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  • 28 marzo 2025

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    L’escalation della guerra commerciale innescata da Trump

    L’escalation della guerra commerciale innescata da Trump

  • 25 marzo 2025

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    Ucraina, dopo Riad quali accordi?

    Commentiamo la giornata della politica italiana insieme a Emilia Patta, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Dopo Riad, al momento non è arrivata alcuna firma per un accordo su un percorso di pace per la guerra in Ucraina, anche se il Presidente statunitense Donald Trump ha affermato che i colloqui hanno portato “molti progressi”. Zelensky ha invece sottolineato che “non c’è stato alcun accordo con noi sui territori”. Ne parliamo con Andrea Margelletti, presidente del Cesi, Centro studi internazionali. Cortina ha finalmente la sua pista da bob, ma le altre opere a che punto sono? Lo abbiamo chiesto a Fabio Massimo Saldini, Commissario del Governo e Amministratore Delegato di SIMICO (Società Infrastrutture Milano Cortina).

  • 22 marzo 2025
    2025, la questione tedesca

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    2025, la questione tedesca

    La Germania, il paese che dalla fine della Guerra fredda è stato il simbolo di un’Europa finalmente in pace, si trova alle prese con una «tempesta perfetta». La Germania riunificata è d’improvviso più vulnerabile e il continente fa i conti con un Paese che sta perdendo la sua capacità di imprimere una direzione all’Europa. Un tempo locomotiva d’Europa, la Germania da due anni è in recessione e ora si avvia a una svolta con il nuovo governo che il prossimo cancelliere Friedrich Merz si appresta a formare, sotto la spinta dell’emergenza imposta sul versante della sicurezza dall’offensiva di Donald Trump sul fronte della guerra in Ucraina, con l’Europa che vara un maxi piano di riarmo da 800 miliardi di euro, e la Germania si appresta ad allentare il vincolo costituzionale sul debito. Di Germania e dell’insorgere di quella che potremmo definire una “questione tedesca”, parliamo prendendo spunto da un libro pubblicato da Paesi edizioni dal titolo “Achtung, Germania in panne, che ne sarà del modello tedesco”, collana diretta da Frediano Finucci. L’autore è Alexander Privitera, senior non resident fellow presso l’American German Institut della John Hopkins University di Washington e senior fellow presso ISEA centro studi.

  • 20 marzo 2025
    La sanità che uccide

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    La sanità che uccide

    Maria Cristina Gallo, insegnante di italiano e storia in un istituto superiore di Mazara del Vallo, operata per un fibroma il 14 dicembre 2023 a Mazara, città in provincia di Trapani, ha ottenuto il referto (molto negativo) dell'esame istologico il 12 agosto 2024, otto mesi (e quattro solleciti-diffide scritti da un avvocato) dopo. Questo episodio di cronaca ha scoperchiato le difficoltà di parte della sanità siciliana, difficoltà presenti in tante realtà italiane. Ne parliamo con Marzio Bartoloni, esperto di sanità de Il Sole 24 Ore e Giorgio Mulè (nella foto), vicepresidente della Camera ed esponente Forza Italia.

  • 19 marzo 2025
    Gli equilibri internazionali appesi ad una telefonata

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    Gli equilibri internazionali appesi ad una telefonata

    L'attualità internazionale con la telefonata tra il presidente Trump e quello russo Putin per trovare un epilogo al conflitto con Kiev ma anche le conseguenze sulla salute, a livello mondiale, dei tagli americani all' Usaid, l'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale. Sono alcuni dei temi che affrontiamo con l'analista Alberto Forchielli ospite in studio. A seguire ci occupiamo del bradisismo che sta investendo il territorio dei Campi Flegrei. Dal 1950 ad oggi il suolo si è sollevato di 431 cm.

  • Asse Trump-Putin

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    Asse Trump-Putin

    Ore febbrili per il futuro del conflitto tra Russia ed Ucraina dopo il contatto telefonico tra Trump e Putin. La premier Meloni, parlando in Senato, ha ribadito la posizione atlantista del governo rallentando ulteriormente il dibattito sul futuro della difesa europea. Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi (nella foto), professore ordinario di Relazioni Internazionali e di Studi Strategici all'Università Cattolica di Milano, e poi con Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera.

  • 12 marzo 2025
    In piazza per l'Europa

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    In piazza per l'Europa

    Il giornalista Michele Serra ha proposto una manifestazione, senza bandiere, se non quelle dell'Unione europea, per dare almeno l'impressione che esista un'opinione pubblica che si sente europea, e non vorrebbe morire stretta nella tenaglia Trump-Putin? Ne parliamo con l'editorialista de la Repubblica, Michele Serra. A seguire con Vitalba Azzollini, giurista ed editorialista del Domani, l'analisi del nuovo regolamento europeo sui migranti varato dalla Commissione.

  • 26 febbraio 2025
    Ue propone piano da 100 miliardi per promuovere l'industria verde

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    Ue propone piano da 100 miliardi per promuovere l'industria verde

    La Commissione europea ha presentato oggi, mercoledì 26 febbraio, una comunicazione che tratteggia l obiettivo di facilitare l emergere di una industria specializzata nella lotta al cambiamento climatico e al tempo stesso rispettosa dell ambiente. L esecutivo comunitario prevede di mobilitare fino a 100 miliardi di euro. L esecutivo comunitario intende adottare un nuovo quadro regolamentare degli aiuti di stato, consentendo un approvazione semplificata e più rapida dei progetti legati alle energie rinnovabili e alla decarbonizzazione industriale e garantire una sufficiente capacità produttiva di tecnologie pulite. Intende anche rafforzare il Fondo per l innovazione e proporre una Banca per la decarbonizzazione industriale, con l obiettivo di mobilitare 100 miliardi di euro di finanziamenti. In ultima analisi l obiettivo della comunicazione è di introdurre le misure necessarie per raggiungere tre obiettivi: ridurre i prezzi dell energia, promuovere la domanda di prodotti puliti, e finanziare una transizione ambientale. Il Green Industrial Deal, come viene chiamato a Bruxelles, rientra negli obiettivi climatici che l Unione europea si è data in questi anni e che prevedono una riduzione delle emissioni del 55% nel 2030 e del 90% nel 2040 (rispetto ai livelli del 1990). Interviene Adriana Cerretelli, Sole24Ore.Dazi: Biazzo (Unindustria), 'rischio boomerang per Usa, più libertà di scambio'"Sui dazi credo sia un momento ancora turbolento per dare delle indicazioni. Molti economisti stanno facendo presente agli Stati Uniti che i dazi per loro possono essere un boomerang più ampio di quanto possa sembrare. Noi riteniamo, come paese esportatore, che sia meglio avere meno dazi e più libertà di scambio". Così Giuseppe Biazzo, presidente di Unindustria, in occasione della presentazione del piano Industriale del Lazio nella sede della Giunta. Nel Lazio in particolare è la farmaceutica il settore che ha più impatto sull'export, perché è un'eccellenza assoluta. Pensiamo che con questo piano industriale si possa invertire un trend di calo nell'ambito manifatturiero: stanno già arrivando degli investimenti. Per quanto riguarda la digitalizzazione, il Tecnopolo Tiburtino ha l'investimento importante di Aruba e stiamo cercando anche di attrarre altre iniziative che riguardano data center, sarebbe bello attrarre anche un super calcolatore nella nostra regione per una accelerazione importate di innovazione". Ne parliamo con Giuseppe Biazzo, presidente Unindustria.Merz: 200 miliardi sulla difesa ma frena sul tetto al debitoIl voto ha confermato i pronostici al ribasso per tutti i partiti mainstream: l Unione Cdu/Csu non ha sforato all insù la soglia del 30%, l Spd ha registrato un record storico in negativo, l Fdp è uscito dal Parlamento, i Verdi hanno perso terreno e soprattutto smalto. Per uscire invece da cinque anni di stagnazione, recuperare competitività, rilanciare le esportazioni, modernizzarsi, per affrontare a testa alta i dazi di Donald Trump e le minacce di Vladimir Putin, per recuperare credibilità e fiducia tra i partner europei, la Germania deve per l appunto scrollarsi di dosso lo status di zero virgola . E per arrivare a tanto, Berlino ha disperatamente bisogno di un cambio di rotta nella politica economica che in futuro dovrà essere aggressiva, tempestiva, creativa, coraggiosa, dispendiosa, come la coalizione semaforo non ha saputo fare. Il nuovo governo non dovrà necessariamente ribaltare il modello economico e reinventare la Germania (su questo gli economisti tedeschi sono divisi) ma gli aggiustamenti necessari saranno comunque draconiani. Il commento è di Beppe Russo, l'economista e direttore del Centro Einaudi.

  • 25 febbraio 2025
    Germania, ora servono coraggio e rapidità per il rilancio

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    24+ Germania, ora servono coraggio e rapidità per il rilancio

    Il Dax alla Borsa di Francoforte ieri ha oscillato l’intera giornata leggermente sopra lo zero virgola, senza manifestare entusiasmo per l’esito delle elezioni federali e senza mostrare segni di angoscia per le grandi incognite che gravano sul quadro politico. La Germania ciondola da tempo proprio

    La Rassegna Stampa del 25 febbraio 2025

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    La Rassegna Stampa del 25 febbraio 2025

    La Rassegna Stampa del 25 febbraio 2025

  • 24 febbraio 2025
    Germania, la Grande coalizione possibile grazie alla ripartizione dei seggi

    Mondo

    Germania, la Grande coalizione possibile grazie alla ripartizione dei seggi

    La Grande coalizione fra conservatori di Friedrich Merz e i socialdemocratici tedeschi sarà possibile. La fuoriuscita dal Parlamento dei liberali di Christian Lindner e del Bsw di Sahra Wagenknecht, che non hanno raggiunto la soglia del 5% alle elezioni di ieri, consentono di avere i numeri per