 18 marzo 2025
Lexia e Talea nell’acquisizione da parte di Payglobe di una partecipazione di maggioranza in Moneynet
GUM Group S.p.A. ha sottoscritto con CSH S.r.l., controllata di IVS Group S.p.A., Illimity Bank S.p.A., TXT Ennova S.p.A. e altri soci di minoranza un contratto per l’acquisto di una partecipazione di maggioranza nel capitale sociale di Moneynet S.p.A.
Scotti: «L’Euro digitale serve a difendere la sovranità monetaria europea»
«L’euro digitale, cioè la forma digitale di banconote e monete, è un progetto senza precedenti in una grande economia di mercato come quella europea e interessa un bene primario nel sistema finanziario: la valuta. L’euro digitale sarà inclusivo, accessibile a tutti, gratuito, consentirà di pagare
Ocse: i dazi di Trump frenano la crescita mondiale. Italia: Pil 2025 allo 0,7%
La guerra commerciale di Donald Trump rischia di frenare la crescita mondiale e di riaccendere l inflazione Usa. Nelle sue previsioni, l Ocse taglia le stime sul Pil mondiale, che nel 2025 aumenterà del 3,1%, lo 0,2% in meno rispetto a quanto indicato a dicembre. Nel 2026, si fermerà al 3%, lo 0,3% in meno (la crescita era stata del 3,2% nel 2024). Quasi tutti i Paesi esaminati frenano, rispetto alle previsioni di pochi mesi fa, quando il presidente statunitense non si era ancora insediato alla Casa Bianca. Risalgono, invece, le stime sull inflazione americana, vista al 2,8% nel 2025, lo 0,7% in più.Il report dell Ocse prende in considerazione i dazi e le misure ritorsive del 25% tra Stati Uniti da un lato e Canada e Messico dall altro, che dovrebbero entrare in vigore da aprile. Vengono considerati anche i dazi tra Usa e Cina e quelli al 25% imposti dalla Casa Bianca su tutto l import di acciaio e alluminio. Non vengono ancora prese in esame le tariffe contro l Unione Europea. Il commento è di Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, è anche direttore e vicepresidente della Fondazione Edison.Le ripercussioni del crollo di Wall Street sui portafogli delle famiglie UsaA inizio febbraio JP Morgan calcolava che i risparmiatori Usa, entusiasti per la Borsa americana che il 19 febbraio toccava per l'ultima volta il massimo storico, stavano comprando una gran quantità di azioni a Wall Street. Secondo i calcoli della banca d'affari, nella sola settimana precedente al 5 febbraio avevano acquistato ben 12 miliardi di dollari di azioni. Mai avevano comprato così tanto a Wall Street in una sola settimana, almeno da quando JP Morgan calcola questo dato dal 2020. E le preferite dalle famiglie erano state Tesla e Nvidia. Peccato che dal 5 febbraio Wall Street abbia perso il 7%, il Nasdaq il 10%, Tesla il 34% e Nvidia il 3%. Poco stupisce se (come scriveva Reuters pochi giorni fa dopo un giro di interviste tra gestori patrimoniali statunitensi e come confermano i dati della American Association Individual Investors) ora molti risparmiatori stiano accumulando cash nei portafogli e riducendo le azioni: le ferite dei crolli improvvisi delle Borse statunitensi fanno male. Anche perché sono causate da scelte politiche e non da motivi concreti. Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole 24 Ore Cina, crolla l export con la RussiaLe esportazioni cinesi verso la Russia sono crollate del 10,9% nei primi due mesi del 2025, mentre le importazioni sono scese del 3,9%, segnando un'inversione rispetto alla crescita costante degli ultimi anni. Possibili cause includono la pressione politica e i dazi USA. La Cina punta a una crescita economica del 5% nonostante la guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma affronta rischi di deflazione (-0,7% a febbraio). La produzione industriale cresce del 5,9%, le vendite al dettaglio del 4%, mentre la disoccupazione urbana sale al 5,4%.Andiamo dietro la notizia con Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it
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