- 09 aprile 2025
Nell’era di Trump per le aziende è tempo di crescere
Da quando Trump è tornato alla Casa Bianca è iniziato un nuovo film, dove tutti sono in cerca di un ruolo. Dalla Russia alla Cina all’Ucraina, passando per Sudamerica e Medio Oriente, fino ad arrivare all’Europa, ogni Paese del mondo sta cercando di riposizionarsi, di riscrivere la propria parte in
Il populismo alla prova della realtà
La seconda elezione di Donald Trump a presidente degli Stati uniti per la forza espressa fin qui, potrebbe diventare un banco di prova di tutti i populismi. Se il presidente americano riuscirà a mantenere le promesse molteplici potrà ulteriormente consolidarsi anche in Europa, molto meno, forse, se fallirà. Ne parliamo con Massimiliano Panarari, professore di Sociologia della comunicazione, Università di Modena e Reggio Emilia e Tonia Mastrobuoni, corrispondente de la Repubblica dalla Germania.
Chi a 50 anni vive in modo sano vive di più
Questo è quanto evidenzia uno studio presentato al congresso dell'American College of Cardiology e pubblicato simultaneamente sul New England Journal of Medicine che ha indagato gli effetti dei 5 fattori di rischio, fumo, pressione arteriosa alta, livelli elevati di colesterolo, diabete e sottopeso o sovrappeso/obesità, sull’aspettativa di vita. A Obiettivo Salute il commento del dottor Luigi Palmieri, ricercatore dell’ISS presso il dipartimento di malattie cardiovascolari che ha partecipato allo studio.
- 08 aprile 2025
L’aquila e il dragone: così la Cina vuole rispondere al «bullismo di Trump»
Dal nostro corrispondente
Le compagnie aeree Usa affrontano le difficoltà legate ai dazi
Sarà Delta Air Lines ad aprire la stagione dei risultati finanziari del primo trimestre per le compagnie aeree americane, in calendario mercoledì avendo davanti uno scenario incerto con l’ultimo indicatore del consumer sentiment americano in ribasso che indica un potenziale indebolimento della
Il mondo secondo Trump tra quasi amici e nemici
L’incontro tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente statunitense Donald Trump ha offerto l’occasione per affrontare diversi temi, tra cui i dazi imposti dagli Stati Uniti su beni provenienti da Tel Aviv, la questione della liberazione degli ostaggi israeliani e il futuro della Striscia di Gaza. Ne parliamo con Anna Momigliano, scrittrice e giornalista, esperta in relazioni internazionali. Collabora con il Corriere della Sera e Haaretz, il suo ultimo libro “Fondato sulla sabbia. Un viaggio nel futuro di Israele” (Garzanti Libri) in uscita a fine mese.In programma per sabato 12 aprile i colloqui tra Stati Uniti e Iran in Oman. Al centro del tavolo negoziale l’accordo sul nucleare. Nel frattempo, continua l’incontro trilaterale a Mosca tra Russia, Cina e Iran. Ne parliamo con Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all’Università di Trento.La risposta europea ai dazi di Trump: Washington respinge la proposta UE di un regime di dazi zero reciproco. Ne parliamo con Arturo Varvelli, direttore della sede romana dello European Council on Foreign Relations.
La guerra dei dazi
L'incertezza provocata dai dazi americani penalizza le Borse di tutto il mondo. La settimana si è aperta più o meno come si era chiusa con forti perdite e listini in preda alle convulsioni. Ne parliamo con Giuliano Noci, docente al Politecnico di Milano e prorettore del polo territoriale cinese e Morya Longo, giornalista de Il Sole 24 Ore.
- 07 aprile 2025
Le borse crollano, il consenso a Trump anche?
Mentre l’onda dazi americani è nefasta per le borse mondiali, negli Stati Uniti crescono le proteste contro i tagli di spesa pubblica. Oggi Trump accoglie Netanyahu a Washington. Il commento di Mario Del Pero, docente di Storia internazionale a Sciences Po. A Marano (Napoli) un sospetto caso di omicidio-suicidio. Ci colleghiamo con Laura Viggiano. Scuola, una nota del Ministero regolamenta l’uso e il funzionamento dei registri elettronici. Ne parliamo con Cristina Costarelli, dirigente scolastica dell’Itis Galilei di Roma e presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio.
La ricetta di Meloni
In apertura in consueto appuntamento con Paolo Mieli e i suoi spunti di riflessione sui fatti principali di giornata. Come rispondere ai dazi di Trump? La presidente del Consiglio Meloni invoca l'Europa affinchè si arrivi ad una modifica del patto di stabilità e allo stop al Green Deal delle auto, pesantemente colpite dai dazi americani. È la ricetta giusta? Lo chiediamo a Veronica De Romanis, economista.
- 06 aprile 2025
Sognando l’Nfl: a Cecina l’Academy per i talenti del football americano
Creare studenti-atleti capaci al tempo stesso di districarsi tra le mischie dei libri e schiacciare il pallone (rigorosamente ovale, ma un po' più appuntito rispetto a quello da rugby….) in touchdown!È l’obiettivo della prima “Italian Flag&Football Academy” che sta per prendere il via a Cecina, in provincia di Livorno. L’intento è riproporre in Italia il modello delle high-school e delle università americane, in cui formazione accademica e sport sono fortemente integrati, per permettere si spera in un futuro prossimo a ragazzi e ragazze di andare a cogliere opportunità di crescita e formazione negli States a partire dal proprio talento sportivo.Ne parliamo oggi a Olympia con Bart Iaccarino, coach dei Cecina Trappers e promotore dell’iniziativa, e con Giorgio Tavecchio, l’unico italiano ad aver giocato - nel ruolo di kicker - nella National Football League americana, dopo aver vissuto e studiato negli Stati Uniti.La regia della puntata è di Valeria Bernardi
Giorgio Tavecchio: "Se giochi nella Nfl è necessario già pensare al dopo-carriera"
"Giocare nella Nfl non basta per garantirsi il futuro: i contratti non sono abbastanza garantiti, e uno sport di così forte contatto fisico può sempre provocarti un infortunio serio. Serve allora avere competenze diverse e alternative, quelle che può darti un solido percorso scolastico e accademico": così a Olympia (in onda ogni domenica alle 1630 su Radio24-IlSole24Ore) Giorgio Tavecchio, l'unico italiano ad aver giocato con continuità come kicker nella Nfl, spiega miti e verità del mondo del football americano.
Bart Iaccarino: "Vogliamo formare studenti-atleti pronti a cogliere la loro opportunità Oltreoceano"
"L'obiettivo è formare studenti-atleti che possano usare le qualità sportive per poter entrare nel mondo della formazione ad alto livello negli Stati Uniti e magari perché no? poter anche provare a entrare in una franchigia Nfl!": così Bart Iaccarino, coach dei Cecina Trappers e promotore del progetto dell' Italian Flag&Football Academy spiega a Olympia (in onda ogni domenica alle 1630 su Radio24-IlSole24Ore) come si svolgeranno gli giornate-tipo dei primi 30 allievi ammessi nella nuova accademia italiana del football americano.
- 05 aprile 2025
Rock alla sbarra
Gli americani Lovin' Spoonful sono stati il primo gruppo pop rock della storia arrestato per droga e anche il primo ad aver collaborato con le autorità rivelando il nome del pusher. Una vicenda incredibile.
- 04 aprile 2025
Un protezionismo che conduce a inflazione e stagnazione
MARA potrebbe essere il prossimo slogan associato a Donald Trump, ma certo il presidente statunitense non ne sarebbe felice, visto che il significato dell’acronimo sarebbe: Monetary American Restriction Again. Più il neo protezionismo trumpiano rappresenterà un aumento del rischio inflattivo, più
Dazi: il nuovo 11 Settembre delle Borse
Borse europee ed americane in fortissimo calo dopo i Dazi imposti dall'amministrazione Trump. Valori negativi come per il crollo delle Torri Gemelle. Ne parliamo con Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte e con il corrispondente del Sole 24 Ore a New York, Marco Valsania. Come ogni venerdì, ci diamo appuntamento alla prossima settimana con le previsioni meteo di Mattia Gussoni de IlMeteo.it.
Non solo investire, ma co-creare: il modello insurtech di Vittoria Assicurazioni
Non è semplice per un’impresa tradizionale come una compagnia assicurativa aprirsi davvero all’innovazione, ma Vittoria Assicurazioni lo ha fatto con determinazione, avviando già dal 2019 un hub di open innovation che ha saputo mescolare visione strategica, impegno operativo e una comprensione profonda della trasformazione digitale. L’elemento distintivo? Non limitarsi a investire in start-up, ma co-creare, accelerandole a immagine e somiglianza dei bisogni reali della compagnia.Nel mondo assicurativo, spesso percepito come resistente al cambiamento, questo approccio rompe gli schemi: invece di cercare soluzioni pronte all’esterno, Vittoria ha scelto di guardarsi “allo specchio”, accompagnando le start-up lungo un percorso che include prevenzione, assistenza, monitoraggio del rischio e, naturalmente, assicurazione. Il tutto organizzato in quattro ecosistemi: casa, persona, mobilità e impresa connessa. Ma perché rischiare con un hub invece di acquisire soluzioni esistenti? "Perché solo così puoi ottenere un’aderenza autentica tra innovazione e modello operativo", risponde Nicolò Soresina, CEO di Vittoria Hub.Il valore generato non è solo economico, anzi. Dopo 600 candidature ricevute in cinque anni e una ventina di start-up accelerate, i risultati più interessanti riguardano cultura, know-how, nuovi metodi di lavoro. L’hub ha trasformato anche il mindset interno, favorendo un dialogo più fluido tra il mondo delle start-up e quello delle grandi organizzazioni.Ma allora, cosa serve davvero per costruire un hub efficace in azienda? Secondo Nicolò, è questione di metodo, pazienza e una regia mista: servono esperienze che arrivano da fuori, ma anche competenze che crescono dentro. E soprattutto un commitment reale del top management. "Per far avanzare l’innovazione - spiega - non serve un lancio da 40 metri come nel football americano, ma un avanzamento collettivo, compatto, come nel rugby".L’esperienza di Vittoria Assicurazioni rappresenta un caso concreto di come anche le realtà più strutturate possano diventare agenti attivi di innovazione, a patto di voler davvero "giocare la partita" con regole nuove. Un modello replicabile? Forse. Ma solo per chi è disposto a investire, prima di tutto, in cambiamento culturale.
Effetto dazi in borsa, per Piazza Affari peggior settimana dal 2022
La guerra dei dazi entra nel vivo e manda a tappeto i mercati europei. La risposta cinese alle tariffe imposte da Donald Trump - con sovrattasse del 34% su tutti i beni Usa - ha infatti alzato la temperatura dello scontro commerciale. Ad acuire i timori di escalation c'è poi il fatto che il presidente americano non è arrivato alcun passo indietro («le mie politiche non cambieranno mai», ha scritto sul social Truth), nemmeno dopo la seconda giornata di forti cali registrata a Wall Street. Così, le Borse del Vecchio Continente, non solo non recuperano le forti perdite della vigilia, ma segnano tutte perdite attorno ai 4 punti percentuali. Maglia nera è Milano che, con un passivo del 6,5%, azzera quasi completamente i guadagni da inizio anno, mandando in fumo 47 miliardi di euro. «La risposta della Cina ai dazi statunitensi è aggressiva e rende altamente improbabile un accordo a breve termine" con gli Usa, spiega Capital Economics riassumendo gli umori di giornata sui mercati, con il Dragone che sembra credere che la sua economia sia "sufficientemente forte per resistere a qualsiasi attacco di Trump».La Borsa di Milano ha perso il 6,53% arretrando a 34.649 puntiHanno commentato la giornata sui mercati Peter Cardillo, Chief Market Economist per Spartan Capital Securities, Giulio Tremonti, deputato e presidente della commissione Affari esteri ed europei della Camera e Giulio Sapelli dell'Università Statale Milano.
- 03 aprile 2025
Barriere tariffarie: perché Trump le vuole e la lezione della Chicken Tax
Difendere l’America, o meglio il cuore vero o mitologizzato del Paese, da rapaci partner e alleati esteri. Riportare in auge o rafforzare cinture rurali e industriali, dall’acciaio all’auto, a cominciare da regioni in affanno o depresse, del Midwest e oltre.
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