Ultime notizie

Alpha Bank

Trust project

  • Apple torna numero 1 per capitalizzazione. Borse Ue rimbalzano con calo inflazione Usa, Milano +1,4%

    Finanza

    Apple torna numero 1 per capitalizzazione. Borse Ue rimbalzano con calo inflazione Usa, Milano +1,4%

    (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il dato migliore delle attese sull’inflazione americana di maggio torna a dare slancio alle Borse europee, che rialzano la testa dopo le due sedute negative seguite all’esito delle elezioni Ue. Il mese scorso l’indice dei prezzi al consumo Usa ha rallentato il passo a

  • 06 marzo 2024
    Allen & Overy e Clifford Chance nel nuovo bond Senior di UniCredit

    Professione e Mercato

    Allen & Overy e Clifford Chance nel nuovo bond Senior di UniCredit

    Allen & Overy ha assistito UniCredit S.p.A. nel collocamento di un prestito obbligazionario Senior emesso in forma dematerializzata per un importo di 1,25 miliardi di euro e scadenza a 10 anni, destinato ad investitori istituzionali

  • 08 febbraio 2024
    Latham & Watkins assiste Athens International Airport nell’IPO, prima quotazione in Europa del 2024

    Professione e Mercato

    Latham & Watkins assiste Athens International Airport nell’IPO, prima quotazione in Europa del 2024

    Athens International Airport S.A. ha completato con successo l’offerta finalizzata alla quotazione delle sue azioni sul mercato regolamentato della Borsa di Atene (ATHEX)

  • 30 gennaio 2024
    Nuovo bond Senior Non-Preferred dematerializzato per UniCredit con Allen & Overy e Clifford Chance

    Professione e Mercato

    Nuovo bond Senior Non-Preferred dematerializzato per UniCredit con Allen & Overy e Clifford Chance

    Allen & Overy ha assistito UniCredit S.p.A. nel collocamento di un prestito obbligazionario Senior Non-Preferred fix-to-floater per un valore nominale di 1 miliardo di euro destinato ad investitori istituzionali, con scadenza a sette anni (23 gennaio 2031) e opzione call esercitabile dopo sei anni

  • 29 gennaio 2024
    Banche, ecco perché la Borsa vede il risiko

    24Plus

    24+ Banche, ecco perché la Borsa vede il risiko

    Il grande risiko bancario è rimasto fermo all’operazione Bper-Carige di due anni fa, ma sui mercati sembra già ripartito da qualche mese. A dirlo sono i numeri di Borsa dei potenziali attori di questo nuovo possibile round di consolidamento del settore che sembrano segnalare grandi manovre in

  • 13 novembre 2023
    Corre Mps dopo l’upgrade di Fitch e guida la pattuglia delle banche

    Finanza

    Corre Mps dopo l’upgrade di Fitch e guida la pattuglia delle banche

    (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Titoli bancari in grande evidenza in Borsa guidati da Banca Mps che venerdì ha ricevuto un nuovo upgrade al rating da parte dell'agenzia Fitch. Le azioni della banca toscana sono ai massimi da ottobre 2022, quasi a quota 3 euro (hanno chiuso a 2,913 euro), ma si

    UniCredit, avanti su Grecia e Romania

    Finanza

    UniCredit, avanti su Grecia e Romania

    Avanza la crescita estera di UniCredit. Il gruppo guidato da Andrea Orcel conferma l’acquisto di una partecipazione del 9% (nel dettaglio l’8,9781%) di Alpha Services and Holdings per la quale aveva presentato un’offerta il 23 ottobre scorso nell’ambito della partnership con Alpha Bank in Grecia e

    Borse europee chiudono sui massimi. Milano (+1,5%) la migliore con il rally di Mps

    Finanza

    Borse europee chiudono sui massimi. Milano (+1,5%) la migliore con il rally di Mps

    (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le Borse europee hanno chiuso in rialzo la prima seduta della settimana, sui massimi di giornata, con Milano prima della classe e in rialzo di oltre un punto. Il taglio dell'outlook da parte di Moody's (da "stabile" a "negativo”) al rating AAA degli Stati Uniti non ha

    Ultima tornata per la Manovra

    CONTAINER

    Ultima tornata per la Manovra

    In queste ore si sta svolgendo l'ultima tornata di audizioni davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Hanno già parlato Confindustria e Bankitalia, e nel tardo pomeriggio sarà la volta della Corte dei conti e dell'Istat; domani sarà la volta dell'Ufficio parlamentare di Bilancio e per chiudere del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Dopodiché toccherà al governo fare una sintesi delle richieste emerse e mettere mano ad uno stringato pacchetto di emendamenti. La raffica di scioperi e manifestazioni in arrivo spingerebbero a dei ritocchi in particolare alla stretta alle pensioni degli statali, norma tra le più contestate. «Nelle nostre valutazioni le misure espansive» della manovra, ha detto il vice capo dipartimento Economia e Statistica della Banca d'Italia Andrea Brandolini in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla manovra, "ammonterebbero a 7 miliardi nel 2023, 34,7 nel 2024, 20,9 nel 2025 e 17,8 nel 2026; le coperture sarebbero pari a 3,9 miliardi nell'anno in corso, 19,0 nel 2024, 16,3 nel 2025 e 21,6 nel 2026". Inoltre, per Brandolini, «le modifiche alle aliquote contributive e all'Irpef comporterebbero un incremento del reddito disponibile familiare rispetto alla legislazione vigente dell'1,5% in media nel 2024 (circa 600 euro annui). Quasi tre famiglie su quattro ne trarrebbero benefici; gli altri nuclei non subirebbero variazioni significative di reddito». In audizione è intervenuto anche il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che ha definito questa legge di bilancio «ragionevole nella misura in cui concentra le poche risorse disponibili sulla riduzione nel 2024 del cuneo contributivo. Dall altro la riteniamo incompleta vista la sostanziale assenza di misure a sostegno degli investimenti privati e soprattutto di una strategia finalizzata alla crescita ed alla competitività». Intanto è sempre più muro contro muro tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti da una parte, e Cigl e Uil dall altra sullo sciopero di venerdì 17 novembre. La Commissione di garanzia ha confermato quanto deciso l 8 novembre: l'agitazione di venerdì prossimo non può essere considerata sciopero generale «ai fini dell'applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici». Il garante ha chiesto perciò ai sindacati la rimodulazione dello stop in alcuni settori. Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.L'anno d'oro per i profitti della banche italianeBanche sugli scudi anche oggi. A guidare i rialzi Banca Monte Paschi Siena (circa +8%)  che venerdì ha ricevuto un nuovo upgrade al rating da parte dell'agenzia Fitch. Le azioni della banca toscana sono ai massimi dell'anno, sopra quota 2,85, ma si distinguono anche Banco Bpm (circa +4%)  e Bper Banca (circa +6%). In rialzo anche Mediobanca (+1,8%), nel giorno in cui prende il via il programma di acquisto di massime 17 milioni di azioni (il 2% del capitale) per massimi 200 milioni di euro approvato a fine ottobre dall'assemblea, e Unicredit (+2,57%), che ha confermato l'acquisto del 9% circa della holding di Alpha Bank per quasi 300 milioni di euro. I rialzi di oggi sono nel solco dei numeri da record che hanno spinto da inizio anno il Ftse Mib a +20,24%, listino sul quale gli istituti di credito pesano per un quinto del totale. L'ultimo trimestre, il lasso compreso tra giugno e settembre, ha portato, ancora una volta, profitti mai visti nelle casse degli intermediari bancari italiani. Perché sono stati qualcosa come 16,5 miliardi gli utili generati nel periodo appena concluso: un dato superiore dell'80% ai numeri, già elevati, del terzo trimestre 2022, quando le banche totalizzarono ben 9,2 miliardi di profitti netti.Secondo una simulazione di Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), le banche chiudere l'anno con una crescita del 70% rispetto ai 25 miliardi del 2022 attestandosi a 43,431 miliardi. Il risultato atteso dalla Fabi è quasi il triplo di quello del quinquennio precedente: nel 2021 gli utili si erano attestati a 16,4 miliardi, nel 2019 a 15,7 miliardi e nel 2018 a 15,1 miliardi mentre nel 2020, a causa della pandemia da Covid, il risultato complessivo fu di soli 2 miliardi. Di questi guadagni record però non potranno beneficiare le casse dello Stato, per lo meno non attraverso la tassa sugli extraprofitti. Agli istituti infatti è stato permesso di scegliere fra pagare la tassa o accantonare a riserva non distribuibile una cifra pari a due volte e mezzo i cosiddetti extraprofitti. Tutte gli istituti di credito hanno ovviamente scelto la seconda strada e per giunta pagheranno anche meno tasse di quante se ne sarebbero dovute pagare nel caso in cui le imposte avessero gravato sull'intero profitto perché con l'accantonamento cala l'imponibile. Ne parliamo con Luca Davi, Il Sole 24 Ore.