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  • 16 marzo 2025
    Radio 24 a Vinitaly

    Radio 24 a Vinitaly

    Radio 24 è presente a Vinitaly (Verona 6-9 aprile) con i suoi studi e con alcuni programmi. Quest’anno va in scena l’edizione numero 57 che, come è tradizione, richiama alla Fiera di Verona l’intera filiera vinicola globale. La manifestazione celebra un’eccellenza  del made in Italy e un comparto chiamato alle nuove, impegnative, sfide di questo tempo: dai dazi che incombono dentro contesti geopolitici in continua evoluzione, alle nuove produzioni, a partire dai dealcolati (una delle principali novità di questa edizione).Vinitaly si svolge dentro scenari incerti dopo un 2024 segnato dal nuovo record di export: 22 milioni di ettolitri per un fatturato di 8 miliardi di euro. Quasi un quarto di questo proviene proprio dagli Stati Uniti, prima destinazione delle nostre bottiglie (segue la Germania). Per volumi esportati siamo primi al mondo, mentre per valore veniamo dopo la Francia. “Volano” i vini a denominazione di origine protetta (Dop), +6,5% in valore e +7,6% in volume. Crescono, ma meno, gli Igp (+1,3% in valore, +2,8% in volume).Radio 24 è presente a Vinitaly con alcuni programmi in diretta dai suoi studi presso lo stand di Pasqua Vini, Padiglione 5, stand E4DOMENICA 6dalle 13:00 alle 15:30 - TikTokers - condotto da Marta Cagnoladalle 16:00 alle 17:00 - Off topic - condotto da Riccardo Poli, Beppe Salmetti e Alessandro LongoniLUNEDÌ 7Madre terra - condotto da Rosanna Magnanodalle 11:00 alle 12:00 - Due denari - condotto da Debora Rosciani e Mauro Meazzadalle 17:00 alle 18:30 - Focus economia - condotto da Sebastiano BarisoniMARTEDÌ 8dalle 13:00 alle 14:00 - Effetto giorno - condotto da Alessio Maurizidalle 17:00 alle 18:30 - Focus economia -  condotto da Sebastiano BarisoniMERCOLEDÌ 9Essere e avere - condotto da Marialuisa Pezzalidalle 14:00 alle 15:00 - Tutti convocati - condotto da Carlo GentaLe interviste e i servizi di Andrea Ferro“C’è tanta soddisfazione perché quando le cose vanno bene è facile fare Vinitaly, ma anche in un momento particolare come questo dalla manifestazione è salito un sentimento positivo”, commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere.“Visitatori in linea con l’edizione precedente, 97 mila, ma più buyers, + 5% dagli Stati Uniti”, dice Aldolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere.Vinitaly chiude i battenti, più buyersAnniversari Storie e compleanni di aziende“Il mercato dei dealcolati è un mercato in crescita, ma come tutti i nuovi mercati presenta rischi qualora le imprese non siano in grado di interpretare le esigenze dei consumatori e le implicazioni della produzione di questo settore”, spiega Eugenio Pomarici, ordinario di Economia e Politica Agraria dell’Università di Padova.“Creatività è la parola chiave per spiegare i cento anni della nostra azienda, è il valore che oggi distingue al meglio la nostra famiglia ed è il fil rouge tra il passato e il futuro”, sottolinea Riccardo Pasqua, amministratore delegato dell’omonima cantina veronese.Dealcolati, mercato in crescita ma in Italia la produzione, di fatto, è ancora ferma“A dicembre è arrivato il via libera alla produzione dei dealcolati ma il decreto del Ministero deve essere rivisto sotto vari profili affinché le aziende possano avviare l’attività superando l’attuale impasse normativo”, dichiara Paolo Castelletti, segretario generale di Unione italiana vini.Grande distribuzione e vini, meno bottiglie ma più valore“Più bianchi meno rossi, anche nella grande distribuzione la tendenza è consolidata, in generale calano gli acquisti in volume, anche se meno, ma nel carrello finiscono bottiglie di maggior valore”, spiega Virgilio Romano, Istituto di ricerca Sircana.“I vigneti biologici crescono, oggi occupano 133 mila ettari, il trend è molto positivo e aumentano i fatturati, siamo intorno ai 60 milioni di euro, queste produzioni sono molto apprezzate dai giovani consumatori”, racconta Giuseppe De Noia, di Anabio, l’associazione per l’agricoltura biologica promossa da CIA-Agricoltori Italiani.“Dazi, ora le vera trattativa è in corso tra clienti e fornitori per analizzare i contratti, chi ha il trasporto e chi no, ma probabilmente la voglia del made in Italy da parte del consumatore sarà la vera forza che controbilancia il dazio”, dice Matteo Zoppas, presidente di Ice.Giovani e vino, più qualità che quantità, i produttori italiani devono adeguarsi, una ricerca presentata a Vinitaly in corso a Verona.Tajani: “No ai controdazi sul whisky”“È un Vinitaly da grandi numeri, 4 mila espositori, 18 padiglioni, stakeholders e buyers da 140 paesi, il mondo ci guarda”, rimarca Federico Bricolo, presidente di Veronafiere.“Le giovani generazioni spendono di più, ricercano la qualità, quindi i produttori italiani devono mirare a prodotti di alta fascia rispetto alle quantità, questo dicono le nostre ricerche”, racconta Carlo Flamini dell’Osservatorio dell’Unione italiana vini.“L’Europa deve confrontarsi con gli Stati Uniti per scongiurare una guerra commerciale che aggraverebbe l’impatto sulla crescita europea e che per un paese esportatore come l’Italia sarebbe particolarmente dannoso”, dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.“L’export del Veneto verso gli Stati Uniti vale 7 miliardi e 300 milioni, l’Europa da un lato deve mettere a terra le contromisure, quindi i controdazi, ma dall’altro occorre anche dialogare con gli Stati Uniti”, dice Luca Zaia, presidente della Regione Veneto.“Le guerre commerciali non aiutano una nazione esportatrice, facciamo attenzione a non spaventare, la riduzione del consumo dovuto dalla paura è un elemento che porta danni ben superiori di quelli dei dazi stessi”, avverte Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.“Bisogna avere i nervi saldi, ricordiamoci che ogni bottiglia che esce dall’Europa crea 1 euro qui e 4,5 negli Stati Uniti, insieme agli importatori si dovrebbero sacrificare un po’ i ricavi, gli italo-americani sono i nostri ambasciatori e lavorano per eliminare o quantomeno ridurre i dazi”, sottolinea Lamberto Frescobaldi, presidente dell’Unione italiana vini.“Trump lamenta un danno subito dall’economia statunitense, la verità è che per quanto riguarda la falsificazione dei prodotti, se il valore nel mondo dell’italian sounding si aggira sui 120 miliardi, di questi 40 sono negli Stati Uniti; quindi se si parla di equità e trasparenza, Trump dovrebbe iniziare proprio da casa sua”, evidenzia Ettore Prandini, presidente di Coldiretti.

  • 12 marzo 2025
    Dazi Usa: il vino italiano e il Pecorino Romano a rischio

    Food

    Dazi Usa: il vino italiano e il Pecorino Romano a rischio

    Chianti e Amarone, Barbera, Friulano e Ribolla, Pecorino Romano, Prosecco e sidro di mele. Sono i prodotti più esposti ai dazi americani che scatteranno (o dovrebbero scattare) il 2 aprile. L’analisi di Cia-Agricoltori Italiani-Nomisma, presentata durante la X Conferenza economica della

  • 25 febbraio 2025
    Agricoltura, record di valore aggiunto dalle attività connesse e dalle Dop

    Food

    Agricoltura, record di valore aggiunto dalle attività connesse e dalle Dop

    Nel 2024 è cresciuto (+3,5%) il valore aggiunto dell’agricoltura italiana che ha toccato quota 42,4 miliardi di euro. Un dato, quello emerso dalle stime preliminari Istat dei conti economici dell’agricoltura italiana per il 2024, che ha portato l’Italia al primo posto in Europa per valore aggiunto

  • 19 febbraio 2025
    Gli agricoltori italiani plaudono al documento Ue di Visione al 2040

    Economia

    Gli agricoltori italiani plaudono al documento Ue di Visione al 2040

    La Commissione europea presenta la sua nuova visione per l’agricoltura da qui al 2040, e le associazioni italiane di settore ringraziano. Nella tabella di marcia presentata mercoledì 19 febbraio dal vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto e dal commissario Ue all’Agricoltura Christophe Hansen,

  • 24 dicembre 2024
    L’abbandono della campagna: in 20 anni 1,3 milioni di imprenditori agricoli ha chiuso l’attività

    Economia

    L’abbandono della campagna: in 20 anni 1,3 milioni di imprenditori agricoli ha chiuso l’attività

    «Il lupo è un animale protetto, lo so. Ma la scorsa estate, all’alpeggio, per colpa dei lupi ho perso il 35% dei miei animali».

  • 06 dicembre 2024
    Gli agricoltori dicono no all’accordo della Ue con il Mercosur

    Economia

    Gli agricoltori dicono no all’accordo della Ue con il Mercosur

    Per gli agricoltori italiani, l’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e il Mercosur, così com’è, non va. L’intesa è stata firmata venerdì 6 dicembre a Montevideo e per entrare in vigore dovrà essere ratificata dal Parlamento Ue e dal Consiglio a maggioranza qualificata. Ma gli agricoltori

  • 29 novembre 2024
    Nomisma: in montagna o collina il 75% delle aziende agricole chiuse negli ultimi 20 anni

    Food

    Nomisma: in montagna o collina il 75% delle aziende agricole chiuse negli ultimi 20 anni

    Trasformare le aree interne e svantaggiate d’Italia in “zone franche” con fiscalità agevolata. È la richiesta presentata da Cia-Agricoltori Italiani al Governo, nel giorno dell’Assemblea nazionale, che ha richiamato a Roma oltre 400 delegati da tutta Italia, per discutere di “Agricoltura al bivio”.

  • 15 novembre 2024
    Agricoltori contro il governo: la filiera della canapa rischia di chiudere

    Economia

    Agricoltori contro il governo: la filiera della canapa rischia di chiudere

    Il Ddl sicurezza non boccia solo l’uso ricreativo delle infiorescenze della cannabis, ma rischia di spazzare via un settore, quello della coltivazione della canapa, che in Italia coinvolge 3mila imprese e 30mila lavoratori, per un valore di circa mezzo miliardo.

  • 31 ottobre 2024
    Il biologico in Italia supera i 9 miliardi

    Economia

    Il biologico in Italia supera i 9 miliardi

    Il fatturato del comparto biologico in Italia ha superato i 9 miliardi di euro, con una crescita del 4,9% a volume e del 4,5% a valore negli ultimi 12 mesi e un export che dal 2012 al 2023 è raddoppiato. Il bilancio è stato reso noto da FederBio durante la seconda assemblea dei produttori biologici

  • 30 ottobre 2024
    Federbio chiede un sistema unico di certificazione e regole più semplici. Mercato in ripresa

    Food

    Federbio chiede un sistema unico di certificazione e regole più semplici. Mercato in ripresa

    Una Commissione unica nazionale indipendente che regoli il mercato del biologico in maniera autonoma da quello convenzionale e che stabilisca il giusto prezzo per categoria merceologica. È la richiesta avanzata dalle 14 associazioni aderenti a Federbio, che - a più di un anno dalla presentazione