Alberto Mingardi è un giornalista e imprenditore di orientamento liberale. Mingardi è uno dei fondatori, insieme a Carlo Lottieri e Carlo Stagnaro dell’Istituto Bruno Leoni, un centro studi che si propone di diffondere la cultura e gli ideali liberisti, con sedi a Torino e Milano. E' attualmente Direttore Generale dell’Istituto e Amministratore Unico di IBL Libri, la casa editrice nata in seno al centro.

Alberto Mingardi inizia la sua attività subito dopo la laurea e contestualmente al dottorato in Scienze politiche conseguiti all'Università di Pavia. Nel 2010, l'Istituto Bruno Leoni è stato considerato, in una ricerca sviluppata dal Program on Think Tanks and Civil Societies del Foreign Policy Research Institute, la trentaseiesima fondazione più influente d'Europa - unica italiana presente in graduatoria. I suoi interessi scientifici e non giornalistici riguardano il campo della filosofia politica (in particolare le opere di Herbert Spencer e Antonio Rosmini), della teoria del monopolio e della concorrenza, delle dinamiche della globalizzazione economica.

Collabora con testate statunitensi quali The Wall Street Journal, The Washington Post, l'International Herald Tribune, Financial Times e molti altri. In Italia ha collaborato fino al 2006 come commentatore con Libero diretto da Vittorio Feltri. Successivamente passa a Il Riformista e a Il Sole 24 Ore . Ha pubblicato diversi libri fra i quali "Spiriti animali. La concorrenza giusta" e nel 2009 ha curato "La crisi ha ucciso il libero mercato?" (IBL Libri, Torino).

Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2022
  • 10 gennaio 2019
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  • 19 agosto 2018
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  • 13 marzo 2018
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  • 09 gennaio 2018
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  • 21 agosto 2017
    Libertà anti-paternalista

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    Per Andrei Shleifer, il periodo fra il 1980 e il 2005 è stato “l’età di Milton Friedman”. Sono anni in cui l’ostilità verso il libero mercato sembrava destinata a ridursi. Che Friedman sia stato uno dei maggiori economisti del secolo, è fuori discussione. È stato anche il più brillante divulgatore

  • 12 agosto 2017
    Quando Pareto stroncò Marx

    Cultura

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    «Il libro di Karl Marx dovrebbe intitolarsi Il capitalista, piuttosto che Il Capitale». Questo perché del capitale non disconosce l’importanza, anzi «ammette che deve non solo riprodursi ma ancora aumentarsi per poter sviluppare “le forze produttive e le condizioni materiali che sole possono

  • 17 luglio 2017
    Libertà in cerca di consenso

    Cultura

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    «Ci sono tre grandi potenze in Europa: l’Inghilterra, la Russia e Madame de Staël». Germaine de Staël moriva il 14 luglio del 1817. La sua vita è un tale romanzo che la tentazione di raccontarlo torna ciclicamente. «Non c’è vulcano al mondo che faccia più fiamme di lei», diceva Benjamin Constant.

  • 11 maggio 2017
    Meltzer, l’uomo che rimproverò la Fed

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    «Il capitalismo senza il fallimento è come la religione senza il peccato: non funziona. È la prospettiva della bancarotta e delle perdite che induce a un comportamento prudente». Allan Meltzer era stato invitato al Senato a testimoniare sui bail out delle cosiddette “tigri asiatiche”. Le ferite

  • 08 maggio 2017
    Dolci e occulte   persuasioni

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    La parola nudge è forse fra le più fortunate delle scienze sociali contemporanee. Le “spinte gentili”, con l’omonimo libro di Cass Sunstein e Richard H. Thaler, sono entrate un po’ ovunque nel lessico della politica, talora a sproposito. Ma in che misura il “paternalismo libertario” di Sunstein e

  • 28 aprile 2017
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    «Affrontare la realtà del mondo ci farà ritrovare la speranza». L’incipit del libro di Emmanuel Macron non è di quelli che incollano il lettore alla pagina, ma riassume bene le aspettative e le speranze di chi guarda al 23,75% del candidato di En Marche come a una semina già fruttuosa. In una

  • 31 marzo 2017
    Il «mercato» è figlio dei fiori

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    «Siete mai stati in un borgo di campagna in un giorno di fiera?» Cominciano così le Lezioni di Politica Sociale di Luigi Einaudi. Per capire che cos’è un mercato, nel 1949 l’economista piemontese suggeriva di far visita a una fiera di paese. La fiera di Einaudi aveva il vantaggio di essere un luogo

  • 24 marzo 2017
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    Cultura

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  • 18 settembre 2016
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    Cultura

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    L’Unione europea è l’Europa di Adam Smith o quella di Colbert, uno spazio di libero scambio oppure il progetto di uno Stato-nazione più in grande? Per la verità, è stata l’una cosa e l’altra, ma il cuore degli europeisti batte per una “ever-closer union”, per una Unione cioè che continui a